strangers ➵larry stylinson

I told you it's forever

Louis' pov;

Eravamo già in vacanza da ben due settimane, e ce ne saremmo stati lì alle Hawaii per altrettante tre. C'era qualcosa nell'aria tra noi cinque ragazzi di nuovo, fresco, come se stesse per arrivare un'ondata di notizie positive. Eravamo sempre felici, parlavamo di tutto (come sempre) ci prendevamo per il culo e finivamo a discutere allegramente anche degli argomenti più futili solo per il gusto di divertirci. Un po' come quando ci ritrovavamo tutti assieme in spiaggia sotto un enorme distesa di stelle brillanti, a mezzanotte, a porci domande estremamente filosofiche. Ma infondo, tutto quello ci piaceva, sono quel tipo di cose che da fuori possono sembrare stupide, inutili, ma che se le vivi con le persone giuste sono tutt'altro.

Avevo sempre rilegato l'anima gemella ad una persona sola, quella con cui si è destinati a sposarsi e passare l'eternità. Invece, più tempo passavo con quei quattro ragazzi, e più mi accorgevo che le anime gemelle potevano tranquillamente essere anche amici con un legame estremamente forte proprio come il nostro. Insomma, ditemi che anche voi capite ciò che dico. Del tipo quando ti trovi estremamente in sintonia con una persona, che ti sembra sempre che ti capisca, vi aiutate a vicenda, e soprattutto vivete insieme la vita.

Quello, esattamente quello, era il rapporto che c'era tra me e quei quattro ragazzi conosciuti per caso eppure destinati ad un qualcosa di così grande.

Era passata un'altra settimana meravigliosa di puro relax ed avventura in cui tutti noi ci eravamo divertiti parecchio. Quelle vacanze erano proprio meritate e ci avevano donato una tale pace. Quel giorno decidemmo di provare qualcosa che nessuno di noi aveva mai fatto: surf. L'idea eccitava tutti alquanto, tranne per Niall che moriva di paura di essere mangiato da uno squalo.

"Nello dove surferemo non c'è pericolo di squali. Andremo da dei professionisti." Asserì Zayn.

"Devo fidarmi?" Chiese Niall.

"Certo che si." Disse sempre Zayn dando poi un buffetto a Niall che ridacchiò.

Uscimmo dalla nostra villetta e ci recammo in una spiaggia nelle vicinanze con uno stand di surf in cui si potevano noleggiare tute, tavole da surf, e lezioni. Ovviamente, noleggiammo tutte e tre.

Un gran bel fusto (perdonatemi) ci portò le tute invitandoci a cambiarci nelle rispettive cabine in fondo alla spiaggia. Quando fummo pronti ed uscimmo trionfanti dagli spogliatoi, lo stesso gran bel fusto si presentò.

"Io sono Luke ragazzi, piacere. Per le prossime due ore sarò il vostro istruttore di surf e dovrete seguire alla lettera ogni singola cosa che vi dirò. Quelle tute hanno anche un salvataggio in caso di pericolo, ma non ce ne sarà bisogno. Prima di tutto per una mezzora vi farò allenare qui sulla spiaggia per perfezionare i vari movimenti che attueremo poi in acqua. Faremo cose semplici, dovrete stabilire l'equilibrio sulla tavola prima di fare piroette a tutto spiano tra le onde."

Peccato. Non assolutamente io che volevo già vorticare in alte onde senza sosta come fanno quei fighi a petto nudo nei film o serie americane.

Annuimmo concentrati ed iniziammo il nostro allenamento. Luke ci fece fare dei movimenti sia di gambe sia di braccia in riva, sulla spiaggia che rifletteva luccicante, ma sempre meno dell'acqua, i raggi del sole. Quando, secondo il suo esperto parere, fummo abbastanza pronti, ci accompagnò in acqua uno ad uno. L'allenamento in riva comunque era stato abbastanza difficoltoso, ma nulla di così eclatante.

Per primo toccò a Zayn, che si atteggiava vistosamente scherzando solo per far ridere Liam. I soliti piccioncini. Poi toccò a Liam, e arrivò il mio turno. Luke dall'acqua mi aiutò a salire sulla tavola aiutandomi a mantenere l'equilibrio. Poi mi fece sdraiare sulla tavola a pancia in sotto e iniziare a muovere le braccia per andare più a largo. Provammo a fare qualche altra salita in equilibrio, e finalmente ammisi a me stesso che fare surf non sembrava poi così facile come pensavo.