(capitolo 2)

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Tyler continuò a scrutarmi per alcuni istanti, senza mai lasciare la presa dal mio braccio.
Sembrava pensieroso, sul suo viso un cipiglio di preoccupazione prese il posto del ghigno affascinante di qualche istante prima..
Non riuscivo a capire, avevo forse detto qualcosa di sbagliato?, magari era il mio nome a non piacergli.. si, doveva essere così, cos'altro sennò.
Presi coraggio e dissi "Che c'è? Non ti piace?", lui alzò la testa, mi guardò diritto negli occhi, e cominciò a ridere di gusto, rise così tanto che quella risata mi entrò nella testa, dove continuò a risuonare per molto tempo. Cosa c'era di divertente?

Improvvisamente smise di ridere, come
se avesse letto nei miei pensieri e lasciò il mio braccio, ma sul suo viso rimase un piccolo sorriso che tentò di nascondere. Fece qualche passo indietro, tese verso di me le sue lunghe dita e disse "Su vieni, andiamo dagli altri.".

Raggiungemmo gli altri e io mi sedetti sullo stesso masso di Alan, Tyler invece, si avvicinò allo strano ragazzo biondo e gli bisbigliò qualcosa all'orecchio.. Tentai di sentire almeno una parola di ciò che stava dicendo, ma i risultati non furono affatto soddisfacenti.
Gli occhi tristi e vuoti del misterioso ragazzo si spalancarono di colpo, era incredulo e continuava a blaterare qualcosa come "Non è possibile, non dire cazzate!", infine si girò sorpreso verso di me, scrutandomi a lungo. Cercava spiegazioni, beh eravamo in due, anch'io volevo saperne di più, così mi alzai dal masso sul quale ero seduta e cominciai a camminare decisa verso di lui..

Sentii una vocina chiamare il mio nome e subito dopo qualcuno mi tirò il braccio facendomi quasi cadere a terra, era Ellie.
Così rinunciai al mio piano di parlare con quello strano ragazzo e mi sedetti affianco a lei. Continuavo a pensare che sarei dovuta riuscire a parlare con lui prima o poi, la situazione era diventata molto strana, ed ero sicura che pochi minuti prima, con Tyler, stessero parlando di me.
Ellie interruppe i miei pensieri.."Lo vedi? È lui il ragazzo di cui ti ho parlato, ricordi?", io, presa dai miei pensieri, non riuscivo a comprende ciò che Ellie mi stesse dicendo, così risposi "Chi? Dove?", lei ovviamente insistette e cominciò ad indicare con le sue dita snelle il ragazzo dai capelli biondi su cui mi ero soffermata circa un paio d'ore prima, e disse quasi urlando "Ora lo vedi? Eccolo, come puoi non vederlo?", mi limitai a rispondere "Ah si, ora lo vedo.".
Beh, l'avevo visto, l'avevo visto davvero bene. Ad Ellie piaceva lo strano ragazzo biondo sul quale volevo indagare per saperne di più, lo stesso ragazzo con cui adesso non avrei avuto nessun altro rapporto oltre a l'essere già conoscenti.. "Si chiama Kai, non è un nome meraviglioso?" disse Ellie.
Ero a pezzi, con quel ragazzo non avevo nessun tipo di legame, ma il fatto che non potessi saperne di più mi aveva afflitta, così risposi "È un nome davvero singolare.", la sua risposta fu "Beh, come il tuo del resto.".
Non sapevo il motivo, ma rimasi spiazzata da quell'affermazione così decisa.

C'era qualcosa che mi affascinava molto in Kai, ma avrei dovuto rinunciare alle mie ricerche su di lui. Kai piaceva ad Ellie, ed io non volevo avere degli atteggiamenti sbagliati o fraintendibili con lui. Tenevo molto ad Ellie, e per nessun motivo avrei mai ferito i suoi sentimenti in un modo così orribile, così infine dissi "Ellie, torniamo a casa, si sta facendo buio." e fu così che chiusi la nostra conversazione.

Volevo solo tornare a casa, era stata una giornata davvero pesante ed ero sfinita, inoltre, quel giorno mi ero sentita molto a disagio, quel gruppo di ragazzi non faceva per me e comunque avrei dovuto interrompere le ricerche, quindi non aveva più alcun senso continuare ad uscire con loro.
Ero talmente giù di morale quella sera che non mi resi neanche conto di essermi addormentata..

...

La mattina dopo, quando mi svegliai, mi sentii davvero meglio.
Tutti i pensieri che vagavano la sera prima nella mia testa erano scomparsi, ed inoltre, era sabato e non dovevo andare a scuola, per cui mi concessi qualche ora in più si sonno.
Scesi dal letto ed entrai nel bagno, mi sciacquai la faccia con dell'acqua fredda e mi lavai i denti. Ero finalmente in condizioni di ragionare con più tranquillità.

Pensai al giorno prima, all'esperienza nuova che fu conoscere quel bizzarro gruppo di ragazzi, erano molto diversi da me, ma allo stesso tempo mi sentivo legata in qualche modo a loro.
Ero stranamente attratta dai loro comportamenti, volevo almeno provare a conoscerli.
Infine mi decisi, chiamai Ellie e uscimmo insieme per incontrarli di nuovo.

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