It's just a drink to forget about it

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Vi siete mai chiesti perché accadano certe cose? Perché proprio in determinati momenti, scatenando determinate emozioni? Potrebbe essere un semplice evento oppure qualcosa che, in qualche modo, sapete già vi stravolgerà completamente la vita, facendovi uscire addirittura fuori di senno.

Io, Harry Styles, me lo chiedevo di continuo. Che fossero solo coincidenze, magari il destino? Che davvero la nostra intera vita sia già stata scritta come in un libro, da un qualche autore la fuori che si prende gioco di noi? 

E se invece fossimo noi gli autori della nostra vita? Beh, a quel punto, tocca munirci di carta e penna ed usare la fantasia per scrivere il romanzo della nostra vita. E dall'esatto momento in qui lo capii, iniziai la mia avventura.

*

Erano passati mesi da quello strano ed inaspettato incontro in ascensore, soprattutto per come i fatti si erano svolti in quella larga cabina, portandoci fino ad oggi. 

Io e Louis, finalmente, ci frequentiamo, e non c'è assolutamente nulla di più bello. 

Ma, un ma c'è sempre, ancora non abbiamo ufficializzato nulla tra noi. Che sia stato il lavoro che spesso ci teneva molto impegnati o il continuo sesso per correre ai ripari di qualche litigata, di certo non lo sapevo. Ma arrivò un momento in cui, non ce la feci più ad aspettare.

Io e Louis lavoravamo ancora alla HTS Technology, che non ha mai saputo delle registrazioni rubate, convinti di averle semplicemente perse, ingenui. E si, in un futuro prossimo sarei potuto essere un'ottima spia, di certo non uno schifoso sicario come mio padre. 

Nell'ultimo periodo, il capo, Joseph, era così fiero di quanto il nostro team stesse lavorando bene che ci dette addirittura un aumento. Da chi era composto il nostro team? Dalle persone più meravigliose che avessi mai conosciuto in vita mia. Louis (ovviamente, il mio piccoletto non mancava mai) Niall, un biondo irlandese che pensava perennemente al suo unico amore, il cibo, Zayn, un ragazzo alto, moro estremamente sexy e misterioso, ed infine Liam, occhi nocciola, capelli castani, e con un'enorme cotta per Zayn Malik. Ma questo lui non lo sapeva, non ancora.

Era una giornata di lavoro qualsiasi, la primavera alleggiava serenamente nell'aria mentre i fiori sbocciavano ed il sole splendeva alto. "Non avete idea di cosa è appena successo! Sono sconvolto!" Esclamò Niall entrando trafelato nel grande ufficio del nostro team in cui eravamo tutti presenti. 

Al centro vi era un tavolo di vetro enorme per poter lavorare sui nostri progetti, le scrivanie ai lati della stanza con sopra monitor e computer, e persino un morbido divano. Una parete era invece completamente fatta di vetro e dava la vista su tutta la meravigliosa città, un po' come gli attici per ricconi di New York.

"Che succede?!" Chiese preoccupato Liam, mentre tutti noi ci guardavamo allarmati poco prima di precipitarci accanto a Niall. "La macchinetta! Si è bloccata la mia merendina per cui ho pagato settanta centesimi! Vi rendete conto?! Ho bisogno di sedermi, troppa pressione che non riesco a reggere." Aprii la bocca come per dire qualcosa, ma la richiusi ridacchiando mentre scuotevo la testa, il solito Niall. "Te ne vado a prendere un'altra, okay biondino?" Lui mi guardò meravigliato, manco avesse dieci piani di torta alle fragole e panna davanti a lui. "Oh Harry, mio salvatore, grazie! Ti sono debitore." Sussurrò poggiando il dorso della sua mano sulla propria fronte, fingendo di essere una povera donzella sprovveduta.

"Io vengo con te." Louis. Ovvio, non era contento se non mi seguiva ovunque, era intimorito ci fosse qualche gran figo nella nostra azienda che mi avrebbe potuto rapire e tener tutto per se. Lui e le sue paranoie.

E beh, in effetti, dei gran fighi dipendenti alla HTS Technology c'erano eccome, ma inutile dire avessi occhi solo per lui.

Uscimmo assieme dall'ufficio dirigendoci alla macchinetta, mentre mentalmente mi chiedevo per quale motivo Niall non fosse andato al bar, chiaramente presentava una scelta molto più vasta e soprattutto senza rischi che le merendine rimangano bloccate o che non scenda il resto. Feci spallucce, sovrappensiero.

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