Dopo ore di rigiramenti insonni sei riuscita a prendere sonno; stai sognando beatamente, quando cominci a udire una voce in lontananza che ti chiama; si fa sempre più insistente, mentre il tuo sogno comincia a tremare in maniera incontrollata. Il terremoto raggiunge il suo culmine e tu ti svegli con tua madre che ti scuote energicamente, sbraitando furiosa. Ci mancava poco e ti avrebbe condotta a scuola per un orecchio.
Ti butti sotto la doccia per poi vestirti in fretta e furia e correre con i capelli ancora bagnati alla fermata dell'autobus.
Riesci a salire sul mezzo per miracolo e mentre riprendi fiato controlli se Miss Testa Di Sexyssima Minchia è sul bus. È seduta agli ultimi posti, con le cuffie, guardando fuori dal finestrino.
La osservi per un pochino, quando improvvisamente lei si gira, incontrando i tuoi occhi. Diventi paonazza ma è l'altra ragazza a distogliere lo sguardo per prima, dopo aver appena alzato un sopracciglio.
Scuoti la testa e ti rimetti a sedere, perdendoti tra i tuoi pensieri.
La corriera si ferma con uno scossone davanti alla scuola, una possente costruzione degli anni venti del Novecento, color sabbia, la quale si estende su cinque piani, uno per ciascun anno di classico, scienze umane, linguistico e musicale. La facciata anteriore funge da entrata per il biennio, mentre a sinistra ve n'è una più nascosta e costeggiata da alberi, rappresentante l'entrata e l'uscita del triennio; dietro la scuola vi sono cortile, parcheggio e, venti metri più avanti, fa capolino un blocco di cemento grigio-azzurrognolo, altrimenti chiamato palestra - e ti appresti a scendere, ma l'altra ti corre davanti e tirandoti una spallata scende per prima.
Quel gesto fa scattare qualcosa in te, una rabbia mai provata prima. Scendi dal mezzo come una furia e le corri dietro; è all'entrata dell'edificio e sta armeggiando con cuffie e cellulare; le afferri un braccio e la trascini poco più in là, decisa a rifilarle una cazziata coi fiocchi, ma proprio quando stai per iniziare a parlare lei butta a terra il suo zaino e ti scaraventa contro il muro, per poi bloccarti contro di esso e mettere una mano attorno al tuo collo "Si può sapere cosa cazzo vuoi anche oggi piattola?" sussurra al tuo orecchio, con quel tono basso e roco che riesce a far correre milioni di brividi lungo la tua spina dorsale. Resti in silenzio, sia a causa della mano stretta attorno alla tua gola e del freddo metallo degli anelli che l'adornano che ti fanno rabbrividire, sia per il tono di voce e la vicinanza con il corpo dell'altra "Oltre ad averti fregato i neuroni il gatto ti ha anche mangiato la lingua?" alita sul tuo collo, facendoti venire la pelle d'oca, cosa che apre un sorrisetto predatore sul viso di lei :"Se non hai nulla da dirmi evita di venire a infastidirmi ok? Anche la mia pazienza ha un limite." sussurra lasciandoti andare e, dopo aver raccolto lo zaino, si addentra nell'edificio a passo veloce.
Resti accanto al muro, toccandoti il collo lievemente arrossato, per poi riscuoterti e dirigerti verso la tua classe. Fortunatamente il prof di fisica è sempre in ritardo, perciò ti dirigi con calma verso il tuo posto, ma noti subito qualcosa, anzi, qualcuno, il quale tu conosci molto bene, serenamente spaparanzato al tuo posto :"Perché diamine oltre a non lasciarmi dormire deve anche essere in classe con me quella là!?" pensi, mentre maledici mentalmente tutti gli dei, sia greci che romani.
"È il mio posto"
"Non mi pare ci sia scritto il tuo nome." risponde l'altra distrattamente, mentre armeggia con il cellulare.
"Gesù Cristo, senti un po', non ho tempo da perdere con te stamattina, potresti alzarti per favore?" le chiedi, scocciata. Lei ti scocca un'occhiata gelida, senza smuoversi di un centimetro. Ti pizzichi la radice del naso e sbuffando sonoramente prendi posto accanto a lei, dato che il banco accanto al tuo ex posto era l'unico libero di tutta la classe. Il prof di fisica entra finalmente in aula e comincia a fare l'appello :" Bracci Antonio?"
"Presente."
"Cardi Nathan?"
"Presente.""Dumitru Nex?"
"Presente." borbotta la tua compagna di banco. "Nex... è un bel nome." pensi, per poi tirarti un ceffone mentale "No, è un nome orribile, orribile come il carattere della proprietaria." però hai scoperto il suo nome: si potrebbe considerare un buon passo avanti.
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edera, aquilegia e aloe
RomanceBeth è una ragazza gentile e insicura. Nex una stronza che porta il fardello del suo passato tatuato sulla pelle. Si incontreranno, ma sarebbe stato meglio per entrambe se non si fossero mai viste nemmeno di sfuggita. Volete sapere il perché? Beh, n...