Se il passato avesse un nome, di certo porterebbe quello di tre amici segnati da un destino nefasto e da un gioco pericoloso mai concluso, ma se ad averlo fosse il presente, ne conserverebbe uno con sé e lo allineerebbe a quelli di Damian e Claire...
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⚠️Ei tu, so che probabilmente per te non sarà importante e che penserai che è solo una perdita di tempo, ma ti chiedo per favore di lasciare una ⭐⭐⭐ se ciò che leggi ti piace. Per me e molte altre autrici è una cosa veramente preziosa che ci dà la carica per andare avanti e ci aiuta a crescere e fare arrivare le storie ad un maggior numero di persone.⚠️
Ti ringrazio🤍
Claire's P.O.V.
Che ci crediate o no, sia io che mia madre avevamo accettato la proposta delle ragazze, anzi, vi dico di più, era stata proprio lei a dirmi di andare a divertirmi insieme a loro, che situazione fuori dal comune eh!
«Allora dicci la dinamica dei fatti, prima che Damian iniziasse a deriderti» a parlare fu Anastacia che, oltre a sembrarmi particolarmente impaziente, aveva tutta l'aria di essere sul punto di una crisi di nervi. Erano dieci minuti buoni che cercava un vestito adatto per me all'interno dell'armadio e credo che il fatto di non starne trovando mezzo non la stesse aiutando a mantenere la calma.
«In pratica ci siamo divisi tutti e io sono rimasta sola con lui, per questo suppongo di dovervi ringraziare» dissi in tono ironico mentre lanciavo loro uno sguardo di fuoco e toglievo dalle mani della bionda un povero tubino bordeaux che aveva categoricamente scartato.
«Il signorino mi ha gentilmente accompagnata in un negozio di abbigliamento, dove ho comprato il vestito del ballo. E fino a qui tutto normale, lui gentile e tutto il resto, mi ha pure portato la busta dopo essere usciti dal negozio, pensate un po' che galanteria» dissi ridendo. Ed ecco che la mia faccia venne colpita da una gonna nera che non ricordavo nemmeno di avere. Dovevo sul serio dare una pulita al mio armadio, c'erano troppe cose che non mettevo più e tante altre che invece non mi stavano completamente.
«Arrivati al tavolo mi ha lanciato la busta e non mi ha più degnata di uno sguardo, fino a quando non ha cominciato a deridermi» okay forse era il caso di fermare Anastacia, era già la seconda volta che venivo colpita in faccia da un mio indumento, quante volte ancora sarebbe dovuto accadere prima di farla rassegnare all'idea che avrei dovuto indossare necessariamente il tubino?
«Ma scusa è bipolarismo» esclamò Scarlett.
-ma questa c'è o ci fa? Lo conosce da più tempo di te-
«Io sono confusa riguardo al suo comportamento, dato che lo conosco da meno di ventiquattro ore, ma se fosse così trecentosessantacinque giorni l'anno, non lo reggerei completamente» mostrarmi forte o scoppiare nuovamente a piangere? Era questo il dilemma che si era creato dentro la mia testa.
«Hai perfettamente ragione, anche noi che lo conosciamo da più tempo non saremmo in grado di sopportare un comportamento del genere. I ragazzi oggi lo hanno ripreso come si deve, quindi spero che abbia capito la lezione, Harry e Caleb sanno essere molto convincenti quando vogliono» disse Anastacia dopo aver tirato fuori dai cassetti un vestito particolarmente aderente e con lo spacco ai lati che le fece brillare gli occhi. Forse avevamo trovato il prescelto, dopo circa un'ora e mezza, ma ce l'avevamo fatta.