"Drin" sento un rumore. "Driin" mi sveglio dal torpore, sono le 6:30 e questo fastidioso trillo proviene dal mio telefono. Lo prendo e stacco la sveglia. Devo sbrigarmi o finirò per perdere l'autobus come tutte le mattine, quindi in tutta fretta vado al bagno, mi guardo allo specchio e come sempre ho il viso segnato dal poco dormire. Mi sistemo alla meglio mettendo un filo di trucco e facendomi una specie di crocchia scomposta. Mangio una brioche al volo e esco di casa in tempo per salire sull'autobus che è appena arrivato. Vado in fondo, al mio solito posto e mi infilo le cuffie. Davanti a me, come sempre, ho Eleonora, una ragazza tranquilla e composta che non fa altro che dormire, che stamattina sembra molto sveglia e arzilla. Un pó più avanti c'è Martina, esuberante come tutti i giorni.
"Buongiorno raggio di sole!" dice Eleonora per prendermi in giro.
"Buongiorno bella addormentata nel pulman, com'è che questa mattina sei così arzilla? " domando ridendo.
"Per colazione ho preso una caraffa di caffè, ed ora sono super attiva!!" dice lei, io sto guardando Martina che mi sta fissando e scuetendo la testa, disperata.
"Da quando è salita non ha chiuso la bocca un minuto!!" dice Martina ridendo.
Mi raggomitolo sul sedile e mi godo un pó di relax. Mi aspetta un'oretta di viaggio per arrivare a scuola e ho intenzione di dormire.
Arrivati all'autostazione mi alzo e mi sgranchisco le gambe, che si sono intorpidite. Scendo dal pulman e aspetto Eleonora, frequentiamo due scuole diverse ma sono vicine l'una all'altra. Mi trovo davanti al grande specchio, e lo guardo. È pieno di firme di persone che sono passate di qui, mi sono ripromessa che prima o poi li sopra ci sarà anche la mia. In mezzo a tutte queste scritte si trova la mi immagine. Sono una ragazza di piccola statura, con capelli di color castano chiaro e con le punte bionde, ho la carnagione chiara, e due occhi tondi e di color grigio intenso. Sono la parte che più preferisco, perché mi ricordano mia madre. Lei e mio padre sono morti alcuni mesi fa, hanno avuto un incidente stradale, se ne sono andati così e da un giorno all'altro sono rimasta da sola insieme a mio fratello, Enrico.