capitolo 3

211 12 0
                                    

Arriviamo nella mia stanza che dire fantastica è dire poco:un letto alto da due piazze con il sostegno rivestito in pelle bianca come lo schienale,una scrivania bianca è un'armadio enorme di colore bianco lucido come se fosse vetro. Le pareti erano di un grigio chiaro.
Dicevo...siamo arrivati nella mia stanza e l'unica cosa che riuscivo a sentire era il suo profumo. Dopo aver messo in ordine io mi siedo al bordo del letto emma lui se ne sta andando anche se detto sinceramente l'ultima cosa che voglio è rimanere da sola ora che non sono ancora ambientata,decido di trattenerlo con me interrompendo il silenzio:
V: "ho sentito molto di te e degli altri ma non di quel ragazzo con il braccio in metallo." Mi piacerebbe veramente tanto sapere di più su di lui,non ho mai avuto un ragazzo e nemmeno molti amici maschi,non so cosa si provi con i ragazzi ma so che quella sensazione...quella che mi ha suscitato il suo contatto visivo... non è una cosa da poco.
S: "(fa un po' di silenzio per poi venire verso di me e sedersi lì accanto a me) beh...lui era il mio migliore amici durante la seconda guerra mondiale...poi credevo di averlo perso per poi scoprire.... dopo più settant'anni...che fosse vivo. Ho dovuto combattere contro di lui e in più contro tuo padre sempre per lui."
Quanto è saggio Steve...sapevo di tutti questi combattimenti ma raccontati da colui che li ha vissuti in prima persona è diverso.
Se ne va dalla stanza dopo varie chiacchiere e ormai si fa l'ora di pranzo quando sento la voce robotica ed educata di Jarvis dirci di andare a tavola.
Dopo essermi persa innumerevoli volte trovo la sala da pranzo,seduti c'erano sono Thor e papà,le ragazze stavano preparando in cucina mentre altri non erano ancora arrivati come Steve,Peter e...e...lui.
Mi dirigo dalle ragazze chiedendo se potessi fare una mano ma mi mandano a tavola dagli altri.
Mi siedo in un posto un po' appartato standomene per i fatti miei ma ascoltando i loro discorsi e ovviamente il posto a capotavola è di papà ahahah.
Dopo cinque minuti più o meno mi ero già unita a parlare con loro due quando arrivano i tre dell'Ave Maria e vanno dalle ragazze,Steve da un bacio a stampo a Nat e SI SÌ SÌ STANNO INSIEME! Menomale.
Il nostro discorso viene interrotto da Nat:
N: "ragazzo a tavola!"
B: "io vicino alla nuova arrivata!" si fionda nel posto accanto a me e una vampata di profumo lo accoglie,detto sinceramente questo profumo è più buono di quello del Capitano.
V: "ho un nome sai(?)" gli rispondo a testa alta.
B: "scusa ho troppe persone a cui pensare,ti chiami Vanessa giusto?" Tutti fanno una risata alla sua battuta e li ho capito che ci avrei dovuto fare l'abitudine alle battutine.
V: "Veronica..." mi fa un sorrisetto e dalle sue labbra escono testuali parole:
B: "Tranquillo sto scherzando...lo so il tuo nome era per rosicarti un po'. Stark tua figlia mi sta già simpatica." Le sto simpatica-
T: "se non ti sarebbe stata simpatica avresti avuto un problema."
Nat si siede alla mia destra e dopo di lei tutti occupano un posto,mangiamo e dire che era buono è dire poco.
                               -Bucky's pov-
Quando stamattina si è presentata a noi ho provato qualcosa che ho provato una sola volta nella vita,ma devo rifiutare questo mio sentimento: la conosco solo da un paio d'ore e già ho fallito due volte.
La prima volta che l'ho vista,sono rimasto incantato dai suoi capelli lisci ben curati di colore nero che mettevano in risalto i suoi occhi verde chiaro e dal suo fisico a clessidra ricoperto da un jeans chiaro e da un top.
Incontrando quei suoi occhi che richiamavano il colore dell'erba fresca in primavera,ho scatenato un sentimento che fortunatamente so tenere a bada.
Sono andato contro me stesso quando,a tavola,mi sono fiondato lì,accanto a lei.
Vorrei che lei non ricambiasse il sentimento,se lo farebbe,l'unica cosa che potrei fare sarebbe ferirla raccontandole del mio passato che mi perseguita ancora.
Però cavolo è bella...

Non ci si guarda indietro.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora