𝗖𝗵𝗮𝗽𝘁𝗲𝗿 𝟭𝟮: 𝙩𝙝𝙚 𝙥𝙚𝙧𝙛𝙚𝙘𝙩 𝙜𝙚𝙣𝙩𝙡𝙚𝙢𝙖𝙣

508 41 3
                                    


NON AVETE LA PiÙ PALLIDA IDEA DEL PARTO CHE È STATO TRADURRE QUESTO CAPITOLO- vabbè comunque buona lettura e scusate il ritardo, se riesco aggiorno anche domani o sta notte.

.

La luce del Sole irrompeva nella camera scura scivolando flebile attraverso le persiane chiuse, determinata a svegliare i due ragazzi dormienti. Un raggio luminoso cadde su una testa bionda, gli occhi suoi ancora serrati e le soffici labbra socchiuse per emettere leggeri sospiri assonnati. Il ragazzo in questione era stretto tra le braccia di un altro uomo i cui capelli scuri gli coprivano gli occhi chiusi e si spargevano confusionariamente sul cuscino.

Questa era la vista che si trovò davanti Taehyung una volta svegliatosi: i capelli sbarazzini di Jungkook sulla sua faccia e disposti come un'aureola intorno al capo. Sorrise dolcemente stropicciandosi un occhio con la mano prima di stiracchiarsi come un gatto sotto il Sole. Jungkook mugugnò e strinse a sé Taehyung nascondendo il viso nel suo collo, cosa che fece arrossire il biondo.

"Ancora cinque minuti..."

"Ma devo farmi la doccia Jungkook..." farfugliò Taehyung strusciandosi di nuovo i pugni chiusi sugli occhi. "Dai che puzzo" arrossì quando sentì il respiro di Jungkook sul collo, un piccolo ghigno comparve sulle labbra del moro.

"Mhm... in realtà sai di buono Tae" mormorò baciando lentamente l'incavo tra la spalla e la mandibola del minore. Taehyung imporporò ancora di più a quel gesto e cercò di liberarsi dalla stretta dell'altro.

"Non fare l'idiota! Non mi sono lavato per tipo due giorni. Lasciami andareee" si lamentò facendo leva sui bicipiti di Jungkook per alzarsi dal letto. Quelle braccia muscolose lo avevano tenuto stretto tutta la notte confortandolo, lo avevano sorretto quando aveva pianto per le parole di Daniel. Quelle braccia muscolose e il cuore gentile di Jungkook avevano fatto molto per tenere Taehyung al sicuro il giorno precedente, anche quando la sua famiglia stava sparando cazzate su di lui. Senza pensarci, Taehyung lasciò un leggero bacio sulla testa del moro facendolo svegliare completamente dal suo sonno.

"Tae-"

"Grazie per ieri" sussurrò Taehyung, le gote imporporate come Jungkook adorava. "Non credo ce l'avrei fatta senza di te".

"Sei molto più forte di quanto pensi amore... però sono grato di poter essere qui con te" mormorò Jungkook prima di baciare la fronte del più piccolo il quale sobbalzò preso alla sprovvista. Tentò di coprirsi la faccia bordeaux prima che l'escort si potesse accorgere di quanto in imbarazzo fosse.

"Okay, adesso ho davvero bisogno di una doccia, ovviamente sperando di essere ancora in tempo per la colazione" disse velocemente Tae e Jungkook ridacchiò.

"Potremmo risparmiare tempo prezioso facendo la doccia insieme" ammiccò Jungkook.

Quegli occhi scuri e intensi fissi su di sé immobilizzarono il minore che di rosse aveva persino le orecchie. Il pensiero di loro due a fare la doccia insieme, vedere quella gloriosa statua qual era il maggiore senza vestiti, gli fece velocizzare il battito mentre immagini proibite gli balenarono in testa.

"Tu- aspetta, COSA?" urlò Taehyung non riuscendo ad elaborare una frase di senso compiuto. Jungkook prese a ridacchiare mentre portava una mano alla guancia del biondo cercando di calmarlo.

"Stavo solo scherzando. Non farei la doccia con te... non ancora" la voce profonda di Jungkook non fece altro che aizzare la lussuria di Taehyung; specialmente quando udì quel 'non ancora'. Jungkook lasciò andare il corpo dell'altro che sgusciò via dal letto, i muscoli tremanti per l'ansia, la paura o magari l'anticipazione -non ne era sicuro. Alcune parti perverse di lui bramavano disperatamente di vedere Jungkook nudo, di vedere l'acqua calda scivolargli lungo i forti bicipiti e gli addominali tonici. Per trattenere se stesso dall'avere una qualche reazione a quei pensieri, corse al bagno sbattendo la porta dietro di sé e premendoci sopra la fronte accaldata. Quei pensieri non andavano bene. Taehyung doveva concentrarsi su altre cose, non certo sul fisico scolpito del suo finto ragazzo; ad esempio doveva curarsi della sua famiglia. Quel giorno probabilmente avrebbe avuto uno scontro con sua madre e con sua sorella, almeno era ben riposato dopo l'atteggiamento di Daniel del giorno prima. Non sapeva davvero cosa aspettarsi, la sua famiglia avrebbe accettato e supportato la cosa oppure si sarebbe dimostrata omofobica per l'ennesima volta? Rifletté su domande del genere mentre entrava nella cabina doccia e apriva l'acqua calda.

The Wedding Date: Taekook | ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora