Nel villaggio

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Jessica decise di andare a scoprire di più su quel pianoforte, nel villaggio. Inforcò la bicicletta rosa confetto e si precipitò giù per le salite e le discese di Fog Town. Essa era un paesino medioevale pieno di discese e di salite con le case fatte di pietra. Non era molto grande però era facile perdersi nel budello della cittadina. Jessica incontrò una vecchia signora dai capelli soffici come zucchero filato e brizzolati, ella era ferma su una panchina rossa e scricchiolante ad ammirare il segreto del silenzio con un cagnolino bianco, sulle sue ginocchia.
Jessica disse "Buongiorno signora posso farle qualche domanda ?" la vecchietta aprì i grandi occhi neri da dietro degli occhiali da vista e le rispose in un sussurro "Certo cara, dimmi pure...", lei le chiese "Ecco, vede ha sentito parlare della casa nella via Nevery street ?". La signora divento del colore di un cencio e le pupille le si dilatarono di terrore e balbettò " Oh cara meglio che non ti avvicini a quella casa ed ora... scusa ma devo proprio andare, sai devo fare un... polpettone, sì proprio un polpettone" e così l'anziana signora si allontanò a grandi passi dalla ragazza.

Jessica riprese la bici e se ne andò fino ad un parco giochi per bambini dove trovò una signora sui 30 anni, che aveva un bimbo di 7 anni che giocava su uno scivolo con un'altra bambina.
La signora era alta e sinuosa aveva i capelli neri e gli occhi color nocciola, aveva i denti di un bianco accecante e la bocca rosso fuoco. Jessica le chiese " Buongiorno signora, ha per caso sentito parlare di un pianoforte stregato da queste parti ?", gli occhi sprizzanti di felicità della signora si rabbuiarono e rispose " Purtroppo sì, circa un anno fa è morto il proprietario, egli era molto ricco e amava suonare il piano, gli raccontarono delle tragiche vicende che succedevano in quella casa ma lui non li ascoltò e suonò più volte il pianoforte. Si dice che una notte di luna piena sentì il pianoforte suonare La Sonata al Chiaro di Luna, egli si precipitò in salone e lo si ritrovò più morto con gli occhi bianchi, aperti che guardavano il vuoto". Jessica le chiese "Ma come fate a sapere ciò che è successo se lo avete ritrovato morto?", la signora le rispose "Ecco vedi lui aveva delle cameriere e dei maggiordomi che alloggiavano nella sua dimora, essi quella notte sentirono il pianoforte suonare e pensarono che fosse il padrone, il giorno dopo quando si svegliarono lo trovarono morto e disteso sul pavimento, davanti al piano. La storia è molto brutta, ti consiglio di stare lontana da quel pianoforte. io comunque mi chiamo Mary e ho un bar chiamato la Fragola, se avessi ancora bisogno di me,mi troverai lì".
Jessica ringraziò la donna e se ne andò a caccia di informazioni.

Il pianoforte stregatoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora