Quinta Parte

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Pov's Damiano
Stavamo provando qualche accordo e io mi devertivo a cantare in falsetto hahahah, finimmo tre canzoni con quel tono di voce.
Una chioma bionda apparì in cima alle scalette, corse giù e mi venne incontro, quando fu più vicina riuscii a mettere a fuoco Vic. Mi saltò addosso e io impreparato la tirai su molto male ma poi mi sistemai: si teneva forte, mi stringeva fortissimo però piangeva.... Cosa cazzo le aveva fatto?😱
Io:"Amò cosa c'è?" non rispose. Mi sedetti sul tavolo, cercai di farla staccare dal mio petto ma non ci riuscii allora con un po' di forza la strattonai e lei si abbandonò, non potendo imporsi alla mia forza. Con calma e dolcezza, le tolsi i capelli dal viso che le si erano attaccati alle labbra coperte di rossetto:"Dimmi, raccontami, ti ha toccata? Ti ha fatto del male? Se lo trovo, lo spezzo in due!" pianse ancora di più e lì, in quel momento, notai che aveva il sopracciglio tagliato e che quelli non era rossetto sbavato ma sangue.
Thomas si fece avanti e le accarezzò la testa:"Ti prego amò, parla" si staccò da me e abbracciò Thomas. Nel frattempo Ethan, non sapevo quando se ne era andato, ritornò con dei fazzoletti, ne afferrai uno e delicatamente glielo passai sulle guance letteralmente rigate dal mascara colato cercando di non farle male. Vic stava ancora accinghiata al Cobra che la stringeva a sè, lei respirando a fondo ma continuando a singhiozzare sputò fuori qualche parola:"io..." guardò in basso, seguimmo il suo sguardo, dal ginocchio in su aveva il pantalone rotto fino in mezzo alle gambe.
Mi alzai di scatto infuriato con quella testa di cazzo ma lei mi trattenne prendendomi la mano:"No, sono scivolata con i sacchetti in mano, qui, da casa. Mi sono ammazzata perché stavo sullo skate e ho perso l'equilibrio."
La abbracciai forte ma si lamentò essendo tutta ammaccata perciò lasciai la presa.
"mi sono fatta un male porco!" disse lei.
"se viene à saperlo Nica mi ammazza che le ho rotto i pantaloni" aggiunse.
Lo confessai quasi subito dopo che Damiano si mise in ginocchio e poi a terra pregandomi in inglese, francese, spagnolo oltre che l'italiano più formale possibile per farsi dire se mi aveva toccata.
Io:"Non c'è bisogno che mi dici Egregia...."
D:"non si sa mai" giustificò la sua esagerazione.
Raccontai la vicenda imbrazzatissima, alla fine si guardarono, Ethan si mise una mano sul cuore e sospirò.
D:"Quindi non ti ha toccata? Fatto del male o cose simili?"
Io:"ma vaaa. Può essere Pervertito quanto vuoi ma si vergogna di avercelo piccolo." dissi per farli ridere altrimenti mi avrebbero insultata, avendoli fatti preoccupare.
Risero tutti e 3 e mi abbracciarono fortissimo, Thomas mi prese in braccio e mi baciò in fronte.
T:" Sei scema. La nostra scema"
E:"anche queen!!!"
D:"La queen mia scema e coatta" disse caricandomi su una spalla.
D:"Accendete il camino che la cuociamo"
Urlai apposta hahahha.
Io:"portami in bagno!"
D:"mica sono il suo schiavetto, sua maestà... " gli diedi un coppino e mi portò in bagno.
D:"sono felice che non ti abbia fatto nulla "❤️ disse sistemandosi come se non volesse andarmene mentre mi svestivo per vedere la gravità dei danni su di me e sui vestiti.
Finii in un batter d'occhio però mentre mi passavo l'acqua ossigenata sulle sbucciature, nonostante fossi piegata per nascondermi un po , fece una storia dove mi inquadrava le gambe...
Gli tirai la prima cosa che mi capitò tra le mani...un asciugamano... Lui felicissimo fece un'altra storia, sta volta con ľ asciugamano in testa... Idiota... 😂
Mi ripresi gli indumenti e mi vestiti. Attaccai una pinza ai miei capelli per non farli cadere, lui si alzò, posò la mano sulla mia obbligandomi a posare la bottiglietta del disinfettante.
Mi sistemò i capelli arruffati poi i nostri sguardi si incrociarono, per qualche secondo ci fissammo... Ci fissammo e ancora e ancora.... infine fui io a baciarlo.
Le mie labbra aderirono alle sue in un modo speciale tanto da fare prendere la frenesia, di aver voglia ancora ancora e ancora; tolse la pinza facendo cadere le mie ciocche sulle spalle. Ora le mani le fece scivolare dai miei fianchi fino al mio sedere poi mi sollevò prendendomi in braccio, buttò a terra l'accappatoio appeso per arre spazio e mi appoggiò al muro. La sua pelle a contatto con la mia sembrava bruciare e questo mi fece sentire al sicuro, non so perché. Sta volta nessuno ci interruppe, smettemmo solo per respirare altrimenti saremmo andati avanti per un bel po'. Ero ancora schiacciata contro il muro dal suo corpo, ci guardavamo mentre i nostri polmoni cercavano aria affannosamente; sembrava fosse durato pochissimo ma probabilmente era passato qualche minuto forse 10.
Mi porse il fon sorridendo:"proceda madame"
Lo afferrai, gli diedi un piccolo bacio sulle labbra alzandomi sulle punte e continuai a disininfettare finché non apparivano più bollicine bianche...

Che ve ne pare???

Immagina - Damoria Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora