「Capitolo I」 ✧

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La sveglia suona, strappandoti da quel caldo mondo di coperte e sogni in cui ti eri così felicemente rifugiata, comunicandoti in maniera insistente di alzare il tuo culo dal letto e andare a scuola. Ti alzi a sedere e ti stropicci gli occhi, ancora addormentata, mentre l'oggetto del tuo risveglio continua a emettere il suo caratteristico e odioso suono; scosti il piumone e ti alzi, andando a spegnere l'aggeggio infernale e prendi dei vestiti puliti, per poi dirigerti verso il bagno, stiracchiandoti e sbadigliando fino a slogarti la mascella.

Entrata in bagno contempli la tua immagine, sfocata a causa dell'assenza degli occhiali: i tuoi capelli sono un rosso groviglio disordinato e sulla tua faccia fanno capolino due potenti e violacee occhiaie, regalo della tua pessima abitudine di rimanere sveglia fino alle due di mattina leggendo manga o cazzeggiando al cellulare. Sali su uno sgabellino e osservi il tuo stomaco, perfettamente piatto, e ti domandi perché non può essere così tutti i giorni; sospiri e scuoti la testa, scacciando quei pensieri, per poi alzarti in punta di piedi e, maledicendo la tua altezza, tentare di raggiungere i trucchi, che tua madre caccia sempre in alto, essendo questi "continuamente in mezzo alle palle".

Recuperati correttore e fondotinta ti fai una doccia veloce e, al suono delle urla di tua madre, ti precipiti fuori e corri a fare colazione, sapendo di essere in ritardo come tutte le mattine :"BETH!!! È da quindici minuti che ti strillo di scendere! Sono le 7:50 e devi ancora fare colazione!" ti riprende tua madre: beh, non era certo il risveglio che si aspettava :"Madonna Ma', ci metto 5 minuti a fare colazione, mi prendo qualcosa e lo mangio per strada" ribatti, scocciata e infastidita dalle urla mattiniere :"Va bene, va bene, ma vedi di finire di preparati in fretta che la corriera passa fra dieci minuti" ti dice, ricordandoti cose che già sai, e che, se ti infastidiscono quando sei sveglia e tranquilla, di prima mattina non possono altro che farti imbestialire :"Mamma Sant'Iddio lo so!" sbotti, mentre sali le scale per andare a recuperare lo zaino, mentre tua madre continua a sbraitare dal piano inferiore; dai uno sguardo di sfuggita alla sveglia, la quale segna le sette e cinquantanove. Imprecando come un portolotto corri al piano di sotto, dai un bacio sulla guancia a tua madre e ti precipiti alla fermata della corriera, riuscendo a salirci sopra appena in tempo; ti afflosci sul sedile, riprendendo fiato e ascoltando il tuo cuore battere all'impazzata. Dopo qualche minuto riprendi vita e chiudi gli occhi, appoggiando la testa contro il finestrino, sperando in un breve pisolino. Peccato che l'autista prenda un dosso a piena velocità, facendo sbattere violentemente la tua testa contro il vetro: vedi tante stelline colorate costellare il vetro, mentre il dolore ti annebbia la vista.

Senti una risatina sprezzante e ti alzi, girandoti di scatto verso la fonte della presa per il culo, cosa che non giova al tuo bernoccolo, che ti ripaga con delle potenti vertigini, che ti fanno cadere proprio fra le braccia di chi ti aveva perculato poco prima :"Ma ce la fai? Oltre che cretina hai anche un equilibrio che fa pena." ti insulta lei, spingendoti via.

Mentre cerchi di non cascare per terra la squadri da capo a piedi.

È bella.

Cazzo se è bella : più di alta di te di ben due spanne, occhi color mandorla che ti squadrano con sufficienza, facendoti sentire minuscola, capelli tinti di bianco nella parte inferiore lasciando la parte superiore castana e con alcuni ciuffi che, sfuggiti dal codino, nascondono gli occhi "Riesci a stare in piedi o ti serve un tutorial?" ti stuzzica, per poi scansarti con uno spintone :"Fammi passare ritardata". Ti rendi conto solo allora che il mezzo è fermo e che tu hai l'interrogazione di latino alla prima ora; ti precipiti fuori e corri fino alla tua classe, per poi accasciarti sulla sedia, senza fiato. L'interrogazione va benissimo, ma il pensiero di quella ragazza non ti lascia scampo, la tua mente continua a divagare, a pensare a lei.

Ti riscuoti dai tuoi pensieri, devi darci un taglio: l'hai incontrata solo una volta e per di più ti ha trattata di merda e tu cosa fai, la pensi! Beth vedi di darti una svegliata, quella tizia ti porterà solo male.

edera, aquilegia e aloeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora