-Lokni- provò a dire Kele ma il figlio lo guardò malissimo mentre si sistemava meglio le cuffiette nelle orecchie e alzò il volume al massimo per non ascoltare il padre.
Era stato felice per tutta la settimana solo per il fatto che stava per andare in una nuova città, e forse riuscire finalmente a farsi degli amici. La sua felicità era aumentata quando il padre gli aveva detto che lo aveva iscritto alla scuola di cucina alla quale voleva andare. Tutto l'idillio di quella settimana si era infranto però poco prima di salire sull'aereo sul quale si trovavano in quel momento. Lokni aveva chiesto al padre cose avesse detto la sua ragazza del fatto che lui fosse gay, perché era sicuro che il padre avesse detto alla futura moglie la cosa, ma Kele non ne aveva parlato con Juniper, più che altro per lui era tanto normale la cosa che non ci aveva minimamente pensato.
Lokni dopo aver scoperto ciò era ancora più spaventato dalla sua nuova famiglia. Poteva tranquillamente trovarsi la fidanzata del padre omofoba, o peggio con anche il figlio omofobo. Non voleva trovarsi in una situazione del genere e la sua mente stava già iniziando ad immaginare i peggiori scenari in assoluto.
Per quel motivo passò tutto il viaggio in aereo con la musica a palle nelle orecchie e non si tolse le cuffiette nemmeno quando furono finalmente atterrati. Fu costretto a farlo solo una volta che lui e il padre si trovarono fuori perché l'uomo stava cercando di dirgli qualcosa.
-vado a prendere qualcosa da bere, vuoi qualcosa?- chiese Kele, Lokni scosse la testa e l'uomo continuò -allora aspetta qui con le valigie, Juniper dovrebbe arrivare a breve- Lokni annuì e si rimise le cuffiette alle orecchie sedendosi su una delle panchine vicino alle sue valigie e iniziò ad osservare le persone che arrivavano all'aeroporto cercando di capire chi potesse essere la ragazza del padre.
Non conoscendo però la donna di persone, e senza nemmeno averla mai vista in una qualche foto, poteva solamente fare supposizioni, supposizioni errate alla fine visto che tutte le donne che stavano arrivando non si fermavano ad aspettare.
Solo una lo fece e il sangue si fermò nelle vene di Lonki. La donna aveva i capelli biondi palesemente tinti ed era per metà rifatta cercando di sembrare giovane, cosa che non le riusciva per niente. No, quella li non gli piaceva per niente e sperava davvero non fosse la famosa Juniper altrimenti doveva dire al padre di rivedere i suoi gusti. Il problema era che quella era l'unica donna che era rimasta ad aspettare e Lokni aveva anche iniziato a fissarla.
-oh è arrivata- disse Kele palesando la sua presenza al figlio, figlio che sgranò gli occhi avendolo sentito grazie a un momento di pausa nella sua playlist. Era davvero la bionda tinta.
L'uomo si sbracciò per farsi vedere e Lokni osservò la bionda, bionda che però non si mosse minimamente facendo aggrottare la fronte al castano. Non li aveva visti? Ma tutti i dubbi di Lokni vennero meno quando si accorse che poco dietro la bionda c'era una donna dai rossi capelli legati in una crocchia disordinata che stava sorridendo nella loro direzione mentre li raggiugeva. E quella si che era una bella donna, diversamente dalla bionda che aveva attirato subito l'attenzione di Lokni la rossa non si faceva notare per via della sua semplicità, anche nel vestire tanto che sembrava una ragazzina con quel maglione enorme, palesemente maschile, e i jeans scoloriti.
-scusami ho trovato un ingorgo- disse la donna appena arrivata e Lokni non poter far a meno di notare come Juniper e suo padre si stavano guardando. Erano davvero innamorati.
-non ti preoccupare siamo arrivati da poco. Vuoi qualcosa da bere? Te lo vado a prendere-
-ho già fatto colazione e poi qui fanno pagare le cose il triplo non ti farei mai spendere così tanti soldi per un caffè- concluse la donna baciando sulle labbra il castano per poi girarsi verso Lokni che era rimasto in disparte per tutto il tempo nonostante si fosse finalmente tolto le cuffie -tu devi essere Lokni, piacere Juniper- disse la donna porgendogli la mano sorridendo e Lokni gliela strinse facendole un piccolo sorriso con le labbra, non avrebbe detto di più per il momento.
-com'è andato il viaggio?- chiese la rossa prendendo una delle tre valige che i due uomini avevano e trascinandola nella direzione dalla quale era arrivata. Lokni e Kele la seguirono con entrambi una valigia a testa.
-bene, non ci sono stati molti problemi- rispose Kele mentre arrivavano al suv nero della donna dove caricarono velocemente le valigie prima di salire sulla macchina, ovviamente la donna alla guida con al suo fianco il futuro marito e Lokni si sedette nei posti posteriori, dietro al padre precisamente.
Kele e Juniper si misero immediatamente a parlare di lavoro e Lokni si ritrovò a scollegare il cervello dalla loro conversazione e osservò il paesaggio che iniziava a cambiare. Stava per entrare in una città completamente nuova e sconosciuta e soprattutto in una piccola città nella quale si conoscevano praticamente tutti. Quindi il ragazzo immaginava sarebbe stato subito al centro dell'attenzione, un volto nuovo non lo avrebbero ignorato tanto facilmente e lui odiava essere al centro dell'attenzione. Già ci si mettevano i suoi capelli che teneva rigorosamente lunghi fino alla vita che gli avrebbero di sicuro portato domande infinite. In realtà era sorpreso dal fatto che Juniper non avesse fatto domande visto che i suoi capelli lunghissimi si notavano nonostante li avesse legati in una coda bassa. Il ragazzo voleva dire così, a caso, di essere gay, per vedere la reazione della rossa ma si trattenne. Se avesse esposto l'argomento in quel momento il padre lo avrebbe ucciso quindi decise di aspettare in un momento migliore, oppure quella era solo una scusa per non rivelare la cosa e non trovarsi deluso nel scoprire cosa pensasse la donna.
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Ricominciare
RandomLokni e Nahele non hanno niente in comune, a parte essere cresciuti con un solo genitore, e non si conoscono nemmeno. Ma qualcosa cambierà nelle loro vite portandoli a conoscersi e a vivere sotto lo stesso tetto. Riusciranno ad andare d'accordo? O s...