BOOM
Mi svegliai di colpo sentendo un tonfo provenire da sotto. Ieri non avevo nemmeno cenato ed ero andata subito a dormire.
Mi stropicciai gli occhi, non mi misi nemmeno le ciabatte perché non le riuscivo a vedere. Presi la mazza di lacrosse che mio fratello aveva lasciato in camera mia. Non so nemmeno io il perché.
La presi, e con passi felino, andai di sotto.
Sentivo dei bisbigli. Ma chi è che nel cuore della notte sbatte porte e si mette a bisbigliare? Pensai uno o due ladri.
Non ero molto spaventata, anche se c'erano moltissime probabilità che fosse un ladro, scesi ugualmente.
Scesi piano piano, andai in cucina, e stringendo sempre di più la mazza mi "buttai" verso chiunque fosse in cucina, cominciando ad agitare la mazza a destra e sinistra in aria.
<AHHHHHHH>
<SCOTT MA TI SEMBRA L'ORA DI TORNARE? MI HAI FATTA PREOCCUPARE TANTISSIMO, E NON SOLO PER IL FATTO CHE NEL CUORE DELLA NOTTE SEI QUI IN CUCINA->, mi bloccai vedendo la persona di fianco a Scott. Stiles. Abbassai la mazza e anche un po' lo sguardo.
<Scusa Holly, non volevo spaventarti>, puntualizzò Scott.
<N-non fa niente. Hey! Cos'hai fatto li?>, riuscii a vedere una specie di...morso? Poco più sopra i suoi pantaloni? Cos'era accaduto?
<N-non è nulla di che>, balbettò mio fratello.
<Non è nulla? Stai scherzando spero! Vieni fatti curare>, dissi io facendogli segno di venire verso di me per medicarlo, ma lui scosse la testa.
<Hol ti ho detto che sto bene!>
<No, non stai bene. Insomma guarda! Ti sta uscendo del sangue!>, i nostri toni stavano diventando un po' più forti, e lui aveva come un sentimento di rabbia. Si vedeva lontano un chilometro che gli fosse successo qualcosa.
<PORCO CAZZO HOL TI HO DETTO CHE STO BENE!>, la voce di Scott si era fatta più forte. Disse quelle parole con molta voce e molta rabbia.
<Ok Scott, adesso calmati>, Stiles si mise davanti a me come per difendermi.
Scott si tranquillizzò e mi guardò con una faccia pentita e sorpresa, come se lui fosse sorpreso di ciò che aveva fatto poco prima.
<O mio Dio! Holly mi dispiace davvero tanto, non volevo spaventarti, mi dispiace sul serio. Non volevo sembrare cattivo>, la voce di Scott si calmò, ma mi fermai su tre parole.
<Non mi sono spaventata. Ora vado, buonanotte>, feci una faccia indifferente, e andai in camera, mentre riuscii a sentire Scott, insinuare un "Hol aspetta", ma non lo ascoltai.
Scott mi aveva appena urlato contro, e stavolta non avevo fatto nulla di male. Non è mai stata una persona violenta, quindi non capivo, doveva essere successo qualcosa.
Chiusi la porta delicatamente per non svegliare la mamma, e mi misi sotto le coperte.
Chiusi gli occhi, e mi addormentai.
Mi svegliai dopo penso un'ora, con qualcuno che mi accarezzava il viso.
Non capivo chi fosse, così mi stropicciai gli occhi sedendomi sul letto per vedere meglio.
Sentii il contatto caldo della figura davanti, e le mani si spostarono dal mio viso.
Potevo riconoscere quella mano ovunque.<Scusa non volevo svegliarti...>, la voce di Stiles era dolce e molto simile a quella che era nel pomeriggio precedente.
<Non fa niente, tranquillo. Ma...perché sei qui a quest'ora?>, ero completamente assonnata e curiosa di sapere il perché lui fosse nella mia stanza e non a casa sua, o in camera di mio fratello.
STAI LEGGENDO
Me, You and the Moon||Void Stiles
Novela JuvenilQUESTA STORIA NON È DEL TUTTO COME LA SERIE Holly McCall, una normale diciassettenne con drammi d'amore, d'amicizia, e anche cose riguardanti il sovrannaturale. Holly incontrerà l'unica persona che la rende felice, nelle vesti del suo migliore amico...