: ̗̀➛ Neve di mezzanotte

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Nella stufa a gas, un focolare
mormora debolmente, tenero.
Nell'intimo studio, una lampada
rischiara una coppia assonnata.

Dopo il tramonto del Sole
il cielo nebbioso è mutato in cristalli
e ora che volgo lo sguardo all'esterno
tutto è bianco.

Percepisco il peso della neve
che tacita s'infittisce e cade -
cade sul suolo, sul tetto, sui nostri cuori.

Il mondo trattiene il respiro: esso,
come un bambino, ammira la felicità
racchiusa nella soffice pesantezza.

"Guarda, è già così profonda!"
Udiamo una voce sommessa,
seguita da degli zoccoli di legno
che con forza vengono sbattuti.

E poi, fino alle undici la notte è silenziosa
e noi abbiamo finito la nostra conversazione
e stanchi di bere il tè intrecciamo le nostre mani,
rizzando le orecchie all'anima del quieto essere.

Contempliamo il tempo che placidamente scorre,
un lieve, sereno sudore sui nostri volti,
e tentiamo d'aprirci a ogni emozione conosciuta.

Poi, il clap-clap degli zoccoli
che vengono puliti dalla neve
è seguito dal tuono di una macchina.

"Wow, guarda la neve!" ti dico io,
e prima che tu possa rispondere
d'un tratto t'inoltri in una fiaba:

le tue labbra, incantate dalla neve,
si schiudono appena.

I fiocchi là fuori son troppo gioiosi
per una caduta così perpetua:
questa tiepida e pesante neve
le ossa ci ghiaccia con prepotenza.

- Takamura Kōtarō

POESIE, il giappone del xx secoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora