1. La tempesta

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-"Dimmi dunque se sei la dimora del principe delle tenebre. Dimmelo...Dimmelo, oceano, e se il soffio di Satana crea le tempeste che sollevano le tue acque salate fino alle nuvole. Bisogna che tu me lo dica, perché gioirei nel saper che l'inferno è tanto vicino agli uomini."- La voce di Derek riecheggia nella spiaggia scura, il cielo è coperto da nuvole scure ed imponenti, il vento infuria contro ogni cosa, le onde si innalzano e si ingrandiscono spruzzando acqua salata. Scott urla da lontano: -Derek! Basta nominare geni della filosofia! Andiamo, o la tempesta ci travolgerà!- Derek si volta come risvegliato dall'incanto che gli procura la potenza della natura e si avvia velocemente verso l'uscita dalla spiaggia, tutto il branco lo aspetta davanti alle macchine mentre alcune gocce di acqua dolce cominciano a cadere su di loro. Lydia dice nervosa: -finalmente!- Derek monta in auto silenziosamente, Peter sale sulla Camaro commentando: -una vacanza rovinata, il meteo aveva detto che ci sarebbe stato un sole da spaccare le pietre...Che idioti, non sanno nemmeno fare il loro stupido lavoro- Cora risponde divertita: -zio Peter, non aizzarti contro persone innocenti, nemmeno noi avevamo fiutato l'arrivo di una tempesta- il lupo sbuffa spostando lo sguardo sulla strada. L'estate è appena sbocciata, il tempo era perfetto al mare, ed eppure in pochi secondi tutto si è ribaltato, è bastato un tuono e tutto è scoppiato. Il branco aveva deciso di fare una vacanza tutti insieme, avevano appena finito il liceo e volevano spassarsela prima di andare al college, così Cora ha proposto la casa delle vacanze degli Hale, Derek si era dimenticato della villa. Talia amava il mare, aveva acquistato una piccola villa rustica in campagna, ma comunque vicina al mare, perché Peter preferiva di gran lunga la campagna, così poteva rimanere a casa con Derek, mentre Laura e Cora scendevano a mare con Talia. Derek e Peter erano molto simili, infatti Derek non andava matto per l'oceano, ma nemmeno tanto per la campagna, a lui non piaceva nessun luogo che non fosse un campetto da Basket. Ma quei tempi sono finiti da un pezzo e riaprire le porte di quella villa gli ha fatto tornare molte memorie, belle ma dolorose. La frase che ha citato alla vista della tempesta rappresentava come meglio poteva i pensieri che attraversavano la mente di Derek, da un lato lui odia gli umani e sapere che l'inferno morde le chiappe mosce di quegli idioti lo fa sentire bene, ma dall'altra sa che non tutti gli uomini sono uguali, quello che è successo alla sua famiglia è stato un orribile atto da parte di una cacciatrice instabile, ormai Derek è più che sicuro che nessuno degli Argent volesse uccidere gli Hale, tranne Kate. Derek scuote la testa cercando di sfuggire ai ricordi, così si concentra su questa vacanza da pazzi che Scott ha deciso di intraprendere, perché purtroppo lui è l'Alfa che ha costretto la maggior parte dei lupi a partecipare e, per maggior parte si intende Derek e Peter; invece Isaac, Ethan ed Aiden, Malia, Liam e persino Cora non hanno battuto ciglio, poi ci sono ovviamente Lydia la Banshee, Allison l'umana del gruppo, sorprendentemente anche Chris, il cacciatore non ché padre di Allison ed infine Theo, la chimera, tutti loro erano più che felici di aggregarsi. Derek sospira pensando a quanto Erica si sarebbe divertita e come Boyd sarebbe rimasto impassibile. Condividere la sua casa con il suo branco però lo rendeva felice, un po' meno l'essere costretto ad andare al mare con loro, d'altronde però anche Peter era costretto, per cui non poteva lamentarsi. Derek parcheggia l'auto nel vialetto, la pioggia adesso è incessante, prepotente ed acida, gli trasmette tristezza, rabbia, odio e disprezzo, non capisce il motivo per cui fiuti questi sentimenti nell'acqua quasi come se quelle gocce dolci fossero le lacrime di qualcuno. I ragazzi sembrano però non notarlo mentre corrono all'interno della casa senza però riuscire ad evitare di bagnarsi da cima a piedi. Derek resta in mezzo al vialetto assaporando l'acqua che lo tocca e schiaffeggia violentemente, il vento cerca disperatamente di spaventarlo tuonando e schiantandosi su di lui. Anche Peter è in mezzo al vialetto ma non per assaporare la tempesta, ma per osservare il nipote incominciando a pensare che stia prendendo la sua stessa pazzia, così commenta urlando: -nipote, devo per caso portarti ad Eichen House? Ricambio il favore!- Derek si riscuote mentre risponde serio: -non lo senti anche tu?- Peter si avvicina corrucciando le sopracciglia mentre chiede con voce alta: -cosa dovrei sentire?- Derek scuote la testa per poi pulirsi la faccia dall'acqua mentre si dirige verso la casa, lo zio lo guarda confuso ma non ribatte. Una volta dentro Derek non riesce a trattenere un ringhio, i ragazzi hanno lasciato le impronte dei loro piedi bagnati per tutto il pavimento di casa, gli occhi si illuminano di azzurro elettrico per un attimo mentre Peter dice sorpreso: -e poi dicono a me di non aizzarmi, tu scatti per qualsiasi cosa- Derek dice secco: -pulisci tu- Peter resta stizzito spettinandosi i capelli mentre storce il naso sentendolo pizzicare, poi tira su e starnutisce silenziosamente, quell'acqua doveva essere contaminata per aver infastidito il suo naso, ma al giorno d'oggi qualsiasi cosa è inquinata o acida, per cui il lupo non si sorprende. Derek borbotta confuso: -sto perdendo colpi- Peter commenta con un ghigno in volto: -perdi colpi su molte cose, devi specificare- Derek dice teso mentre guarda fuori dalla finestra: -non hai sentito quell'odore fuori? Come se questa tempesta sia pregna di odio e tristezza, angoscia e sentimenti negativi...-Peter diventa serio all'improvviso e si avvicina al nipote ammettendo: -sì, l'ho sentito, sono i soliti guastafeste dalla coda lunga- Derek alza un sopracciglio guardando storto lo zio che aggiunge: -i nuotatori della luna, nipote- Derek corruccia le sopracciglia dicendo confuso: -non erano una leggenda?- Peter ride compostamente e, con sguardo estremamente serio, ribatte: -ti sei guardato? Siamo tutti quanti delle leggende. Ai nuotatori piace rovinarci il bel tempo, perché se loro sono arrabbiati, allora nessuno può essere felice- Derek sospira chiedendosi cosa possa aver causato l'ira di un tritone contro gli umani. Secondo suo zio erano soltanto dei buffoni a cui piaceva dimostrare la loro potenza, ma secondo Derek qualcosa doveva essere accaduto per far infuriare le onde dell'oceano in quel modo. Talia non parlava molto delle sirene, erano soltanto dei racconti sussurrati la sera per far addormentare Cora, nessuno ci credeva davvero. Le scale scricchiolano, poi la voce arzilla di Scott riecheggia nell'atrio: -se volete la mia doccia è libera- Peter ribatte infastidito: -mi sporcherei soltanto entrando nel tuo bagno, aspetto che Cora liberi il suo- Scott scuote la testa ignorando l'insulto e commenta confuso: -chi è triste?- Derek risponde trattenendo un ringhio: -chiunque lo sia di sicuro non te lo verrebbe a dire- il ragazzo si allontana tenendo le mani alzate in segno di resa, quando entrambi gli Hale sono di cattivo umore nessuno si deve mettere contro di loro, lo stesso vale per le ragazze. Cora scende le scale rumorosamente tenendo in mano un libro, si precipita verso Derek dicendo entusiasta: -ho trovato questo nell'armadio! Ti ricordi il libro che mamma ci leggeva sempre? Quello sulle sirene- Derek si volta verso la sorella ed annuisce notando tra le mani esili della ragazza un grande vecchio libro rilegato in pelle, così chiede: -posso dargli un'occhiata?- Lei annuisce e glielo passa, poi commenta dolcemente: -so che questa casa ti fa ricordare e ricordare ti rende triste, ma pensa al tuo nuovo branco, non essere triste, non sei solo- Derek sbotta tenendo i muscoli tesi: -io non sono triste, diamine!- Cora sospira ribattendo: -l'odore non può essere nascosto- Derek mormora spazientito: -maledetti tritoni- Cora si volta sconvolta e chiede con voce speranzosa e confusa allo stesso tempo: -aspetta...Intendi dire che l'acqua...La tempesta, sia stata scatenata da un tritone triste? E che l'odore che ho sentito non sei tu, ma è quello del tritone? Se non sbaglio è una delle storie raccontate nel libro- Peter si intromette dicendo seccato: -i tritoni esistono, che sorpresa, vero? Saranno arrabbiati per qualche pezzo di plastica rimasto incastrato nei loro denti- Cora ribatte stizzita: -loro scatenano tempeste soltanto se in grave pericolo o se hanno perso dei membri del branco- Derek sfoglia il libro e sussurra sconcertato: -è un bestiario- Peter si avvicina e dice scettico: -è soltanto un libro di storie...-Derek dice sicuro: -non ci sono soltanto storie, c'è tutto, anatomia, habitat, tutto- Cora si intromette dicendo curiosa: -una specie di raccolta di tutte le informazioni sui nuotatori della luna?- Derek annuisce mentre legge un capitolo: 

Capitolo 2. E se il pericolo appare alle loro spalle?

Raramente i nuotatori si fanno sorprendere alle spalle dai propri nemici, soltanto i cacciatori sanno i punti deboli di un nuotatore e non sono dei punti fisici, sono la loro famiglia, i loro figli, le loro donne. Se alcuni del branco vengono uccisi il mare si ingrigirà, le correnti porteranno a largo gli uomini, ma nessuna tempesta verrà scagliata per uccidere, i tritoni sanno che dalla morte nessuno può tornare, perché chi è morto resta in pace, soffre soltanto chi resta vivo, per cui uccidere non sarebbe più per salvare, ma per vendicarsi e diventerebbe un atto orribile e punibile dalla legge del mare; ma se invece dei figli saranno tolti dalle mani dei genitori, allora la tempesta infurierà contro gli uomini affinché essi si spaventino e riportino in mare ciò che hanno rubato...

-Derek? Terra chiama Derek- Cora dice divertita schioccando le dita davanti al viso di Derek che si ritrae sbuffando, si guarda attorno e chiede confuso: -dov'è finito Peter?- Cora risponde seccata: -a farsi la doccia, dovresti andare anche tu...Che cosa stavi leggendo?- Derek gli porge il libro dicendo serio: -questa tempesta non mi convince, è apparsa dal nulla, trasmette negatività e credo centri qualcosa con il sovrannaturale, devo chiamare Deaton- Cora ribatte fermando il lupo per un braccio: -non saltare a conclusioni affrettate, è soltanto una tempesta- Derek ribatte guardando gli occhi scuri della sorella: -non è soltanto una tempesta, lo sento. Non dirmi che non hai sentito i peli rizzarsi quando è scoppiato il temporale, è un avvertimento, se non facciamo qualcosa potrebbe...- Aiden interrompe Derek chiedendo interessato: -che succede qua?- Derek borbotta liberandosi dalla presa della sorella: -niente, stasera ci riuniamo tutti in salotto, dobbiamo parlare- poi si dirige al piano di sopra senza guardare nessuno; se si tratta davvero di nuotatori della luna, sarà molto difficile riuscire a interagire con loro e soprattutto a calmarli, ma Derek non vuole pensarci, non finché non sarà strettamente necessario. Ma di una cosa è certo, non lascerà che nessun'altra famiglia venga fatta a pezzi dai cacciatori, non gli importa se siano sirene o lupi mannari, Derek impedirà con ogni fibra del suo corpo che la sua storia si ripeta su qualcun altro.

The swimmer of the moon/ An Italian Teen Wolf FanfictionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora