♡𝕿𝚒 𝚊𝚖𝚎𝚛𝚘̀ 𝚙𝚎𝚛 𝚜𝚎𝚖𝚙𝚛𝚎♡

~𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 8~

Mi trovai al parco con Stre, facemmo una specie di picnic sotto ad un albero per merenda e giocammo un po' a palla. È stato bellissimo. Vorrei vivere altre mille giornate così.
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La sera mangiai una cotoletta con il purè, salutai gli zii, preparai la cartella per scuola e andai a letto, ero stanca e il giorno dopo mi avrebbero presentato "mio cugino"( cugino per modo di dire)

Sono le sette e mi sono appena alzata, mi sistemo, prendo la solita fetta di torta e vado con la bicicletta nuova.

Cico: hey t/n come va?

T/n: bene tu?

Stre: lui benissimo ora andiamooo

Anna: ehi aspettatemi

Entrammo in classe, entrò anche la nuova prof di mate; era severissima. Mi insultò per i lividi coperti male dal fondotinta, pensava fossi una di quelle persone che si aggirano nei vicoli per rubare, fanno risse eccetera. Non voleva lasciarmi in pace e a me stava venendo un grosso mal di stomaco.

T/n: mi scusi prof, potrei chiamare a casa, ho un forte mal di stomaco

P/m: no cara, aspetti fino alla fine delle lezioni; dato che : 1 è un mal di stomaco passeggero, 2 mi sembra che stai approfittando della situazione per scampartela e andare a casa dalla tua mammina.

💭lei non sa che mia mamma è morta quando avevo 10 anni, se glielo dicessi le cose potrebbero peggiorare💭

I minuti non passavano ma-

Driiiiiiin

Salutai Stre e andai a casa, mi vestii ed ad un certo punti sentii il campanello: erano arrivati mio "cugino" e altri zii; io ero pronta ed avevo un vestito che mi aveva preso la zia ( perfortuna non rosa)

Scendendo le scale sentivo le voci avvicinarsi, loro erano in salotto. Mia zia Nora fu la prima che vidi; aveva un vestito simile al mio, blu notte e mio zio era vestito elegante. Mio cugino si vedeva da dietro, era girato; ma si capiva che aveva un ciuffo Bruno ed i capelli ricci, era vestito anche lui in modo elegante.
A un certo punto si girò verso di me..

C:...

T/n: ...

C: t/n ?

T/n: c-cico?

Ma che ci fai qua?

Z/Nennulli: beh vi conoscete già, lui è il tuo nuovo cugino t/n

Ero basita, scioccata. Avrei passato un anno con lui, il problema è che avevo un vestito azzurro e la faccia rossa per l'imbarazzo.