we're a fucking mess

3.9K 121 319
                                    

Louis' pov;

Mi risvegliai sbattendo le palpebre lentamente, cercando di mettere a fuoco la vista. Mi sentivo debole, strano, la mia bocca era coperta da qualcosa mentre il mio respiro era pesante e faticoso da compiere. 

Quando aprii completamente e lentamente gli occhi, iniziai ad esplorare ciò che si trovava intorno a me. Mi trovavo in una stanza abbastanza grande, le pareti color verde acqua e sotto alla finestra situata alla mia destra, da cui entravano meravigliosi fasci di luce, era situato un tavolino rotondo con sopra un mazzo di fiori. 

Volevo esplorare di più quella stanza ma qualcosa mi teneva bloccato il collo ed il busto. Non capivo. Cos'era quel posto? Perché mi trovavo lì?

Forse non avrei dovuto agitarmi. Ma il mio cuore iniziò a battere più velocemente del previsto. Solo allora mi accorsi di avere una maschera dell'ossigeno, che mi levai con furia, annaspando e cercando di liberarmi da tutti quei macchinari che avevo intorno. Poi, dalla porta chiusa della stanza in cui mi trovavo, sdraiato sul mio lettino, vidi Zayn, Niall e Liam, che mi facevano segno di stare calmo e che loro erano lì.

Volevo urlare, chiedergli perché mi trovassi in quelle condizioni e perché, apparentemente, mi trovavo in un ospedale. Il suono intermittente della macchinetta dei battiti cardiaci a cui ero collegato mi spaesava ancora di più, e proprio quando mi girai verso essa, notai una sedia ai piedi del mio letto, con seduta una persona. Quella persona mi aveva afferrato la mano iniziando a carezzarmi senza che nemmeno me ne fossi accorto.

Sbattei le palpebre più volte; Ora iniziavo a ricordare. Lui...Lui, cosa ci faceva lì?!

"Shh, piccolo, ci sono io. E' tutto finito adesso, è tutto finito." Le lacrime iniziarono ad uscire copiose dai miei occhi. "H-Haz che cosa è successo?! Cosa c-ci fai qui? T-Ti amo io non-" Mi abbracciò e mi diede un bacio sulla guancia. Incastonò il suo sguardo al mio, continuando a rassicurarmi e a dirmi di fare attenzione alle varie ingessature che avevo, invitandomi a stare fermo il più possibile.

"H-Harry io...Io...Ti amo." Lui mi sorrise dolcemente. "Oh Lou. Ti amo anche io." 

"M-Mi ami? Dopo tutto quello che ti ho fatto? D-Davvero?" Si avvicinò a pochi centimetri dal mio viso e mi sorrise inquietante, ridacchiando. Nei suoi occhi c'era qualcosa di strano, molto strano.

"Certo che no Louis. Ho un altro adesso, e te ne dovrai fare una ragione, stronzo. Scopa mille volte meglio di te." 

Spalancai la bocca. Mi paralizzai. Il mio Harry non mi avrebbe mai detto certe cose, mai. Iniziai a piangere ed urlare, implorandolo con delle scuse mentre il mio cuore batteva all'impazzata permettendo così alla macchina dei battiti cardiaci di produrre insistenti suoni a velocità supersonica. Partì uno strano allarme che fece entrare correndo l'infermiera che, probabilmente già avvertita da Zayn che ero sveglio, stava già venendo da me. Mi iniettò nelle flebo qualche strana sostanza per calmarmi, che funzionò frastornandomi completamente e così, inebriato da quella sostanza, mi abbandonai ad un sonno profondo.

*

Al mio risveglio, sulla sedia su cui prima vi era Harry, ritrovai Zayn.

"Zayn...Dov'è andato Harry?" Lui inclinò la testa e mi guardò confuso. "Harry? Ma di che parli?" Oh cielo. Era così ovvio. "Harry Zayn, il mio piccolo. Dov'è andato? E perché mi ha detto quelle cose?"

"Quali cose? Quale Harry? Louis, non c'è nessun Harry." 

A quelle parole, per poco non mi crollò il mondo addosso. Che per tutto quel tempo avessi vissuto un'allucinazione? Non c'era mai stato nessun Harry? Nessun HTS Technology in cui io, Zayn, Liam, Niall ed Harry lavoravamo? Era impossibile, no. Totalmente impossibile.

strangers ➵larry stylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora