31 - fight

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Amelie's pov

Io e Adam andiamo a casa mia.
"Non so che cazzo sia quel biglietto" Dice
"Cerco di non pensarci, come sta andando la causa?"
"Hanno tirato fuori Selene e li abbiamo convinti a sospettare di Chase. Stanno indagando"
"Bene" affermo
Mi accarezza la testa e io abbozzo un sorriso.

"Mi manca mio fratello, Adam" dico
"Manca anche a me" afferma
"Vieni qui"
Apre le braccia e mi sposto più vicina a lui.
Mi abbraccia

Mi scende una piccola lacrima e lui mi alza il volto per poi asciugarla.
Passa gli occhi dai miei occhi alle mie labbra.
Si sposta e si alza immediatamente dal divano.
"Devo andare" afferma
"Di già?" Chiedo
Annuisce e prende la sua roba.
Alla porta noto Parker e Zach.
"Ragazzi?" Domando richiamandoli
Adam se ne va e faccio entrare in casa i due.

Bevo un goccio d'acqua.
"Che facevate?" Domanda Parker
"Parlavamo di cose che non ti riguardano" affermo
"Ovvero?"
"Ovvero non ti riguardano. Anche tu hai cose che non mi dici"
"Dici tipo la sera in cui sei stata male?" Dice Zach
"Quale sera?" Chiedo
"Quando sei andata in ospedale" afferma
"Cosa c'entra?" Chiedo
"Non glielo hai detto vero?" Domanda Zach a Parker e quest ultimo scuote la testa negando.
"Dirmi cosa?" Chiedo e rimangono in silenzio.
"La sera in cui sei stata male, non sono venuto a casa tua" dice Parker
"Fino a lì ci ero arrivata" affermo
Prende un respiro profondo

"Ero a casa di Brittany" dice sospirando
"Mentre io andavo in ospedale, tu scopavi Brittany?" Chiedo
"Suona peggio detto così" dice
"Sai cosa? Mi sono rotta il cazzo di te e della tua bipolarità di merda. Un giorno sono Dio, quello dopo spazzatura. Fai il cazzo che ti pare, tanto ormai" affermo
"Anche io da scema pensavo di aver finalmente trovato qualcuno a cui magari frega qualcosa della mia salute e di quelle stronzate. Sono solo una illusa del cazzo, di me non interessa mai a nessuno ovviamente" aggiungo

"A me interessa" dice
"Scommetto ti interessasse molto visto che mentre io ero in ospedale ti sbattevi la stronza che ha cercato di uccidermi, due volte" affermo
"Non-" lo blocco
"Ti prego esci da casa mia"
Mi guarda rattristito per poi uscire da casa mia seguito da Zach.

Come escono di casa, corro al piano di sopra e prendo qualcuna delle mie pasticche.
Mi sdraio sul letto avvolta dal silenzio e mi metto a pensare.
Sento la porta aprirsi dopo poco e vedo essere mia madre.

Viene a sedersi accanto a me.
"Lie, lie, lie, che hai combinato?" Domanda
"Quel povero ragazzo è andato via tutto triste" afferma
"Mi sono arrabbiata con lui perché ho scoperto che la sera in cui sono stata in ospedale ha fatto una cosa che mi ha dato parecchio fastidio" affermo
"Mi spiace tanto che abbiate litigato" dice
"Non credo gli importi molto di me e poi è tutto strano quello lì" dico
"Non dire così, perché non è vero. Quando veniva qui la sera e lo incrociavo era sempre sorridente, metteva anche te di buon umore e poi era sempre disponibile a rimanere con te. Non odiarlo perché ha commesso uno sbaglio" dice
"non è tanto il fatto di commetterlo, ma lo sbaglio in se" dico
"Se contassi tutti gli sbagli della gente che mi hanno dato fastidio, non avrei più un amico o una persona che mi sta simpatica. Prova a parlarne con lui e non a rimanere sdraiata qui"
"Ci proverò"
"Provaci davvero, Amelie. È bello vedere che finalmente riesci a essere felice con qualcuno e che riesci ad aprirti" dice e mi abbraccia

Mi lascia nella mia stanza e qualche lacrima mi scende.
È definitivo
Sono la persona più inutile e fallimentare sulla terra.

𝙁𝙤𝙧 𝙮𝙤𝙪Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora