Dopo una doccia rigenerante piuttosto veloce indosso l'intimo e i vestiti che ho scelto per stasera.
Dato che non ho molta voglia di "apparire" ho optato per dei pantaloni a sigaretta aderenti neri ed un top color oro con dei disegni astratti neri.
Mi trucco con mascara, eye-liner, matita labbra e tinta labbra nude leggermente più chiara; decido inoltre di fare i capelli mossi a onde larghe e termino mettendo del profumo, il mio preferito, "Hypnotic poison" di Dior.
Esco dal bagno dopo non so più quanto tempo e cammino per il corridoio a passo rapido tenendo in mano l'accappatoio usato e i vestiti sporchi.
Distratta nel guardare i vestiti rischio di scontrarmi con un ragazzo, l'ultimo coinquilino rimasto, presumo.
《Oh Dio, scusami-》esclamo
《Tranquilla, capita. Io sono Jacob comunque》
《Piacere, Allie...》mi sento un pò a disagio, probabilmente perché sembra che lui non sia un ragazzo di molte parole, perciò aggiungo 《ora scusami ma dovrei andare a sistemare un pò di cose e a mettere questi nella cesta, altrimenti non finirò in tempo per uscire》
《Ah, quindi esci con noi!?》
《A quanto pare si, mi ha invitata Adele》
《Bene, allora vai, tranquilla, a fra poco》
《A fra poco》affermo un pò in imbarazzo.
Corro per arrivare in camera e rischio nuovamente di sbattere contro qualcuno, contro Cassidy.
《Perché corri?》mi chiede ridacchiando
《Perché so essere piuttosto frettolosa a volte》ridacchio ormai totalmente rossa per la vergogna
《Ho notato, comunque non ti imbarazzare, può succedere》
《Lo so, ma a me è successo due volte nel giro di 2 minuti. Quindi smetterò di correre in questa casa!》
Lei inizia a ridere di gusto ed io la seguo ridendo di me stessa.
《Adesso vado in stanza, senza correre》 puntualizzo per congedarmi.
《Brava, a fra poco》mi fa un cenno buffo e va verso camera sua, suppongo.
Finalmente rientro in camera mia e sarei veramente tentata di non uscirne più, ma una volta tanto evito di "fare la pensionata" e mi lascio andare alle mie figure "pietose e fantastiche".
Indosso dei tacchi neri semplici e preparo una borsetta del medesimo colore alla quale lego un foulard oro che richiama il colore del top.
Direi che ci siamo, ma credo che mi manchi ancora qualcosa da fare...
Mettere i vestiti nel cestino dei panni sporchi! E così faccio.
Euforica di aver finito mi perdo mentalmente per i meandri di wattpad.
Dopo un pò di tempo sento bussare alla porta, è Cassidy che mi invita ad uscire dalla stanza e di andare con lei, Adele e Jason in macchina.
Accetto il passaggio raggiungendoli.
-
《Ma quanto siamo belle stasera!!!》afferma Adele una volta entrati in auto.
Mi domando come faccia ad essere sempre così euforica, pensavo fosse solo un'effetto dell'alcool. Che invidia.
《Neanche Jason è male》afferma Cassidy, mentre lui ringrazia con il capo, attento alla guida.
Da brava curiosa non posso trattenermi dal chiedere 《Ma ci saranno anche gli altri?》
《Si, certo, di norma loro sono i primi a partecipare a queste serate, infatti sono già lì》
《Capito》
Fantastico direi! Mister simpatia ci sarà.
Penso sia palpabile la mia ironia.
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Dopo un tragitto non troppo lungo siamo arrivati a destinazione.
Il locale è super affollato e, all'inizio, la presenza di così tanti led mi infastidisce.
Fortunatamente entriamo dalla via preferenziale ed in poco tempo ci fanno accedere ad una zona privata del locale. Ci sono molti ragazzi, accompagnati da ragazze piuttosto succinte che ci squadrano dalla testa ai piedi. Forse ci credono "rivali".
Entriamo dentro una saletta privata altrettanto affollata, Jason fa strada e ci fa accomodare su dei divanetti, sotto la vista di tutti.
Intravedo gli altri nostri due coinquilini che ci guardano ma non ci degnano neanche di un cenno... O meglio, non a noi ragazze.
Jason va a parlare un pò con loro e intanto le ragazze iniziano a ballare.
《Dai Allie, vieni a ballare!》
《Per il momento non mi va, preferisco bere》 affermo versandomi il secondo bicchiere mixando redbull e vodka alla pesca.
Un ragazzo biondo con gli occhi azzurri mi affianca sedendosi accanto a me.
《È la prima volta che vedo fare un buon drink da una ragazza che non sia del mestiere》
《Perché tu sei del mestiere?》
《Diciamo che in estate mi diletto, però adesso vorrei sapere se anche per te è lo stesso》
《Beh non parlo delle mie esperienze alcoliche con gli sconosciuti》dico ironica
《Menomale che non ti ho offerto le caramelle allora》dice seguendo la mia ironia
《Meglio così》ridacchio
《Comunque, sconosciuto, ho lavorato in una chupiteria per un paio di mesi l'anno scorso》continuo
《Adesso è tutto chiaro. Comunque chiamami pure "Mark"》
《Va bene, Mark. E tu chiamami Allie》
《Fantastico, siamo già alle presentazioni!》
Continuiamo così, ridendo e conversando.
Dopo un'oretta il mio sesto senso è in allerta, probabilmente perché è palese che Mark ci stia provando forzatamente con me.
Mi osserva le labbra da un pò, come se le stesse studiando... Mi domando che altro prevede il suo piano, io intanto sto al suo gioco.
《Che ne dici di andare in una delle stanze di là? Per stare traquilli》mi chiede
《Va bene》ci alziamo e mi fa strada porgendomi la mano.
Passiamo stretti fra la gente ed arriviamo nella zona con le camere.
Dai rumori che si sentono è facile capire per cosa vengano impiegate.
Entriamo in una delle camere, lui chiude prontamente a chiave e mi bacia facendomi poggiare spalle al muro.
Sul momento ricambio, probabilmente la follia che è in me ama la trasgressività del momento.
Lo spintono sul letto salendogli di sopra, gli bacio il collo e intanto slego il foulard dalla mia borsetta che in poco tempo utilizzo per legargli i polsi, facendo un noto piuttosto stretto.
《C-che fai?》chiede non capendo
《Pensi che io non abbia capito il tuo gioco? Perché lo stai facendo?》
《Non capisco a cosa tu ti riferisca, pensavo volessi》
《Sputa il rospo.》
《...Era una scommessa.》
《Tra te e chi altro?》
《Noah e Zayn... Non avrei abusato di te, ma sarei arrivato a spogliarti per poi improvvisare una scusa e tornare dagli altri. Volevano metterti alla prova per capire come tu fossi fatta.》
《Bella prova eh. Complimenti!》
《Scusa... Almeno gli hai dimostrato che sei piuttosto sveglia》
《Non mi esprimo che è meglio》
affermo per poi liberarlo ed esco dalla stanza ritornando nella sala in cui ero prima.
Vado davanti ai due complottisti.
《La prossima volta studiatevi piani più credibili.》affermo con tono amaro guardandoli male.
Restano temporaneamente in silenzio e non gli do il tempo di replicare.
Torno dalle ragazze ed inizio a ballare con loro.
Tra un bicchiere e l'altro ci scateniamo e racconto loro della "prova", che a quanto pare hanno sostenuto anche loro in passato.
Ho notato che Mark è tornato in sala e di certo gli avrà raccontato cos'è accaduto.
Ridicoli.
-
Dopo varie ore le ragazze sono piuttosto brille, io invece non accuso grandi effetti.
Mi avvicino a Jacob e gli dico che forse è il caso di rientrare.
《Si, forse è il caso》con l'aiuto degli altri due ci dirigiamo in auto "caricando" le ragazze.
Io mi siedo nel sedile destro avanti, Jason è alla guida e dietro ci sono Zayn, Cassy e Adele dormienti.
Una volta a casa i ragazzi le aiutano a sistemarsi nelle rispettive stanze.
Io intanto ne approfitto e vado a bere dell'acqua in cucina.
Metto le airpods, mi preparo un tè caldo e con "Falling" in sottofondo mi focalizzo su uno dei braccialetti che ho al polso.
Non so quanto tempo sia passato, ma una voce maschile mi risveglia dal mio stato con un 《mi dispiace》.-
Fine del terzo capitolo. ⌛
Anche il terzo capitolo non è mai "il massimo", dato che è una parte semi-introduttiva della storia.
La cosa bella è che finalmente voi possiate iniziare a scoprire le prime dinamiche.
Spero quantomeno che stiate iniziando a concretizzare la visione del libro.
Fatemi sapere nei commenti che ne pensate (cosa pensate riguardo alla "prova di benvenuto" dei ragazzi?)
e, soprattutto, quale personaggio per ora vi interessa particolarmente! ;)
Al prossimo aggiornamento!
(Il prima possibile)
xoxo Ale#ROOMMATES
#STAYTUNED✍🏻
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Room mates - Persone giuste al momento sbagliato
ChickLitAllie White, una giovane 20enne di origini italiane, per motivi ignoti decide di trasferirsi da Manchester a Manhattan, cambiando di conseguenza anche College ed iscrivendosi alla facoltà di economia alla Columbia University. Dopo accurate ricerche...