Lezione 2

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Era ormai passata una settimana, io e Louis avevamo deciso di fare una lezione ogni tanto - o se posso specificare, due lezioni, capite - se non meno, quando volevo divertirmi. Andiamo era solo un esame, non serviva studiare matematica tutta l'estate. Stasera avremmo dovuto andare allo Slumb, la discoteca in chiusura che organizzava l'ultima serata. Ultima serata equivale a più alcolici e più musica, quello che ci voleva a entrambi per scioglierci. Dopo i primi baci, insoliti per due migliori amici, diventammo un poco più freddi e no, questo non andava bene. Oggi ci saremmo divertiti.

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Era ancora presto quindi mi rilassai davanti alla tv aspettando Jess, che voleva chiedermi spiegazioni riguardo a tutto il tempo passato lontano da lei. Non l'avevo più contattata dopo i risultati, nemmeno sapevo i suoi, quindi mi mancava parecchio. Dopo varie ore, la ritardata suonò al portone e corsi subito ad aprirle, sapendo che sarebbe entrata da sola come sempre, permettendomi di rilanciarmi nel divano e aspettare.

- Sono in sala Jess.- cominciai ad urlacchiare quando notai che nessuno mi era passato davanti agli occhi. Appena dopo due mani mi tapparono la visuale e provai a scattare in piedi anche se venni trascinata giù ancora. Non riuscivo a capire chi era, ma sicuro che non fosse Jessica, al tatto delle mani. Sollevai le mie in modo da potere toccare la persona dietro di me, e quando sentii i capelli folti e morbidi tirati in su cominciai a ridere intuendo fosse il mio amico.

-Puoi lasciarmi ora-

-Mhh non sai chi sono ancora-

-Ora sicuramente si, la tua voce da bambino castrato si capisce subito!-

-Bambino castrato? Dio Cole stasera le vedi- e allentò la presa sulla mia faccia facendomi girare verso di lui. Lanciai un'occhiata repentina al pendolo. Era già tardi ma di Jess nessuna presenza, per questo Louis era già qui. Quella bellezza non aveva nemmeno ricordato la promessa che lei stessa aveva fatto, ma pazienza, io la avevo avvertita della mia serata al pub. Chiaccherammo un po' e dopo mi accompagnò in camera. Era perfetto nel consigliare l'abbigliamento. Lui indossava delle Vans bianche con una semplice maglietta attillata abbinata a dei jeans stretti e scuri. Era impeccabile, poi quella giacca lo rendeva solo che figo.

-Mi stai fissando Coleen- avvertì con un filo di voce prendendomi un braccio e attirandomi al suo petto, dopo avere poggiato sul divano la giacca. Posai una mano sul pettorale di Louis sentendo il suo cuore battere più forte. -L' ho messa per te, mi ricordavo le tue parole 'ti rende solo che figo'- sorrise mostrando le sue pieghe sotto gli occhi imitando la mia voce e ovviamente enfatizzandola. Contagiò i miei sensi e cominciai a ridere. Avevo trovato un motivo per ridere anche nel momento più intimo. E questo adoravo di Louis.

-Considerando come sei vestito, mi metto su l'abitino corto blu dai.-

Lo lasciai sedersi nel letto, su la cui testiera si appoggiò stravaccandosi. Mi sfilai la tuta davanti ai suoi occhi e tentai di infilare il vestito incastrandomici dentro. Quando Louis se ne accorse si fece scappare una risata avvicinandosi a me e posando, sempre ridendo, una mano sul mio sedere, coperto solamente dagli slip. E subito l'aria diventò imbarazzante.

-Se non ci fossi io ah?- mi morse poi l'orecchio sculacciandomi e abbassando il vestito.

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Scusate per eventuali errori, mi scappano ogni tanto quindi spero solo non vi diano fastidio. Altrimenti avvisatemi!
I nostri Louis e Coleen diventano piccanti, ma ah nei prossimi capitoli ancora peggio.
Vi avverto che non durerà ancora molto questa storia, é fatta per avere pochi capitoli con parti specifiche,

commentate e mettete il cuoricino altrimenti non so se continuare. Se lo fate vi vengo a prendere e vi stringo forte*diventa dolce*. grazie ai lettori e a tutti,

notte

Summer Education || L.T.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora