Lost Boy

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Sono 3 giorni che salto la scuola. Non posso neanche pensare di mettere piede in quel lurido postaccio, pieno di persone terribili pronte a farti notare i tuoi difetti appena gli passi accanto.
Mi metto sotto le coperte e aspetto che venga mia madre per svegliarmi.
Sento la porta sbattere violentemente contro il muro della mia stanza, e una voce che urla:"Kim Taehyung! Oggi non hai scusanti! Fila dritto a scuola!"
Posso vedere la rabbia che arde nel suo sguardo.
Devo inventarmi l'ennesima bugia.
"Mamma, ti prego, lasciami a casa...Io.. Non mi sento molto bene.." rispondo a bassa voce.
"Che cos'avresti sta volta?" chiede lei spazientita.
"Io, credo di avere la febbre. E ho un mal di pancia terribile"
Si avvicina al mio viso e mi tira l'orecchio: "So benissimo che non hai nulla. Sei solo una delusione". Detto questo, lascia la presa ed esce dalla mia stanza.
Hai ragione mamma, sono una delusione. Sono un inetto. Ti prego di perdonarmi per questo, arriverà il giorno in cui non dovrai più preoccuparti di me, perché non ci sarò.
Una lacrima solca il mio viso. Mi giro verso il comodino, apro il cassetto e prendo la lametta.

"Oh amica mia, sei l'unica che è rimasta con me" dico, rigirandomela tra le mani.
Le lacrime cominciano a scendere copiosamente sul mio viso mentre porto lentamente la lametta sul braccio. 

Un taglio, per non essere il figlio perfetto che mia mamma vorrebbe. 

Un altro taglio, per aver deluso mio padre con il mio essere. Per averlo spinto ad abbandonarci a causa della mia "malattia". Perché i froci di merda non meritano di stare nella sua famiglia. 

Un altro per essere così dannatamente sbagliato.

Un altro ancora, per esistere. 

Un altro per averti sputtanato davanti a tutta la scuola per un mio capriccio. 

Un altro per aver allontanato e fatto soffrire i miei pochi amici con il mio carattere di merda.

Sono quasi arrivato ai polsi, ho così tanti motivi per continuare...Ma mi fermerò, userò quel poco di autocontrollo che mi è rimasto.
Non posso svenire, deluderei mia mamma ancor di più se scoprisse cosa sto combinando.

Vado in bagno silenziosamente a disinfettarmi le ferite, e, dopo averle fasciate, torno sotto le coperte, a fantasticare su un mondo dove siamo solo io e te, senza nessun problema, felici come un tempo.