Sto soffrendo come pochi.
Ricordi la prima volta che sono andato in discoteca? La prima volta che ho bevuto, è stata con te. Eravamo usciti per prendere un po' d'aria e ci eravamo seduti a terra, spalle al muro.
Io sbronzo, ma non abbastanza da non poterti riconoscere; e tu che di tanto in tanto portavi la bottiglia di birra alle tue labbra, sorseggiando quel liquido giallognolo.
In quel momento ti confidasti con me, mi dicesti cose di cui, a detta tua, non avresti mai avuto il coraggio di raccontarmi faccia a faccia, da sobrio.
Sapevo della tua depressione, della tua situazione in famiglia e di come ti hanno abbandonato in una casa piena di ragazzi problematici con gli assistenti sociali.Vidi che ti stavi tirando su le maniche, immagino per il caldo, e potei notare i soliti tagli che decoravano le tue braccia.
"Ne hai fatti di nuovi?" chiesi, tirando giù le mie a causa dell'elastico che mi infastidiva.
"Mi fai questa domanda tutte le volte. Risponditi da solo, ormai la sai" replicasti tu, sorseggiando la tua bevanda.
"Dovresti smetter-" cercai di dire ma la frase venne interrotta da un mio singhiozzo, causato dall'aver bevuto troppo "ti stai distruggendo da solo".
Incatenai i miei occhi ai tuoi e continuai:" Non farti del male, fai soffrire anche me".
"Mi aiutano a sfogarmi. Che cazzo ne vuoi sapere tu, Taehyung" sputasti con cattiveria.
"Io non mi taglio, ma sono abbastanza intelligente da capire che è una cosa sbagliata! Mentre tu continui a sfregiare in questo modo i tuoi polsi, le tue braccia e chissà quali altre parti del tuo corpo. Non ha senso quel che stai facendo Jungkook. Cosa ci trovi di rilassante? Perché devi ucciderti, metaforicamente parlando, quando potresti parlarne con me, o con qualcuno che può aiutarti? Eh?! PERCHÉ?! " Urlai alzandomi di scatto.
Mi stava sicuramente facendo parlare l'alcool. Sono sicuro che se fossi stato sobrio non mi sarei rivolto a te in questo modo.
Alzasti lo sguardo facendo incontrare i nostri occhi, i miei pieni di confusione, tristezza e preoccupazione, e i tuoi vuoti.
I tuoi dolci occhioni neri, sempre stati pieni di felicità durante l'infanzia, in quel momento non erano attraversati da nessuna emozione.
"Tu non mi puoi aiutare, nessuno può farlo. Non dovete" dicesti lanciando la bottiglia, ormai vuota, lontano da te e ti alzasti bruscamente girandoti verso di me.
"Smettila di atteggiarti da saputello. Non sei un eroe, non puoi salvarmi. Sono caduto troppo in basso. E ricorda, non si può aiutare chi non vuole essere salvato".
Sussurrasti a denti stretti, per poi voltarti andandotene, lasciandomi da solo.Si, ricordo bene quel momento. E vuoi sapere cosa? Ora posso parlare di tutto ciò e dire che ne so qualcosa.
Ho provato anche io a tagliarmi, a procurarmi del dolore fisico per distrarmi da quello emotivo.
È un casino, ma ora so cosa sentivi. Si, è davvero soddisfacente. Mi aiuta.
Ogni taglio lo dedico a te Jungkook, al dolore che ti ho fatto provare tante di quelle volte inconsapevolmente.
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Lost Boy
Fanfiction"La tua mancanza e i silenzi che mi hai imposto non smetteranno mai di fare rumore" Vkook Ship secondaria: Vhope