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PETRA

Oggi è il compleanno di mia madre e come ogni anno mio padre ne approfitta per festeggiare alla grande e invitare tutti gli uomini più importanti della società,lavoro, lavoro, soltanto lavoro, ogni scusa è buona per cercare nuovi soci o clienti, l'importante è fare soldi, che tristezza!

Ho indossato un abito rosso con lo scollo a barca e la gonna svasata ad altezza ginocchio, più corto non posso, regole di mio padre, a volte penso che sia rimasto fermo agli anni '30. Appunto i capelli con due piccoli fermagli e cerco di creare delle onde con il ferro, l'effetto non è quello che avevo immaginato ma sono comunque guardabili, immagino già i rimproveri di Lenka non appena mi vedrà alla festa. Mi trucco leggermente e indosso la parure che mi ha regalato mio padre, ci tiene che la metta in mostra  e io lo accontento. Scendo in anticipo in salotto e trovo già i miei ad aspettarmi, sono entrambi bellissimi, mio padre in smoking è molto elegante e devo dire che, anche se indossasse uno straccio, sarebbe comunque bellissimo, alto, brizzolato, occhi azzurri e un fisico da paura, ci tiene molto a tenersi in forma; mia madre invece è stupenda, indossa un abito lungo blu notte, con delle spalline sottili ricoperte di brillantini e una scollatura a incrocio, ha raccolto i capelli rossi come i miei in uno chignon basso e indossa il regalo di mio padre, dei pendenti con dei diamantini. Per lei mio padre non ha mai badato a spese, credo che questo sia il suo modo per dimostrarle il suo amore, anche se non le dice mai parole dolci o non le presta molte attenzioni, so che la ama e anche molto, solo che lui non è il tipo che esterna ciò che prova e ormai ci siamo abituate a questo aspetto del suo carattere.

Dopo una breve occhiata di approvazione ci dirigiamo alla festa, per l'occasione mio padre ha affittato il giardino più bello della città e si è affidato ad una delle ditte più costose di organizzazione di eventi, immagino già il risultato.

La location è magnifica, molto più bella di come l'avevo immaginata, tantissimi tavoli ricoprono la superficie del giardino, per centrotavola hanno sistemato dei fiori di campo con delle candele, c'è una bella pista da ballo e i musicisti stanno finendo di sistemare i loro strumenti, tante lucine ci fanno da tetto creando nel giardino una magica atmosfera, in un angolo del giardino vi è un grande albero con un'altalena di legno decorata con dei fiori e un filo di luci decora il tronco dell'albero, a terra sono disposte delle lanterne di latta con delle candele al loro interno. E' tutto molto bello e delicato. Mia madre merita tutto questo, è una donna molto forte e inn gamba, tiene testa a mio padre e mi sostiene sempre!

Iniziano ad arrivare gli ospiti e così inizia il rituale dei saluti, rispondo a tutti con un sorriso e nel frattempo mi guardo intorno in cerca di Lenka e Misha, non appena li individuo, mi congedo dagli ospiti e li raggiungo:

-Ciao ragazzi, benvenuti! Che ne pensate?

-Tutto molto bello, non ci deludete mai- risponde Lenka abbracciandomi.

-Ciao Petra, sei molto bella stasera- mi dice Misha, dandomi un bacio sulla guancia.

-Grazie, anche voi siete bellissimi, andiamo a divertirci.

.......

-Ragazzi vado a sedermi un pò sull'altalena, non ce la faccio più a ballare- inizio a dondolarmi e qualcuno da dietro mi poggia la mano sulla spalla, salto subito in piedi per la paura  e mi giro di scatto. Perdo il respiro per un paio di minuti alla vista di quel sorriso, il suo sorriso, non credo ai miei occhi, Ivan è li davanti a me ed è bello da paura in smoking.

-Scusami, non volevo spaventarti!- si affretta a dire con il sorriso ancora stampato in volto.

-Tranquillo, pensavo non ci fosse nessuno qui, per questo mi sono spaventata.

-San Pietroburgo non è poi così grande se ci vediamo così spesso..

-Eh si, che ci fai qui?-chiedo senza pensare.

-Partecipo ad un compleanno-mi risponde mostrandomi con le mani la festa.

-Si, ma è il compleanno di mia madre..

-Ora capisco da chi hai preso la tua bellezza, due donne bellissime-mi dice camminando verso di me, che cosa ha in mente di fare.

-Ti va di ballare?-mi chiede porgendomi la mano.

-Ehm non credo sia una buona idea, sai mio padre non vuole che stia con degli sconosciuti.

-Ma noi ci conosciamo e poi cosa vuoi che faccia qui davanti a tutti, siamo anche sorvegliati dagli uomini di tuo padre.

In effetti ha ragione, e poi quando ricapiterà l'occasione per poter ballare con lui-Va bene-dico un pò imbarazzata, sollevo la mano per prendere la sua ma vengo interrotta da Nicolaj.

-Signor Smirnov, mi scusi, il signor Volkov le vuole parlare.

Oh cavolo, guardo preoccupata Ivan, ma lui è molto tranquillo-Va bene, arrivo subito- dice a Nicolaj e poi si rivolge a me:

-Che hai?Sei sbiancata di colpo!Stai bene?-mi guarda un pò preoccupato.

-No niente, non so perchè mio padre voglia parlarti, non vorrei che ti fossi cacciato nei guai per aver parlato con me.

-Addirittura!Stai tranquilla, non abbiamo fatto niente di male.. ora vado che tuo padre mi sta aspettando.

IGOR VOLKOV

-Si è molto ricco nonostante la sua giovane età, dirige l'azienda di famiglia ed è proprietario di due degli alberghi più grandi di San Pietroburgo.

-Che vuole da mia figlia? Come mai le sta così vicino senza che nessuno sia intervenuto?Chiama Nicolaj.

-Si signore.

-Mi spieghi che sta succedendo? Non ti ho incaricato di stare attento a mia figlia e alle persone che frequenta?

-Si signore,ma si conoscono, è un amico di Petra. Mi sono permesso di indagare sul suo conto,niente di sospetto, laureato,orfano di padre, dirige l'azienda di famiglia, due alberghi e non ha ancora raggiunto i trentanni, nessun problema con la legge.

-Voglio parlargli, vallo a chiamare.

IVAN

-Buonasera Sg.Volkov,piacere di conoscerla.

-Non so se posso dire la stessa cosa, sono un pò diffidente delle persone che non conosco, sopratutto di quelle che ronzano attorno a mia figlia.

-Ha ragione,ma le assicuro che non ho cattive intenzioni.

-Come conosce mia figlia?

-L'ho vista alla Fontanka e ho apprezzato subito la sua bellezza-rispondo sperando di non sembrare troppo schietto. Lo vedo irrigidirsi un attimo e dopo aver fatto allontanare i suoi uomini mi fa cenno di sedermi nel posto vuoto accanto al suo.

-Capito..e che intenzioni ha?-mi chiede guardandomi dritto negli occhi.

-Serie, glielo assicuro, non le nascondo che è stato amore a prima vista e vorrei avere il suo permesso per poterle chiedere di uscire.

-Ha intenzione di sposarsi prima o poi?

-Certo, una famiglia tutta mia è uno dei miei desideri,spero di potermi sposare al più presto, magari con sua figlia!-mi mordo la lingua per aver esagerato, non vorrei ottenere l'effetto contrario.

-Adesso non corra troppo, per quello c'è tempo,intanto le do il permesso di uscire con mia figlia e mi piacerebbe parlarle con più calma domani nel mio ufficio.

-Certo, la ringrazio.

-Si goda la serata.

Mi congedo da Volkov contento per il permesso concessomi e mi guardo intorno in cerca del mio amico, è ora di lasciare la festa.

-Ehi!-mi raggiunge subito Serghej, conoscendolo sarà stato tutto il tempo appostato cercando di origliare la conversazione.

-Andiamo!-dico incamminandomi verso l'uscita.

-Come è andata?Non sono riuscito a sentire nulla!

-Benissimo, domani vado a parlargli in ufficio e dopo posso uscire con Petra!

-Perfetto!-mi dice dandomi una pacca sulla spalla,continuiamo a camminare per raggiungere l'auto, quando all'improvviso si ferma.

-Che succede?

-Sei proprio sicuro di voler procedere con il piano?

Nonostante tuttoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora