Mamma (?)

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-mamma ho paura.
-di cosa?
- di amare, di vivere e di essere me stessa.
La realtà mi spaventa, mi hai sempre detto che l'amore è amore, che non importa tra chi accada, che sesso abbia la parte opposta.
Mi hai sempre detto che non importa il mio orientamento di genere, mi hai sempre detto che basta che io sia felice.
Come si fa a essere felici essendo sbagliati?
La società mi grida ogni giorno che non va bene, I miei compagni mi guardano e arricciano il naso :"a ma quindi ti piacciono tutti?, quindi tradisci più spesso dato che ti piacciono tutti!, ma va è solo un momento, lesbica di merda, sei assesuale ? ma va, non avrai trovato la persona giusta, non lo avrai fatto nel modo giusto, ma no hai sicuramente sbagliato, genderfluid? No sei solo confusa, allora sei trans?, ma in realtà te sei femmina no? Non puoi essere entrambe le cose, che schifo, sei contro natura, ma non ti vergogni?"
-vieni qua, sei perfetta così non importa cosa dicono coloro che hanno paura del diverso, che pensano che ci sia una sola realtà distorta e macabra.

-ciao mamma, sono passati 5 anni da quella sera, te la ricordi? Quando ti ho detto che avevo paura di amare, di vivere.
Faccio proprio schifo, hanno ragione, sono rotta.
Oggi ho letto sul giornale che ha un ragazzo hanno rotto la mascella e pestato a sangue perché stava camminando mano nella mano col suo ragazzo, hey mamma ho paura.
Oggi ero a casa e penso tu sappia già che i miei tagli, non sono del gatto, o che non son caduta dalla bici o che non ho sbattuto contro una porta, mi sento sporca, non sarebbe stato bello se avessi avuto una vita "normale" o per meglio dire, se fossi stata normale.
Il bullismo subito per i miei gusti sessuali che ancora subisco, la vergogna interiore che provo, le diagnosi dello psicologo che mi fanno restare shocata, ha detto che soffro di depressione, di non accettazione e di bassa autostima.
Ma hey mamma tranquilla, andrà bene, andrà meglio, questa vita forse non faceva per me, ero sbagliata, sono sbagliata no?
Ti ho odiata e amata allo stesso tempo grazie per aver cercato di difendermi da un mondo troppo crudele e crudo di realtà di merda.

Mi sentivo leggera, stavo percorrendo i piani del palazzo, avevo gli occhi lucidi per colpa dell'aria troppo forte sul viso e i capelli che volavano ovunque senza ordine.
Non ebbi tempo di pensare a nulla, feci a malapena in tempo a chiudere gli occhi e l'ultima cosa che rimase fu il tonfo del mio corpo sul cemento ormai macchiato di rosso.

Ignorare non è facile, ma sprofondare si.
E risalire a volte è impossibile.

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