CAPITOLO 6

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23/10/2003
SEVERUS' POV:

Faccio avanti e indietro nella sala d'attesa.

È dentro da due ore!

Cosa sta succedendo?

Non sta bene?

È accaduto qualcosa di grave?

Ho sentito le urla.

Degli incitamenti.

Ora c'è silenzio.

Sto facendo ricorso a tutto il mio autocontrollo per non sfondare quella porta ed entrare.

Possa sapere come diavolo stanno mia moglie e mia figlia?!

Dannazione!

"Severus, per cortesia!
Mi stai facendo girare la testa.
Tra poco ti faranno entrare."

"Minerva, maledizione!
Come diavolo faccio a stare tranquillo?!
Sono qui da due ore e nessuno mi dice niente!"

"Severus, mio caro ragazzo.
Un parto è una cosa lunga e faticosa, devi portare pazienza."

"Pazienza un corno!
Io voglio sapere come stanno Hermione e mia figlia!"

La sento sospirare.

Tranquillo!

Pffz!

Tranquillo un cazzo!

Passa un'altra mezz'ora.

Urla.

Parole di incitamento.

Poi lo sento.

Sento il pianto di un bambino.

Della mia bambina!

È nata mia figlia!

Devo entrare li dentro, subito!

Dopo pochi secondi esce l'infermiera.

"Lei è il padre e il marito?"

Certo che sono io!

Vedi per caso qualche altro uomo?!

Tutto il mondo magico sa che Hermione ed io siamo sposati.

Siamo stati al centro dei gossip per mesi!

Cerco di mantenere la calma.

Sono nervoso ed emozionato.

Non voglio prendermela con l'infermiera.

Sopratutto perché se Hermione mi sentisse discutere sarebbero guai.

Mi farà una ramanzina coi fiocchi!

"Sono io"

"Bene, può entrare.
Prego."
Mi indica la porta.

Io mi fiondo dentro senza una parola di più.

Ecco che la vedo.

Hermione, madida di sudore, tiene tra le braccia un piccolo fagotto rosa.

Io mi blocco.

Sono paralizzato.

È la scena più bella e dolce che abbia mai visto.

Mia moglie che sorride a mia figlia appena nata.

Hermione si avvede della mia presenza.

Mi sorride.

Io mi avvicino.

Le do un bacio sulla fronte.

Dopodiché dedico tutta la mia attenzione al piccolo fagotto rosa.

Ha gli occhioni ambrati aperti.

Gli occhi di sua madre...

I pochi capelli sono neri come la pece.

I miei capelli...

È bellissima.

Le guanciotte paffute sono arrossate.

Mia figlia...

"È stupenda"
Mormoro.

Ho la gola secca dall'emozione.

La mia bambina.

Allungo un dito ad accarezzarle la guanciotta e lei lo stringe con la sua manina.

Io non reggo più.

Piango.

Piango dall'emozione.

Dalla felicità.

Sono diventato padre.

EPILOGO CUORI A METÀ - SNAMIONE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora