Tutor era furioso.
Lo era stato nelle ultime tre ore, cercando di ingoiare la rabbia per il bene dei suoi bambini anche se gli prudevano le mani.
Non riusciva a credere che Fighter fosse davvero scomparso senza dire una parola o un commento. Era incomprensibile e nonostante Tutor non si fosse offeso personalmente, Fighter aveva lasciato sua figlia e fu lì che Tutor tracciò la linea.
Era andato tutto bene per circa mezz'ora, Nin felicemente distratta dal gioco e dagli altri bambini, ma nel momento in cui si era resa conto che suo padre non era lì, Tutor si era ritrovato con una bambina devastata e ansiosa tra le mani. Era stato un disastro di lacrime e moccio e Tutor non poteva davvero biasimarla.
Fin dai primi momenti in cui aveva conosciuto Nin, era ovvio che era molto attaccata a suo padre e che non sarebbe stata una di quei bambini che potevano essere lasciati e si dimenticavano dei genitori fino a quando non fosse arrivato il momento di tornare a casa. Tuttavia, anche quel tipo di bambini aveva un periodo di inserimento di almeno tre giorni. Non venivano semplicemente lasciati soli in un ambiente sconosciuto con estranei. Non era facile preparare un bambino a fare i primi passi di indipendenza nella sua vita. Tutor non si sarebbe mai sognato di andarsene così facilmente come aveva fatto Fighter.
Nin aveva passato un bel po' di tempo singhiozzando tra le sue braccia e non c'era voluto molto prima che anche Sammy si aggrappasse a lui, con gli occhi lucidi e il labbro inferiore che tremava poiché non capiva perché la sua amica fosse triste.
Per fortuna quando aveva spiegato che a Nin mancava solo suo padre, Sammy aveva accettato (e con sua sorpresa lo aveva chiamato "Zio Fight", qualcosa su cui avrebbe indagato quando ne avesse avuto la possibilità) e aveva fatto del suo meglio per aiutare Tutor a calmare Nin. Ne fu grato perché durante il pranzo fu in grado occuparsi di tutto il resto. Nin, sebbene ancora visibilmente angosciata, con lacrime silenziose che le rigavano le guance paffute, aveva trovato il suo posto proprio accanto a Sammy e aveva mangiato tranquillamente accanto a lei. Aveva spizzicato il suo cibo, ma era meglio di quanto Tutor avesse sperato.
Certo, sarebbe stato presuntuoso pensare che fosse finita lì fine.
Il dramma successivo arrivò all'ora del pisolino pomeridiano dopo pranzo.
"Voglio mio padre, p-per favore." Nin singhiozzò ancora e ancora, il suo viso era già rosso acceso mentre Tutor sospirava, accarezzandole la schiena su e giù.
Stava cercando di farle bere un po' d'acqua così da non dover affrontare anche il mal di testa. Tuttavia, Nin sorseggiò a malapena dalla tazza, le guance calde al tatto per lo sforzo del suo pianto. Stava iniziando a rendere Tutor frustato.
"Lo voglio anch'io", pensò Tutor, "così posso ucciderlo".
Ecco perché fu così provvidenziale che Saifah scegliesse quel momento per bussare piano alla porta.
Tutor si girò, con Nin singhiozzante tra le sue braccia, e gli disse di entrare, guardandolo mentre lo faceva con Fighter al seguito.
Guardò imbarazzato Tutor per un momento e poi si inchinò, mentre Fighter si precipitò da Nin, che già cercava di liberarsi dalle braccia di Tutor. Era mocciolosa e umida, ma a Fighter non importava, la sollevò e basta, cullandola contro il suo petto e soffocando i suoi piccoli singhiozzi.
Rese Tutor quasi incandescente di rabbia, ma invece di scagliarsi come avrebbe voluto, aspettò il suo momento.
"Mi dispiace piccola, mi dispiace così tanto. Il nonno è caduto e sono dovuto andare a trovarlo".
Gli occhi di Nin si allargarono, ma Fighter si limitò a spazzare via le lacrime con una grande mano.
"Sta bene, si è solo fatto un po' male alla gamba e un bravo dottore lo ha curato".
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[TRAD] LESSONS IN LOVE | TTFT AU di Mel & Chaz
Fiksi PenggemarTutor è un insegnante che lavora all'asilo gestito da sua sorella, il suo compito è prendersi cura dei bambini e prepararli per la scuola elementare. Quello che non sa è che a volte i genitori hanno bisogno di altrettanta attenzione. Ecco che arriva...