Capitolo 1

313 8 95
                                    

Nostalgia,in questo momento provo solo nostalgia.Avevo da poco lasciato la mia città natale,i miei amici(non che ne avessi molti),la mia casa...diciamo che ci sono molto affezionato a quella che era la mia città,infondo lì ci ho trascorso tutti i giorni della mia vita ed ora era solo un ricordo...ma non un ricordo dei migliori essendo che ogni giorno venivo bullizzato e preso in giro per il mio balbettare,si quando parlo balbetto e non parlo chiaro come qualsiasi persona normale.Volevo cambiare scuola,non ce la facevo più,ogni giorno era un incubo.Cercavo sempre di convincere i miei a farmi cambiare istituto ma la reputavano un'idea stupida.

Dopo qualche mese però cambiò tutto,mia madre era stata ammessa in un'agenzia fuori città e confrontandosi con mio padre decisero che a giugno ci saremmo dovuti trasferire,mio padre avrebbe trovato lavoro lì e io e Georgie,mio fratello minore,saremmo dovuti andare nella stessa scuola,anche unica che c'era.Così ora siamo qui a Derry,non mi dispiace affatto ma avevo paura che non sarei mai riuscito a farmi nuove amicizie come quelle che avevo prima,o una ragazza...

"SIAMO ARRIVATI"

A distrarmi dai miei pensieri fu mio padre che a differenza mia non era affatto preoccupato,proprio come mia madre e Georgie.

"Questa è la nostra nuova casa" aggiunse mia madre

"È STUPENDA" urlò George frenetico

Non capivo come potesse essere così felice,aveva appena lasciato i suoi amichetti e adesso fa come se niente fosse,buon per lui.

Scesi tutti dall'auto posammo le valige nelle rispettive stanze,io condividevo la mia con Georgie proprio come nella vecchia casa,solo che al posto di un letto a castello avevamo due letti separati e una stanza molto più grande di come l'avevamo prima.

Alla fine non cambia molto...giusto?

Cercavo di convincere me stesso che non mi sarebbe mancata la mia città ma è inutile,o almeno per ora.Erano le dieci di sera così decisi di andare a dormire,o almeno provarci essendo che domani sarebbe stato il mio primo giorno di scuola.

Chissà se farò amicizia...ma che dico chi mai diventerebbe mio amico.

E se nessuna ragazza fosse attratta da me come nella vecchia scuola...

E se io non fossi attratto da loro- no ma che dico mi piacciono le ragazze...

Feci così tanti complessi e domande a me stesso che a furia di sforzarmi per pensare mi addormentai senza che me ne accorgessi.

***

IL GIORNO DOPO

"BILLYYY" Saltai dal letto per quell'urlo,Georgie aveva un talento nel gridare come una gallina.

"A-ARRIVO" mi ero completamente dimenticato che oggi è il mio primo giorno di scuola,ero abbastanza terrorizzato nel fare nuove conoscenze.

Avevo così tanta ansia che uscii di casa senza fare colazione e dimenticandomi di Georgie

"BILLYY ASPETTAMI"

Ero davvero così rincoglionito?

"S-si sc-scusami Georgie"

"Perchè stai così Billy? Sei proccupato?"

Non ero concentrato su cosa mi avesse detto,scossi la testa e risposi con le prime cose che mi venivano in mente anche se erano insensate,

"O-oh si e-ecco s-si...emh dai a-andiamo che f-farai no c-cioè faremo r-ritardo"

Mi guardò abbastanza stranito ma fece come dissi e iniziamo a correre verso l'entrata della scuola.Era bella vista da fuori,chissà dentro se fa lo stesso effetto

"Billy quella è la mia classe" disse indicandomi la prima porta che si trovava all'entrata.Non sarà difficile da ricordare la sua classe,ora però toccava a me trovare la mia.

Mi incamminai nel corridoio,avevo tutti gli occhi addosso e ciò mi metteva a disagio.C'era un gruppo di ragazze che mi guardavano dalla testa ai piedi e mi sorridevano come se ci volessero provare con me,così ricambiai il sorriso ma abbastanza indeciso sul farlo,ero soltanto ridicolo.

Non guardando avanti sbatto accidentalmente contro la spalla di qualcuno facendogli cadere i libri,ecco manco il tempo di entrare e già faccio guai.

"S-scusa n-non volevo m-mi dispiace molt-" venni bloccato dalla sua voce

"Tranquillo fa niente" disse rialzandosi

Alzai lo sguardo che tenevo posato sul pavimento dove erano caduti i libri per guardare la figura che avevo avanti.

"I-io m-mi dispiace n-non guardavo a-avanti scusa"

"Ho detto tranquillo" e fece una risatina vedendo che insistevo "Comunque piacere Stanley Uris,ma puoi chiamare Stan" mi porse la mano,ero agitato e non sapevo il motivo.

"W-william ma t-tu puoi c-chiamarmi Bill" gli diedi la mano anche se insicuro su quello che stessi facendo

"Fantastico...allora emh sei nuovo?"

"S-si e-ecco la m-mia sezione è la B s-sai percaso-"

"Sei in classe con me,perfetto direi no?"

Era così irritante...ma non lo odiavo anzi lo trovavo carino- cioè simpatico...

All'improvviso fece una risatina che mi fece sobbalzare,aveva una risata angelica...

"Sei sempre così pensieroso?"

Rimasi per un po' a guardarlo con la bocca leggermente spalancata mentre realizzavo la domanda che mi fece,poi mi accorsi che anche lui mi stava guardando con un sorrisino e di conseguenza sorrisi anche io come un ebete.Realizzai il tutto e mi 'risvegliai'

"N-no cioè a-a volte io- io non lo so..."

Mi guardò confuso ma sorridente
"Sei troppo simpatico,ora andiamo in classe che dici?" e face la sua benedetta risatina.

Amo la sua risatina...

''Vieni'' mi afferrò il polso e mi guidò verso la classe,sentii un forte bruciore nello stomaco ma non ci feci tanto caso.

Ci dirigemmo verso l'aula che avevamo in comune giusto in tempo,ma guadagnandoci ugualmente un rimprovero dalla professoressa ma fortunatamente eravamo giustificati perchè Stan disse che 'essendo io nuovo e non sapevo dove andare mi fece lui da guida'

Beh infondo era la verità,anche se non del tutto...
Era così intelligente.

only one choice ~STENBROUGHDove le storie prendono vita. Scoprilo ora