15. Il costume.

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La settimana scolastica era finita. Negli ultimi giorni non avevo incontrato spesso Louis, se si escludevano le volte in cui l'avevo incrociato in mensa o nei corridoi mentre andavo in aula, o quando l'avevo visto con Niall. Era venerdì sera e il sole stava tramontando, colorando di rosa e rosso il cielo prima che diventasse nero come l'inchiostro e si riempisse di stelle. Era bellissimo, sembrava un quadro. I ragazzi si stavano tuffando a bomba in piscina, sfidandosi a chi sollevava più schizzi, a chi faceva il salto più spettacolare e ad altre cose stupide che divertono solo i ragazzi. Io ero su una sdraio con Liam e Zayn, con cui frequentavo alcune lezioni. Stavano valutando se andare allo stadio, ma io stavo benissimo lì, con gli occhi chiusi, rilassato, a muovere un piede a ritmo con la musica che usciva dalle casse vicino a noi. Faceva ancora abbastanza caldo per stare in costume. Non era il clima ideale per prendere il sole - soprattutto alle nove di sera - però era piacevole stare sdraiato.

«Ehi, non vi tuffate?»

Aprii pigramente gli occhi e vidi che Oliver si scostava i capelli dal viso mentre si appoggiava al bordo della piscina.

«Magari tra un po'» risposi.

«Sì, forse» replicò Liam.

«Non saprei...»

«Non voglio bagnarmi i capelli» confessò Zayn con un sorriso imbarazzato. Oliver alzò gli occhi al cielo ma sorrise a sua volta.

«L'acqua non è gelida?» chiese Liam, dubbioso.

«Dimmelo tu!» lo sfidò Lewis emergendo accanto a Oliver.

«No, grazie» rise Zayn. «Stiamo bene qui.»

Lewis mi guardò, speranzoso.

«Tu fai il bagno, Haz?»

«Chissà...» risposi in tono vago, richiudendo gli occhi.

«Harry, cosa sta succedendo tra te e Louis? Sul serio, dico» mi domandò a bassa voce Zayn. Sentii una sdraio scricchiolare mentre Nick si protendeva verso di me.

Mi strinsi nelle spalle. «Niente.»

«Però sembra che... non lo so. È strano. Sei così normale con lui.»

«Sì, ma non è una novità» replicai. «Sono cresciuto con Niall, e con noi c'era sempre anche Louis. È per questo che non lo chiamo Horan... e anche perché so che gli dà terribilmente sui nervi sentirsi chiamare Tomlinson.» Nick ridacchiò e sorrisi. Zayn ribatté: «È molto protettivo nei tuoi confronti, e quindi ho pensato che forse... sai...»

Scossi appena la testa. «No. È semplicemente fatto così. Non c'è niente sotto.» Non era una vera e propria bugia, in fondo.

«Se lo dici tu» commentò Zayn.

«Credo che stareste bene insieme» intervenne Liam. «Siete talmente diversi che formereste la coppia perfetta, non trovi?»

Non potei trattenere uno sbuffo scettico. «Non facciamo altro che litigare. Se anche stessimo insieme - e non succederà mai e poi mai - finiremmo per ucciderci a vicenda.» Scoppiarono a ridere entrambi e poi cominciarono a parlare di un nuovo film. Io smisi di ascoltare, troppo in pace e rilassato per concentrarmi su ciò che dicevano. Dopo qualche istante di tranquillità, qualcosa mi afferrò una caviglia. Poco dopo anche l'altra fu stretta in una morsa, e mi sentii sollevare le braccia. Nel giro di un secondo la sdraio scomparve. Sgranai gli occhi e vidi Niall, Lewis, di nuovo Zayn e Liam ridere di fronte alla mia espressione terrorizzata. Mi dimenai mentre mi portavano via. «Lasciatemi stare! Mettetemi giù!» Continuarono a ridere e Niall disse: «Non possiamo accontentarti, Harry, mi spiace».

«Mettetemi giù! Subito! È un ordine!»

«Se proprio insisti...» disse Zayn in tono malizioso, e i ragazzi mi fecero ondeggiare avanti e indietro, più volte.

Lo stand dei baci.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora