PETRA
Apro gli occhi e la luce del sole mi abbaglia,è come se avessi dormito per ore,cerco di muovere la mano ma è ancora legata a quella di Ivan,dopo il sogno di stanotte non si è allontanato da me un attimo,però questi suoi atteggiamenti mi confondono: un attimo è dolce e premuroso, l'attimo dopo mi urla contro per il fatto del bambino, poi si strugge per la preoccupazione e poi mi tratta in modo freddo, e poi perché ho sempre la sensazione che mi nasconda qualcosa?! Per ultima questa storia di Nikita,non credo sia solo un problema legato a questo affare come dice lui,e poi come fa a conoscere queste persone? Non sono certamente il fior fiore della società! Ah quanti problemi,in questo momento dovrei essere felice e festeggiare l'arrivo di nostro figlio e invece mi ritrovo in un letto d'ospedale perché sono stata colpita da un proiettile durante una sparatoria,chi lo avrebbe mai detto! Non sono per niente tranquilla e anche se non è il luogo adatto voglio iniziare a chiarire un pò di cose..mi libero dalla stretta di Ivan e si sveglia di scatto.
-Buongiorno- mi dice con il suo bellissimo sorriso.
-Buongiorno- rispondo seria.
-Che succede? Hai dolore da qualche parte? Chiamo il dottore?- dice alzandosi in piedi e camminando per la stanza in preda al panico.
- Sto bene,tranquillo,anzi vorrei tornare a casa il prima possibile e voltare pagina..
-Oggi non credo, forse domani, posso chiedere al dottore, aspetta un attimo che mi informo.
-Aspetta- lo blocco mentre sta per uscire dalla stanza- prima vorrei parlarti,vorrei che chiarissimo delle cose.
- Va bene- dice non molto convinto,ma si accomoda lo stesso sulla poltrona vicino al mio letto-Dimmi.
-Intanto quello che mi preme di più è il modo in cui hai reagito alla notizia della gravidanza- fa per parlare ma lo zittisco- so che forse non è il momento migliore dato che non ci conosciamo benissimo e siamo sposati da poco,ma non è stata una cosa voluta e progettata da me,la "colpa" è di entrambi,mi hai aggredita come se avessi fatto in modo di rimanere incinta, ribadendo che tu non volevi figli,perché non lo hai detto subito che non volevi figli da me?
- Non è che non voglio figli da te- interviene calmo- è che non mi sento pronto ad affrontare questo, non progettavo di averne per il momento,lo so che sono stato uno stronzo,ti ho trattata male e per colpa mia ti hanno rapita.
-Cosa???- sento urlare mia madre dalla porta,oh no! Penso dandomi una manata in testa,lei si avventa su Ivan che si alza in piedi per parare il colpo.
-Mamma non fraintendere-intervengo ma non mi sta ad ascoltare.
-Che significa che è colpa tua? Hai messo in pericolo la vita di mia figlia e di tuo figlio!- gli dice puntandogli l'indice al petto mentre Ivan non reagisce.
-Cara smettila!- dice mio padre entrando di corsa nella stanza forse allertato dai toni alti di mia madre, che sta succedendo! Volevo solo chiarire con Ivan e ora mi ritrovo tutti a gridare nella stanza,tra poco qualcuno verrà a rimproverarci,ne sono sicura!
- La volete smettere!- dico gridando mentre tutti si voltano stupiti a guardarmi,forse è la prima volta che in vita mia alzo la voce ma non ne potevo più di assistere a sta scenata. Ivan si sistema la camicia che mia mamma nel frattempo aveva impugnato e si siede sulla poltrona vicino a me abbassando lo sguardo.
-Cara scusami- dice mia mamma venendo dall'altro lato- è che mi sono spaventata molto per te, quando tuo padre mi ha detto cosa era successo ho perso il respiro, stai bene? Posso fare qualcosa per te?
- Sto bene,non ti preoccupare, se ho bisogno ci sono i dottori e poi c'è Ivan, tu e papà tornate a casa,non voglio sentirvi discutere.
- Ma quello che ha detto Ivan? Che significa? Perché è stata colpa sua?
Guardo Ivan che non accenna ad alzare lo sguardo, forse non vuole peggiorare la situazione con mia mamma,mi decido a dare io una spiegazione ai miei che mi guardano ansiosi di capire-Dice così perché io sono uscita sola a causa di una discussione che abbiamo avuto,se non avessimo discusso io sarei rimasta a casa e non sarebbe successo niente, tutto qua.
- E quell'uomo che ti ha sparato chi è?
- Cara,te l'ho già spiegato io- dice mio padre cercando di tirarla verso la porta della camera,non lo avevo mai visto così premuroso nei miei confronti e non lo avevo mai sentito rivolgersi con appellativi affettuosi a mia madre,che gli è successo? La notizia del nipotino lo ha cambiato? Esce dalla stanza per rispondere al telefono lasciando mia madre che guarda ancora in cagnesco Ivan.
-Mamma- la distolgo dal suo bersaglio- veramente,non ti devi preoccupare,sto bene e quello che è successo non è colpa di nessuno, do certo Ivan non poteva sapere che fuori c'era qualcuno pronto a rapirmi- a queste parole Ivan si irrigidisce sulla sedia,che succede? Devo scoprire cosa mi sta nascondendo!- Mamma- le dico prendendole la mamo- torna a casa con papà, sicuramente domani torno a casa.
- Va bene piccola,chiamami per qualsiasi cosa- mi da un bacio in fronte e lascia la stanza senza considerare Ivan.
IVAN
Sento che la situazione mi sta sfuggendo di mano,vorrei fuggire da questa stanza ma non posso,Petra è sempre più sospettosa,non sono mai stato un codardo,anzi,sin da piccolo mio nonno mi ha abituato a non abbassare mai lo sguardo, ad affrontare le difficoltà a testa alta e ora scappo con la coda tra le gambe davanti ad una donna! Come sono arrivato a questo punto? Doveva essere una cosa momentanea,dovevo vendicare la morte di mio padre e lasciarmi tutto alle spalle così da poter voltare pagina e vivere in pace la mia vita e invece mi sono ritrovato nei guai,con un figlio in arrivo e innamorato di una ragazza che doveva solo essere uno strumento per poter mettere in atto la mia vendetta.
Quando l'ho vista a terra priva di sensi mi è mancato il respiro, mi sono sentito morire ,non avevo mai provato questi sentimenti per nessuna,come porterò a termine il mio piano ora che le cose stanno così? Non riuscirò mai a lasciarla,soprattutto ora che aspetta un bambino, mio figlio! Ci sarà un altro modo per fare giustizia e non fare del male a Petra.
- Ehi!- vedo Petra sventolare la sua mano davanti ai miei occhi,sbatto le palpebre e guardo i suoi occhi azzurri e le lentiggini che con la luce del sole sono ancora più evidenti, anche se reduce di una sparatoria e da un intervento continua ad essere bellissima.
- Scusami,stavo pensando.
- Non ti preoccupare per mia madre,è solo preoccupata per me,le passerà.
-Ha ragione! Sono stato un cretino,mi devi scusare,innanzitutto per la lite,per le cose che ti ho detto,ovvio che non è colpa tua,ho reagito male alla notizia perché non era una cosa che mi aspettavo,ti ho rovinato uno dei momenti più belli della tua vita.. Petra,io voglio questo bambino, non è vero che non voglio bambini con te,anzi-dico stupendomi delle mie stesse parole,questo è quello che succede quando faccio parlare il cuore e non il cervello;mio nonno non sarà contento di tutto questo...-E poi ti chiedo scusa per la storia di Nikita,non pensavo che sarebbe successo tutto questo, veramente, avevamo fatto un accordo, a lui toccava una parte dei nostri ricavi,ma le cose non sono andate come previsto. Scusami ancora..- le stringo le mani sperando che percepisca tutto il mio rammarico e la mia sincerità.
- Va bene ti credo,voglio solo mettere in chiaro una cosa,io avrei comunque portato a termine la gravidanza,con o senza di te, ti amo ma la vita di mio figlio viene prima di te. Se fossi stata costretta a scegliere tra te e lui,non avrei avuto dubbi.

STAI LEGGENDO
Nonostante tutto
RomanceIvan è cresciuto con un solo scopo: vendicare la morte di suo padre, e per farlo coinvolgerà Petra, una bella ragazza dai capelli rossi e gli occhi azzurri, colpevole di una sola cosa: essere la figlia di Igor Volkov, l'assassino di suo padre. Reste...