Parlavamo, tanto..Quasi ogni notte, fino alle sei del mattino e ogni giorno mi svegliavo sempre più stanca ma con tanti pensieri per la testa..
Non capivo cosa mi faceva stare lì, a parlare, forse perché è sempre stato abbastanza simpatico ma allo stesso tempo misterioso.. Non sapevo nulla di lui, e la stessa cosa lui di me..
Avevamo molta complicità, questo devo ammetterlo e piano piano questo mi portava a pensarlo sempre di più.. giorno dopo giorno e questa cosa mi spaventava, perché non tutti riescono capirmi, anzi per la prima volta mi sentivo davvero capita e apprezzata.. cosa che non mi è mai successa, anzi in una relazione in particolare, in precedenza, non apprezzava molti lati del mio carattere, cercava sempre di cambiarmi, cosa che non ho mai apprezzato, perché io sono questa, ognuno è fatto in un modo, non si piò cambiare... e questa è una delle cose che non tollero di una persona, perché se devi stare con lei o con lui, la ami cosi com'è, con i suoi pregi e difetti.
A parer mio se vuoi cambiare qualcuno non lo ami abbastanza e se continui a stare con quella persona senza apprezzare tutti i suoi lati del carattere, ti sai solo accontentare. Credo che Amare sia un rischio, perché ti rende vulnerabile all'altra persona e questa cosa, molte volte, fa paura. Anch'io ho paura, soprattutto dopo questa batosta, perché odio stare male, odio dover passare le notti insonni, odio sentire quel "dolore" al petto, come se ti mancasse l'aria. Però poi ci penso e mi chiedo: "cos'è la vita senza Amore?".. Insignificante no?
A me la cosa che fa paura è non sentire qualcosa di forte per qualcuno, perché ho realmente capito cosa si prova a dover perdere la testa per una persona, ti rende fragile e forte allo stesso tempo, ti rende una vera stronza ma ti fa perdonare tremila stronzate, proprio perché odi vederla andare via, odi doverti separare dalla "tua" persona.
Quindi per questo motivo mi spaventava questa situazione, perché per la prima volta ho dato tanto per qualcuno, per lui e vedendo che lui "ci stava", vedendo che gli faceva piacere parlare con me, anche se potevo sembrare stupida, o una fuori di testa, questa cosa mi faceva piacere.. perché lui stava lì e non andava via. Tutto questo, ovviamente, all'inizio non lo sapeva, per quanto lui era misterioso..era quello che si apriva di più ed io ero io quella che vagava su ciò che provavo, proprio perché ho sempre il timore che qualcosa può andare storto.
Passano i giorni ed ero sempre più curiosa di conoscerlo, iniziavamo ad aprirci, in un modo un po' contorto, ma mi piaceva. Lo facevamo soprattutto di notte, ed è sempre stata una cosa che amavo.
Una volta mi disse "oggi ti ho pensata"
Avevo il cuore a mille.. perché per quanto potesse dirmi che mi trova bella, non andava mai oltre ed è lì che iniziavano le domande, i primi pensieri e le mie prime paure che reprimevo, perché per me erano solo stupidi pensieri.
Passavano i giorni e da quando lo pensavo di rado, iniziavo a pensarlo spesso e ad ogni suo messaggio c'era un cazzo di sorriso sulle mie labbra, ad ogni suo complimento arrossivo. Ed è lì che iniziavo a capire che le cose si stavano mettendo "male" perché avevo davvero paura ad affezionarmi e anche perché la trovavo davvero assurda come situazione, però cercavo sempre di reprimere questa cosa.. mi dicevo "va beh dai, sarà una cosa passeggera".
Invece non è stato cosi.
Volevo parlare con qualcuno, con qualche mia amica, ma sapevo che era la cosa più assurda di questo mondo e sapevo che potevano dirmi che non ne valeva la pena, che per il mio bene è meglio evitare, proprio perché abita lontano.. quindi mi tenevo tutto dentro. O almeno l'ho fatto per un po' di tempo, fino a quando non l' ho detto a "S.", è stato un po' come svuotarmi, però allo stesso tempo ero più consapevole di cosa stavo iniziando a provare, certo che non sapevo definirlo, però a quei tempi ero tranquilla e pregavo a questa mia amica di non dire nulla a nessuno, proprio perché volevo tenere questa cosa "nascosta", anche se le ragazze avevano capito qualcosa.. fino a quando non è stato lui stesso a dirlo un giorno ed io ero un po' al settimo cielo.
Passa il tempo e iniziavamo a parlare un po' della nostra "vita passata", io della mia famiglia, lui della sua e delle nostre "esperienze", che ci hanno portato sia ad essere forti, che ad avere tante insicurezze ,sulle persone principalmente. Forse ci veniva "facile" a parlare di queste cose.. proprio perché con uno sconosciuto ti risulta sempre facile aprirti.. Ed una delle tante cose che sapeva, la prima, la più importante., che gli ho sempre detto, è che non riesco mai a fidarmi di nessuno, o almeno mi risulta davvero difficile e che odio davvero tanto le bugie e le prese per il culo
e poi arrivò quel giorno...
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Pensieri
RandomPiù che un libro, è un diario personale. Parlerò di una storia in particolare, realmente vissuta. Ma soprattutto dei miei pensieri e di cosa sentivo e sento ancora oggi. Benvenuta/o nel mio mondo :)