Si guardò allo specchio ma non provava nulla nel vedersi così distrutta.
Uscii dal bagno non trovando fortunatamente nessuno nella camera da letto. Cercò qualcosa nell'armadio gigante ma non trovò niente se non enormi vestiti da maschio, -qui dentro ti devi accontentare della mia roba- parlò Victor facendola spaventare; si avvicinò a lei cercando poi qualcosa nel guardaroba, -soffri il freddo?- chiese girandosi a guardarla, -è importante per te?- domandò lei stranita, -non te ne frega nulla, perché me lo chiedi- continuò prendendo dalle sua mani dei boxer, una maglietta e dei pantaloni, -che tu ci creda o meno mi interessa- rispose lui quasi divertito da quello che aveva appena detto, -stai facendo finta- lo incolpò lei facendolo rimanere leggermente male, e non capitava mai.
Ritornò in bagno cambiandosi, trovandolo poi sdraiato nello stesso letto in cui pensava di dormire lei, -non dormi?- chiese lui alzando gli occhi dal telefono, -non ti faccio nulla- continuò osservando ogni sua mossa, -accanto a te neanche morta- ammise ricambiando lo sguardo, -o dormi vicino a me, o per terra- la avvertii, ma senza problemi si rinchiuse in bagno, -in bagno no- urlò bussando alla porta, -e perché? Così puoi farmi quello che vuoi?- rispose impaurita, -ti stavi per buttare dalla finestra e dovrei lasciarti in bagno da sola?- domandò ovvio, -non farmi la predica, stavo solo cercando di non rendere la mia vita più schifosa di quanto non lo sia gia- spiegò scoppiando poi a piangere. Da parte di Victor non arrivò risposta, finché non buttò giù la porta bianca, -ti potrà stupire questa cosa perché stupisce anche me, ma non ho intenzione di fare nulla che tu non voglia fare- ammise sedendosi accanto a lei, -perche ora ti comporti così bene?- domandò la ragazza facendolo ridere, -forse all'inizio sono stato cattivo ma non ti ho trattato male- si giustificò causandole un sorriso, -mi hai comprato- gli rinfacciò Sabine, -poteva farlo qualcun'altro e chissà cosa stavi facendo ora, ti è andata molto bene- rispose lui, -dormi sul letto che tanto è grande- concluse poi alzandosi e porgendole la mano per aiutarla ad alzarsi; la afferrò e nel momento in cui si alzò si ritrovò a poca distanza da lui, potendo sentire il suo profumo.
Si sdraiò nella parte lontana dalla porta, al lato del letto; -ho detto che non ti mangio- parlò lui a poca distanza da lei, facendola girare di scatto, -non voglio che ti avvicini- sussurrò Sabine facendolo sorridere, -io non volevo che ti pugnalassi con un pezzo di vetro e che ti buttassi dalla finestra ma hai fatto entrambe le cose- rispose toccandole la vita. Rimase completamente immobile per paura di una sua reazione strana, -non tremare ti prego- parlò dolcemente, questa volta non riconoscendosi più; odiava il fatto che la ragazza accanto aveva paura di lui, anche se era perfettamente normale.-Sabine- pronunciò il suo nome in un sussurrò ma stranamente si girò con il corpo verso di lui, -mi dispiace per tutto- iniziò tirandola verso di lui, facendole appoggiare la testa sopra il suo petto, -la farò pagare a chi ti ha rapita- aggiunse accarezzandole i capelli. Non sapeva cosa fare, era la prima volta che si trovava abbracciata a qualcuno, un mafioso in questo caso, e non riusciva neanche a respirare normalmente, -calmati- sussurrò lui iniziando ad accarezzarle la schiena da sopra la maglia, -e respira normalmente, non hai nulla da temere, neanche la tua verginità- scherzò lui annusando i suoi capelli, -che cazzo hai tu che mi rende così dolce non lo so- parlò causandole ancora più stupore, -ti faccio sicuramente pena- commentò lei, -io non provo pena per nessuno e se lo faccio sicuramente non lo faccio dormire sul mio letto- spiegò infilando poi una mano all'interno della sua maglietta, toccandole la schiena, -ei- parlò, accorgendosi che stava piangendo, -perché fate così- urlò spingendolo lontano iniziando poi a tirarsi pugni da sola, -basta- urlò lui mettendosi sopra di lei per evitare che si facesse del male, -guardami Sabine- le ordinò afferandole il mento, -ti hanno drogata- annunciò osservandola negli occhi, -fammi vedere il braccio- continuò trovandoci più di un buco sopra, -shh adesso calmati- sussurrò risdraiandosi e facendole riappoggiare la testa sul suo petto, -dormi che sei stanca- continuò mettendosi di nuovo a farle i grattini sulla schiena, a differenza che però, dopo qualche minuto si addormentò.
Victor rimase a pensare, era veramente l'unica persona che trattava con rispetto, e da quando l'aveva vista aveva avuto subito quella strana sensazione, come se le piacesse lei, se fosse interessato: ma a guardarla meglio, si, le piaceva, sembrava una cosa da bambini ma in quel momento voleva solo proteggerla e aiutarla ad andare avanti, se la portava a letto o meno non gli interessava, anzi, aveva intenzione di non sfiorarla finché non l'avrebbe fatto lei.
Aveva deciso di comprare una ragazza, cosa che anche lui riteneva sbagliata, sotto consiglio del padre che lo aveva convinto; secondo quest'ultimo o incontravi la ragazza della tua vita o te la procuravi. Lui non aveva mai incontrato una ragazza che fosse degna, degna di essere chiamata donna; era tutte poco di buono, in cerca di soldi e una vita facile e allora decise di comprarla. Aveva bisogno di una persona che sarebbe rimasta con lui per sempre e il padre credeva che comprarla sarebbe stato l'ideale, alla fine le ragazze rapite sono persone normali, gente semplice, più umile e con la testa sulla spalle; non avrebbe mai creduto di poter trovare veramente qualcuno che gli piacesse, che senza fare assolutamente nulla l'avrebbe praticamente conquistato e nel preciso momento in cui Victor capii che era stato molto fortunato decise che mai l'avrebbe lasciata. Avesse avuto una famiglia, non si sarebbe permesso a toglierle quella è l'avrebbe rimandata indietro, sembra una situazione quasi sconvolgente, si sta parlando di una vita umana come se fosse l'abito che si va a cambiare perché ha qualche problema però se ci ragionate bene, chi mai l'avrebbe tratta così bene? In quel mondo di uomini maschilisti e cattivi, chi mai l'avrebbe imboccata? Chi mai l'avrebbe consolata la notte senza pensare minimamente a stuprarla o a fare qualsiasi altra cosa orribile? Vista la situazione, l'idea iniziale di trovare una donna per il matrimonio passò in secondo piano; voleva aiutarla a stare meglio, a continuare a vivere e se mai lei non l'avesse accettato ci avrebbe riprovato all'infinito, lei oramai era una sua responsabilità, un suo dovere, o per meglio dire, la sua possibilità.
STAI LEGGENDO
SAVE ||
General FictionLei è triste e molto sola, lavora costantemente e non ha una vita privata. A peggiorare la sua situazione però sono due uomini, che un giorno le sfondando la porta di casa, e la rapiscono. Ora leggete..