Capitolo 3

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Un'altra mattinata come le altre. Amelia é malata e sta a casa con la febbre a 38.5. Povera. Stará bene? Forse le servono solo alcuni giorni per ripristinarsi, non é poi cosí grave, almeno credo. Le mando un messaggio per sicurezza.
-Ehi Ame tutto bene? Se vuoi ti vengo a trovare oggi pomeriggio.-
L'intervallo stava per finire e la lezione di chimica in laboratorio per incominciare. Per fortuna mi risponde subito, probabilmente stará con il cellulare in mano da tutta la mattinata, in questo caso, beata lei.
-Ho la febbre, e anche il ciclo. Secondo te tutto bene? Eh? Eh? Si, mi farebbe molto piacere la tua visita.-
Rido capendo che stia abbastanza incazzata, e forse sta diventando anche lunatica, penso che la cioccolata possa fare miracoli in questi casi. Mi ricordo che anche lei lo fa sempre con me, aiutarmi e starmi vicino in questi..questi momenti intendo. Sento la campanella e frettolosamente le rispondo.
-CALMA! Staró a casa tua alle 17:00, la cioccolata mi accompagnerá.-
Ripongo il cellulare in tasca e mi avviai, come al solito in ritardo verso l'aula, giá piena.
L'unico posto libero era vicino ad un ragazzo con i capelli ricci. No, non era Harry. Lui era diverso, incredibilmente diverso.
Harry ha gli occhi verdi, che ti parlano dritto al cuore, lui, il cui nome mi sembra sia John, li ha blu cielo. I capelli di John sono neri come il petrolio, quelli di Harry, invece, sembrano piú morbidi e sono di un color castano scuro. Le labbra di John sono abbastanza rosee e abbastanza carnose, quelle di Harry sono piú sottili e piú rosse. Forse solo in certi momenti. Forse solo dopo esser stato baciato fuocosamente dalla bionda, ma non lo so e non lo voglio sapere. Mi siedo vicino a questo tipo che mi sta fissando da 10 minuti invece di aiutarmi.
"Hai intenzione di fare qualcosa?"
Ruggii leggermente incazzata, non poteva lasciar fare tutto a me.
"Stai calma puttanella"
Come? Come si é permesso?
"Come mi hai chiamato scusa?"
Chiesi ancora piú incazzata di prima.
"P-u-t-t-a-n-e-l-l-a"
Rispose scandendo tutte le lettere. Il mio corpo reagí da solo, non poteva essere la testa a comandare quest'atteggiamento e gli tirai uno schiaffo facendo cadere, oltre che lui dalla sedia anche tutte le provette dal tavolo.
Misi le mani a coppa sulla bocca instintivamente per lo stupore di cosa io stessa abbia fatto. E sapevo che non l'avrei passata liscia.
"SIGNORINA CLARK!"
Esclamó il professor Gilio con faccia stupefatta.
"Si professor Gilio?"
Chiesi accennando ad un piccolo sorriso gentile.
"SUBITO IN PRESIDENZA!"
Urló ancora facendomi socchiudere gli occhi.
"Ma-ma.."
Cercai di controbattere facendo segno con la mano verso John.
"Senza fiatare!"
Puntó il dito verso la porta. Riluttante mi alzai ed uscii, andai verso la presidenza e mi sedetti fuori ad aspettare. Forse c'era qualcuno dentro. Qualcuno che se lo meritava. Dovevo per caso starmene zitta e farmi insultare? Quello seduto qui dovrebbe essere quel pervertito di John, non io!
Improvvisamente davanti a me un corpo ben conosciuto e ben osservato si fa avanti.
Alzai lo sguardo per incontrare il suo.
"Che ci fai qui santarellina?"
Oh era veramente lui, quella voce roca era unica. Ancora quegli strani brividi mi percorsero il corpo. Che tipo di potere aveva su di me quel ragazzo?
"Niente che ti interessi"
Risposi alzandomi. Forse sono troppo dura ma non penso che a lui interessi qualcosa. Guardatemi: io non sono neanche paragonabile alla sua perfezione. Lui ha tutto quello che vuole ai suoi piedi. Se la fa con tutte e tutte quando lui gli chiede di saltare loro chiedono quanto alto. Insomma, ha tutto. Entro nell'ufficio della preside che mi fece accomodare davanti a lei.
"Mi spieghi come mai é qui, signorina Clark"
Oggi sembrava piú perfetta del solito, forse un capello fuoriposto ce lo aveva, ma di sicuro, in questo momento, non me ne poteva fregar di meno.
"Ecco. Io non volevo. John, John Bell mi sembra, mi ha insultato e io non ci ho visto piú. Mi dispiace e.."
La preside mi interruppe subito.
"Non si preoccupi non ci saranno riscontri nella sua media e nel suo curriculum ma ha sbagliato e deve essere punita, in qualche modo.." Oh no ti prego no i lavori dopo scuola. Devo studiare!
"Dalle 14:00 alle 16:00 deve stare qui a a scuola a pulirla. Ma la scuola é grande quindi ci sará anche un'altro alunno a scontare la propria punizione. Penso che Harry Styles ne sia piú che felice."
C-cosa? Quell'Harry Styles? No no no no no. Non posso. Farei un sacco di figure di merda. E poi dovremmo parlare? E se incomincio a fissarlo come ho fatto al bar? Non puo' essere. Poi lui é cosí antipatico. Non ce la posso fare. Poi per quanto tempo?
"Inizierete domani e fra due settimane sarete liberi. Arrivederci."
Uffaaaa, domani? Ma che cazzo!
"Arrivederci."
Salutai gentilmente ed uscii da quella stanza che sembrava puzzare di nuovo.
"Eccoti, finalmente, che ti ha detto?"
Stava ancora lí fuori? Cosa voleva da me?
"Sono in punizione per due settimane dalle 14:00 alle 16:00 a pulire la scuola. La cosa brutta é che non saró da sola."
Oh, giá, sarai tu Harry sonoperfetto Styles a tenermi compagnia!
Si mise a ridere
"Chi sará lo sfigato?"
Si é appena chiamato sfigato. Ma sfigato perché sarebbe restato solo con me? Oh. Fa male, in qualche modo, sapere che a lui mi vedeva come fossi peste, forse la sfigata non sono io ma, invece, quelli che mi stanno attorno e che da un momento all'altro si potrebbero ammalare per poi morire. Andiamo, non sono poi cosí male, o forse sí?
"Ehm, sei tu, lo sfigato."
Rimase immobile e alzó gli occhi al cielo.
Me ne andai senza dire parola, non c'era niente da dire. Gli avrebbero spiegato tutto e io non ero tenuta a farlo. Poi era cosí, cosí spossante parlare con lui, sembrava faticoso.
Dopo sei stanca. E lo sei anche prima di incominciare.
Ma quei brividi non volevano andarsene, perché?
'Oh, sará perché ti piace?'
Vocina stramaledetta non intrometterti. Non adesso.
Uscii da scuola e tornai a casa quasi di corsa. Voglio la mamma. In questo momento voglio proprio abbracciarla, dopo tanto tempo é a mia disposizione. Come la prenderá per la punizione? Spero non troppo duramente.
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SPAZIO AUTRICE:
Heila, tutto bene?
Allora qui, probabilmente, inizia la storia.
Vedo che qualche lettura c'é ma nessun preferito né commenti. Vorrei veramente sapere cosa ne pensate.
Baci. Alla prossima.❤️

Impotent [harry styles' ff]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora