Steve's pov
Lancio un ultima occhiata alla finestra, osservando il sole tramontare e dipingere il cielo di un rosa candido e delicato, mentre le prime foglie autunnali decorano il giardino con i loro colori.A questo spettacolo lascio andare un sorriso, tornando a guardare Peggy distesa sul divano e con la testa poggiata sulla mie ginocchia, mentre io gioco con una sua ciocca di capelli e lei si perde qualche istante a guardarmi.
«Sei migliorato in cucina» dice ad un certo punto, rompendo il silenzio «Pareva una cosa impossibile, eppure la cena di questa sera è quasi buona»
«Lo sai, le cose "impossibili" sono diventate le mie specialità» scherzo, notando che però lei non sembra fare troppo caso alle mie parole
Da quando è tornata a casa, oggi, la vedo totalmente assente, con lo sguardo spesso perso nel vuoto e la mente lontana da me. È qui, posso stringerla tra le mie braccia e sentire il suo profumo avvolgermi, ma la sua mente è altrove e le sue preoccupazioni racchiuse unicamente in lei, facendo la scelta di non condividerle.
Io rispetto il suo silenzio e questa sua decisione, dato che pure io le sto nascondendo il piano che ho con Howard, ma questa situazione mi sta torturando.L'aria è tesa, sebbene non vogliamo ammetterlo, e la "missione a Londra" è diventata un tabù, una discussione che se toccata potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio e procurare una profonda ferita alla nostra relazione.
Più il tempo passa e più il silenzio inizia a diventare insopportabile, facendomi pesare ancora di più il segreto che sto portando e il piano che, probabilmente, lei ha fatto per tenermi alla larga, corrodendo la mia pazienza come la ruggine col ferro.
«Peggy, vuoi che metto un po' di musica?» chiedo, pur di rompere questa lastra di ghiaccio che ci sta separando «O magari guardiamo qualche video che ho sul telefono, o-»
«No, Steve» mi blocca, mettendosi seduta e spostandosi accanto a me «Non possiamo andare avanti così. Non noi»
Abbasso lo sguardo, prendendo una sua mano e intrecciando le nostre dita, sentendo il cuore accelerare il battito ad ogni secondo che passa.
«Io non ti impedirò di partire, lo sai» dico, non riuscendo però a guardarla negli occhi «Sai che non ti toglierò mai la tua libertà e mai ti impedirò di fare ciò che desideri, ma non puoi chiedermi di non preoccuparmi. Non puoi pretendere che io sia felice per te, che approvi tutto questo. Sono in pensiero, non riesco a non stare in ansia per te e nostro figlio (o figlia)»
«Lo so, Steve. Per questo motivo ho chiamato gli Howling Commandos»
Alzo il capo di scatto, stringendo la presa e sentendo una strana energia animarmi improvvisamente, mentre lo sguardo mi si illumina al ricordo della mia squadra.
«Davvero?» chiedo con un fil di voce, non riuscendo a trattenere l'emozione «E verranno? C-come stanno? Sono... Stanno bene?»
«Sì, non preoccuparti. Avevamo già portato a termine una missione insieme in passato, e per me ci sono sempre. Certo, quando ho detto loro che mi sono sposata e sono incinta non...»
Lascia la frase in sospeso, mordendosi il labbro e roteando gli occhi, come se non sapesse come spiegarmi la situazione, anche se io la comprendo benissimo.
«Avrebbero voluto che il marito fossi io» concludo «Cosa che effettivamente è vera, si è realizzata, ma non possono saperlo. Sanno dell'amore che ci legava, e vedono il bambino che verrà come qualcosa di... Sbagliato. Giusto?»
«Esatto. Non ho mai accennato loro al fatto che mi fossi sposata, e quando oggi li ho chiamati, dicendo che mi serviva aiuto in quanto sono in dolce attesa... Be', è stato un duro colpo. Soprattutto per Dugan, che continuava a chiamarmi "la donna del capitano"»
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NATASHA ROGERS ~ Dietro Le Quinte (IN PAUSA)
FanfictionTutto il passato di Natasha, a partire dal momento in cui Peggy scopre di essere incinta fino al momento del suo rapimento, per scoprire meglio i segreti della nostra piccola Rogers //PREQUEL DI "IO L'HO SEMPRE CHIAMATO PAPÀ"// //NON CONTIENE SPOILE...