(capitolo 3)

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Scesi di casa frettolosamente dopo aver ricevuto svariate chiamate da parte di Ellie.
Mi stava aspettando sotto casa impaziente di rivederli, almeno questo era quello che aveva detto a me, ma sapevo benissimo che c'era una sola persona che avrebbe davvero voluto rivedere, per questo avrei dovuto tenermi alla larga da Kai.

...

Dopo aver preso due autobus, arrivammo davanti ad un grande casolare grigio e rosso, la casa di Tyler era davvero un luogo inquietante, sembrava quasi disabitata.
Sulla parte destra della facciata, affianco ad una scalinata, c'era una piccola finestra coperta da rampicanti, solo dopo notai che vi era qualcuno affacciato ma non feci in tempo a riconoscere il suo volto, era scomparso.

Aprirono il cancello, Ellie ed io ci ritrovammo nel giardino, era molto trascurato per essere di una casa abitata ma a lei non sembrava importare, era senza alcun dubbio presa da altro. Entrate in casa fummo accolte da Thomas. Quando aprì la porta, una nube di fumo mi fece tossire così tanto da attirare l'attenzione di tutti, Ellie invece trattene il fiato per non sfigurare troppo, colpa della sigaretta che Thomas teneva tra le dita e che di tanto in tanto portava alle labbra. Quando la nube di fumo svanì, riuscii finalmente ad osservare la casa...
Era molto più elegante di ciò che mi aspettavo, i mobili erano vecchi, ma guardando le loro condizioni dovevano esser stati trattati davvero con molta cura.
A terra, vi erano posizionati al centro di ogni stanza, degli enormi tappeti rossi e neri, erano davvero belli, per non parlare poi dei lussuosi lampadari appesi al soffitto.

Erano tutti lì, ovviamente, ma questa volta c'erano anche due ragazze che non avevo mai visto prima. Erano molto diverse tra loro, la prima, stava parlando con Alan e dal modo in cui scherzavano dovevano conoscersi da molto tempo, era leggermente più bassa della seconda, aveva i capelli rossi ed era truccata in modo davvero esagerato, una spessa linea di eyeliner e dell'ombretto rosso percorrevano le sue palpebre, se c'era una cosa di cui ero certa era che non mi sarei mai truccata in un modo simile in tutta la mia vita. La seconda invece, era minuta, ma non per questo sembrava più delicata, aveva i capelli neri con le punte rossastre, indossava una maglietta nera, con dei pantaloni neri e degli anfibi. Portava un rossetto rosso acceso, aveva un piercing sul labbro inferiore ed era davvero molto pallida. Fumava la sua sigaretta nella più totale tranquillità, affiancata da Joshua, intenzionato a stappare una bottiglia di birra. Nessuno di loro faceva troppo caso a me ed Ellie.
"Pensate di entrare o volete rimanere fuori in giardino?" disse Thomas, ora che me lo aveva fatto notare eravamo ancora sulla soglia della porta principale, non feci in tempo ad aprire bocca che Ellie con tono scherzoso disse "Io entro!".
L'idea di rimanere da sola in quel grande giardino incolto non mi allettava affatto, cosi senza pensare dissi "Si, entro anch'io".
C'era davvero troppo fumo in quel salone, così uscii in balcone a prendere una boccata d'aria, Thomas mi seguii e io sobbalzai dallo spavento appena disse "Come mai qui fuori?", feci un mezzo gridolino e vedendomi in quello stato Thomas cominciò a ridere, andò avanti così per qualche minuto, poi, tra una risata e l'altra disse "Mi dispiace di averti spaventata.", lo guardai e istintivamente cominciai a ridere anch'io, "E' colpa tua! Non puoi spuntare dal nulla in quel modo!" dissi ancora tra le risate, Thomas mi guardò divertito e disse "Hey, ora la colpa sarebbe mia?!"..
Continuammo a ridere e scherzare per molto tempo lì fuori, era davvero simpatico ed inoltre uno dei pochi normali.
Mentre io e Thomas scherzavamo, uscì dalla porta finestra Alan, leggermente brillo dicendo "Ciao Arriane, pensavamo di organizzare una piccola festa stasera, non ci sarà molta gente, vedrai ci divertiremo! Allora, ci stai?".
Una festa, stavano organizzando una festa con gente a me completamente sconosciuta, in una casa dove non ero mai stata, con probabili bottiglie di birra volanti e sigarette in ogni angolo. Dovevo parlarne con Ellie, chissà cosa ne avrebbe pensato lei, dovevo rientrare in casa, cosi dissi "Ehm.. Forse è meglio se ne parlo con Ellie prima.", non feci in tempo ad entrare che Alan disse "Ellie lo sa, ha detto che per lei va benissimo.", guardai Alan, senza mai staccare il mio sguardo accusatore su di lui, sapevo che non era colpa sua se Ellie era un incosciente, ma a qualcuno avrei pur dovuto dare la colpa. Infine dissi "Okay, allora che festa sia."

Tornai nell'ampio salone alla ricerca di Ellie, era in un angolo, su un divanetto, vicino a Kai e.. cos'era quella?! Aveva una birra in mano! La mia amica Ellie con una birra, non potevo crederci. Mi avvicinai a grandi passi verso di loro, e levandole la birra di mano quasi urlai "Ellie! Ma cosa diavolo stai facendo?! Sei forse impazzita?!", lei mi guardò sbalordita, il solito sguardo che faceva sempre quando aveva sbagliato e non voleva scenate, continuavo a guardare Ellie con disprezzo mentre lei teneva la testa bassa, dispiaciuta.
All'improvviso, una voce calda e roca interruppe il silenzio "Senti, rilassati, è solo una birra e tu non sei sua madre.".
Kai.. era più stupido di quanto pensassi e mi stava davvero facendo innervosire così aprii la bocca e dissi "Chiudi il becco tu!", in un istante gli sguardi di tutti erano concentrati su di me e su Kai, erano tutti sbigottiti dalla mia affermazione, incombette un silenzio quasi tombale, così, presa dalla curiosità mi voltai verso Kai.
Era nervoso, non lo avevo mai visto così, quasi come se fosse stato sfidato.. Aspetta, io lo avevo sfidato! Mi ero messa alla pari con lui solo perché ero arrabbiata per via di Ellie, ed ora davvero non sapevo cosa fare..
Kai continuava a guardarmi con uno sguardo minaccioso, ero davvero mortificata per ciò che avevo detto e non volevo sapere cosa sarebbe successo a pochi istanti da quel momento.
Tyler intervenne, prese Kai da parte, mi disse di uscire subito in giardino con Ellie e che saremmo state accompagnate da Thomas e Alan.
Fu come una luce alla fine di un tunnel, gli ero così grata, ma non feci in tempo a ringraziarlo. Thomas si avvicinò velocemente a noi e insieme ad Alan scendemmo le scale per arrivare nel giardino.
Una volta arrivati, Thomas si accese l'ennesima sigaretta, e dopo aver soffiato via tutto il fumo dalla bocca, disse "Hai avuto fegato ragazza!", non capivo, perché Kai era così arrabbiato con me? Alla fine era stato lui a cercarsela, non poteva arrabbiarsi. Così dissi "Perché mai avrebbe dovuto reagire in quel modo?", Thomas e Alan si guardarono a lungo silenziosamente, poi Alan aprì bocca, "Non è un tipo a cui piace la competizione, diciamo che lui è l'alfa. È così e basta, rispettalo.".
Thomas si girò turbato dall'ultima frase, dicendo semplicemente "Sta zitto Alan!".

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