Will

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Ero seduto su un muretto a ripassare storia, quando arrivò Leo e si sedette accanto a me.
-Devo dirti una cosa
-Dimmi
-Ho scoperto chi è il ragazzo che bullizza Austin
Ecco. Fino all'ultimo avevo sperato di sbagliarmi, ma, evidentemente, non mi sbagliavo.
-Chi è? -chiesi con la voce che mi tremava dalla rabbia
Leo abbassò la testa e disse: -Nico
Mi senti' come se qualcuno mi avesse appena tirato un secchio d'acqua pieno di pezzi di vetro in testa.
-C... Come sarebbe a dire Nico?
-Mi spiace... Comunque, Austin è andato a rifugiarsi in bagno. Dovresti parlargli

Così andai da Austin. Era in bagno, seduto contro il muro, con le lacrime che gli rigavano gli occhi. Mi sedetti al suo fianco.

-Ora è tutto finito fratellino... è tutto finito -dissi stringendolo a me

-No... non è vero

-Si invece... vieni, andiamo in presidenza, ti va?

-No! Ti prego Will no!

-So che è difficile, ma... ti ricordi cosa dice nostro padre? Bisogna affrontare qualsiasi sfida a testa alta 

Mi accorsi troppo tardi dell'errore

-Non è nostro padre, è TUO padre! Io sono solo un ragazzo di colore e faccio così schifo che nemmeno i miei genitori mi hanno voluto!

NO. NO. QUESTO ERA DAVVERO TROPPO. MI RIFIUTAVO DI CREDERCI, MI RIFIUTAVO VERAMENTE. 

-Va bene... MIO padre, come sai, è un medico. Se scopre che sono a conoscenza di un atto di bullismo e non ho detto niente, mi fa fermare il cuore. Ed è un dottore, quindi lo può fare.

-E va bene... -sospirò piano

Io e Leo lo portammo a peso in presidenza. Dopodichè, la preside stabilì che aveva vissuto un trauma e lo mandò a casa. E-qui viene il bello-sospese Nico.


Ti odio ma ti amo {Solangelo}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora