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Jimin stette per qualche minuto a fissarla mentre lei sorrideva al gattino randagio appena entrato in casa del moro; era da davvero tanto che quel gatto girava intorno a casa sua e ne aveva abbastanza, peró avrebbe fatto di tutto per vedere il sorriso della ragazza di cui ora sapeva il nome.

- e hai qualche hobby? - chiese Jimin non smettendo di sorridere

- si adoro tantissimo cantare, peró è un passatempo, e delle volte aiuto Jihyo a scrivere dei pezzi per le sue canzoni - disse prendendo il gattino in braccio e metterlo sulle ginocchia continuando ad accarezzarlo

- fico, quindi non pensi di andare a fare un provino in qualche agenzia? - chiese il moro

- no no, sarebbe tutto troppo impegnativo - disse seria ricordando i suoi tentativi fatti più e più volte ma che sono stati sempre rifiutati

- e oltre a questo? - chiese di nuovo

- ah, di sera anzi più precisamente a mezzanotte, adoro andare in spiaggia a guadare il cielo pieno di stelle e contarle. Non è un hobby lo so, ma è una cosa che mi fa stare veramente bene, ma talmente bene che è come se fossi ubriaca, inizio ad esprimere i miei pensieri che nelle circostanze in cui mi trovo tutti i giorni non riuscirei a dire - disse lasciando un Jimin con una faccia un pó spiazzata

- ah. Allora me ne dovrei approfittare qualche giorno - disse il moro con un sorriso malizioso - anzi, qualche notte - disse continuando a strofinarsi le mani l'una con l'altra

Chaeyoung si fece sempre più impietrita e iniziò a spaventarsi, ironizzando il tutto ma facendo un pó sul serio fino a quando non sentì il suo telefono squillare.

- scusa devo rispondere - disse al ragazzo accanto a lei

- si? Si, ahha, ah ho capito, va bene, arrivo, ciao - disse per poi chiudere la chiamata

- era una mia amica, mi ha chiesto se potevo aiutarla con delle cose - disse Chaeyoung mettendo il gattino per terra e lasciandolo andare di fuori - quindi vado - disse dirigendosi alla porta

- ah va bene - disse Jimin alzandosi dal bracciolo del divano e accompagnando la bionda alla porta - allora ci si vede - disse appoggiato ai lati di quest'ultima e facendogli un'occhiolino, facendo rimanere Chaeyoung confusa

I ragazzi si salutarono sulla soglia della porta per poi lasciala chiudere al proprietario della casa, e mentre Rosè si dirigeva a casa di Seunghee, Jimin si lasciò strascinare sulla porta interna fino ad arrivare seduto pensando alla ragazza bionda che l'aveva veramente colpito.

Rosè corse fino ad entrare nel palazzo della sua amica vicina di culla all'ospedale e salì in fretta fino a ritrovarsi sfinita dentro il suo appartamento.
Seunghee si iniziò a preoccupare pensando che Chaeyoung stesse scappando da qualche maniaco e presa dalla situazione fece accomodare la ragazza davanti a lei che non ne poteva più di stare mezza piegata in avanti con i palmi delle mani appoggiati alle ginocchia, la testa rivolta al pavimento.

- ehi! Che succede? Mi hai colto di sorpresa! Stai bene? Vieni accomodati per carità. Ti porto da bere? Direi di sì, aspettami qui che ti vado a prendere un bicchiere d'acqua - disse per poi correre in cucina

Rosè voleva molto bene a Seunghee era come se fosse sua figlia e questo la faceva sentire bene e protetta.
C'era sempre stata per lei, l'aveva sempre aiutata molto.
In qualsiasi situazione.

- tieni per dio, sennó muori - disse la mora porgendole l'acqua

Rosè sorrise ripensando alla stessa scenata che le era apparsa davanti un paio di ore prima.

- come mai sei qui a quest'ora? Da chi stavi scappando? Se era un pedofilo dimmi come era fatto che lo vado a cercare e lo faccio a pezzi! - disse arrabbiata come se Chaeyoung fosse veramente sua figlia

La bionda sorrise.

- stai tranquilla non è nessuna tra le opzioni che hai detto - disse finendo di bere

- allora che è successo? - chiese incredula ma allo stesso tempo curiosa

- mi sa che mi sono innamorata -

mɩɗɲɩɠɦʈ sƙƴ // 𝑱𝒊𝒓𝒐𝒔𝒆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora