somewhere between the waves

2.9K 78 160
                                    

Louis' pov;

Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto, e invece eccomi qui. Dopo tanto dolore, tanta tristezza, sono ancora in piedi a sorridere alla vita. Perché è questo quello che dovremmo fare tutti. Sorridere alla vita, essere grati per qualsiasi singola cosa. 

Ma non è questo ciò di cui voglio parlarvi, infondo chi sono io per dare lezioni di vita? Nessuno. E' di come, dopo la mia uscita dall'ospedale, la mia vita sia stata stravolta, completamente e totalmente...

Erano passati solo due giorni dalla mia uscita dall'ospedale, e presto sarei rientrato a lavoro. In quei pochi giorni, io ed Harry ci eravamo presi del tempo per noi. E no, tranquilli, non si trattava della solita pausa per cui poi tutte le coppie si lasciano. 

Coppie. Fidanzati.

Io ed Harry cosa eravamo?

Scossi la testa bruscamente e guardai l'orario: erano le sei in punto di venerdì. Quel venerdì sarei dovuto uscire con Niall, a sua proposta, per il semplice gusto di sorseggiarci un aperitivo gossippando come facevamo un tempo sotto la leggiadra atmosfera primaverile.

Il mio telefono improvvisamente squillò. "Pronto?"

"Luigi! Bello, bellissimo Luigi! Io ti sto aspettando qui ne! Sono fuori dalla tua porta!" Esclamò un pò agitato, ma ignorai quella sensazione.

"Potevi anche suonare il campanello se sei qui fuori. Non è che hai già bevuto senza di me?" Affermai ridacchiando, effettivamente sembrava un po' brillo. O forse più che brillo nervoso.

"Scherzi amico! Sono sobrio quanto un Crispy McBacon. Muoviti ad uscire che ho sete di alcool e hai molto da raccontarmi."

"Okay, okay. Arrivo giuro." Presi le chiavi, mi misi le scarpe ed uscii di casa. Aperta la porta, mi ritrovai un biondino irlandese intento ad osservare il mio zerbino con aria fintamente innocente. 

"Cosa staresti facendo?"

"Oh nulla, assolutamente nulla. Osservavo le formiche vicino alla tua porta. Sono molto carine! Ecco, lei si chiama Gigia." Disse indicando una formica prettamente invisibile essendo che di formiche non ce n'era manco l'ombra.

Niall mi regalò un sorriso a trentasei denti e mi incitò a salire sulla sua auto sostata in quattro frecce, pericolosamente vicino al mio giardinetto ben curato d'entrata della mia villetta, senza permettermi di fargli altre domande.

Il percorso in auto fu breve e raggiungemmo ben presto uno dei locali più carini in cui fare aperitivo nella nostra cittadina ascoltando della musica in radio. 

Era un locale molto elegante, sui colori del nero, per le pareti e gran parte dell'arredamento, e del legno beige per il pavimento. Su ogni piccolo tavolino quadrato vi era una pianta grassa di piccole dimensioni, dei tovagliolini quadrati neri ed un menu di cocktail.

"Che prendi?" Chiesi quando ci sedemmo entrambe sfogliando curiosi il menu.

"Tre mojito." Disse leccandosi le labbra.

"Eh?"

"Sto scherzando. Vada per un semplice spritz." Feci un espressione accontentata.

"Anch'io."

Demmo alla cameriera le nostre ordinazioni che, poco dopo, ci vennero servite. Bevvi un sorso, e guardai Niall succhiare velocemente la cannuccia solo per la fretta di dover parlare. E, chiaramente, voleva sapere più di quanto io stesso sapessi. 

"Allora Louis."

"Non se ne parla." Lo fermai subito ridendo. "Voglio sapere di quella ragazza, Barbara, ora."

strangers ➵larry stylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora