9

87 7 1
                                    

-Come mai volevi uscire?- chiese lei, -voglio che capisci chi sono e come ragiono- rispose fermandosi poi davanti ad una discoteca, -questa è di mio padre, quindi mia, se ti senti fissata dimmelo, se qualcuno ti tocca dimmelo, così no finisce come oggi- spiegò guardandola mentre annuiva, prima di scendere. Superarono la fila e poi entrarono, -che buon profumo che hai- parlò subito un ragazzo all'orecchio di Sabine, provocandole un pó di nausea, -ripetilo- gli ordinò Victor con le mani infilate nelle tasche dei suoi pantaloni, -se lo ripeti forse non ti ammazzo- aggiunse sorridendogli, -quindi?- insistette guardandolo, -che buon profumo che hai- ripeté tremante, facendolo annuire, -sei coraggioso, ma hai fatto il figo con la donna sbagliata- continuò mentre lei lo guardò colpita. -Lascialo stare oggi, lo ammazzi un altro giorno- si intromise Vladimir, cercando di calmare suo fratello, -finalmente ti sei degnato di condividerla con il mondo- commentò il ragazzo, guardando l'uomo che non la smetteva di osservare Sabine poco più distante, -ti do ragione, è proprio bella- continuò facendolo ingelosire di nuovo, -non guardarla- gli ordinò provocandogli una risata, -non te la rubo tranquillo- ribatté leggermente infastidito, -non ci riusciresti neanche, è bella cocciuta e non si fida di nessuno, proprio di nessuno- spiegò Victor, -siete fatti per stare insieme allora, posso conoscere la futura madre dei miei nipoti?- insistette di nuovo, facendolo annuire divertito.

Suo fratello si diresse a parlare con la ragazza che prima di rispondere osservò l'uomo con cui era venuta, che gli fece semplicemente un cenno; mentre si occupava di sistemare colui che aveva infastidito la sua donna ogni tanto la controllava, ed era felice che stesse continuando a parlare proprio con la sua versione più giovane, -di che avete parlato?- domandò appena li raggiunse al tavolo, -di film, droga, armi, e cavalli- rispose Vladimir mentre Victor guardava Sabine, -droga?- chiese confuso, -vuole provare a fumare- continuò ricevendo un pugno da parte della donna, -ti avevo detto di non dirglielo- parlò facendogli scuotere la testa, -siete due bambini, tu vai che hai una moglie a casa- ordinò al fratello facendolo sbuffare, -e tu, vuoi fumare erba?- continuò facendola annuire, -e secondo te io te lo lascerò fare?-, parlò facendola annuire, -da cosa lo deduci?- chiese ancora, -perché alla fine non è una cosa poi così brutta, fumi e ti sballi un pó- spiegò lei facendolo sorridere, -comunque la risposta è no- disse facendole perdere il sorriso, -piuttosto bevi un bicchiere, due- continuò facendola scoppiare a ridere, -per te è meglio bere? Sul serio?- ribatté facendolo poi pensare; la guardò mentre pensava a cosa fare, alla fine aveva ragione lei, se avesse bevuto sarebbe stato peggio.

-C'è mio padre- annunciò Victor ad un certo punto prima di alzarsi ed andare da lui; si girò per guardarlo anche se l'aveva già visto all'asta. Erano molto simili, anche se ancora non aveva visto la madre. -È un onore conoscerti- parlò l'uomo più anziano interrompendo i pensieri di Sabine, -addirittura- rispose stranita, provocandogli una risata, mentre si alzava per salutare, -la fai fumare vedo- commentò girandosi per guardare il figlio che aveva l'attenzione rivolta verso tutt'altro; lei cercò di seguire il suo sguardo ma si incazzò appena vide che stava guardando una ragazza. Si alzò di scatto spaventando anche il padre che la guardò incuriosito prima di capire. -Che cazzo fai?- gli urlò quest'ultimo mentre Victor non capiva, -sto cercando quel coglione di Boris, dov'è lei?- domandò agitato appena vide che non c'era, -Boris, sei sicuro?- chiese lui facendo incazzare il figlio, -dove cazzo è lei?- urlò di nuovo mentre gli veniva indicata la terrazza. -Se ti allontani da me devi dirmelo, anche se sei incazzata- parlò appena la vide appoggiata alla ringhiera, -io ti avevo chiesto di essere sincero- rispose lei senza però fargli capire, -perché che è successo?- chiese abbracciandola da dietro, -ho cercato solo uno perché dovevamo parlare, poi sono rimasto con te- aggiunse parlando sopra il suo collo, -non stavi guardando nessuno quindi?- ribatté lei facendogli scuotere la testa, -ripeto, con una Sabine così bella accanto a me, perché devo guardare la bionda mezza nuda in pista?- chiese iniziando a baciarle il collo, -e non dire che è più bella lei- aggiunse facendola sorridere, -perché non ti sei preso una ragazza di loro?- chiese facendolo scoppiare a ridere, -una puttana e una viziata come moglie non la voglio- rispose accarezzandole un fianco, -come si sceglie una ragazza da rapire?- domandò ad un certo punto facendolo sorridere, -bellezza, età e provenienza, se è vergine molto meglio- disse velocemente, -comunque se vedo ancora che dubiti della mia fedeltà verso di te- iniziò lui abbassando il tono della voce, -giuro che ti farò la prima cosa che mi verrà in mente e tu mi ispiri...- sussurrò al suo orecchio senza continuare, provocandole una strana sensazione nell'intimità, -continua- ordinò tirandolo verso di lei, -è meglio di no- rispose trattenendosi nel non saltarle addosso, -dimmelo- ripeté facendolo sorridere, -se te lo dico poi si passerà ai fatti- la avvertii facendola annuire, -vorrei baciarti- iniziò slacciandole il vestito, -ogni volta che ti ho davanti, ti osservo e mi trattengo nel non sverginarti, senza fare nulla mi fai eccitare in una maniera che neanche puoi capire- spiegò a pochi centimetri dalla sua bocca, -puoi farlo e non lo fai- rispose colpita facendolo ridere divertito, -se lo faccio poi non vedrò il tuo viso godere, il tuo corpo tremare appena ti sfioro, o eccitarsi appena ti bacio- ammise facendola sorridere, -odio quello che sto per dire, e odio il fatto che ho il bisogno di dirtelo- iniziò Sabine sedendosi sulla ringhiera mentre lui si infilò in mezzo alle sue gambe per tenerla, -anche se fino a ieri mi terrorizzavi, sei la prima persona che mi fa sentire così speciale- spiegò facendolo sorridere come un ebete, e nemmeno riusciva a piegarselo il motivo, molto probabilmente aveva ragione sua madre, l'avrebbe amata, anche tanto.

SAVE ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora