Erano ormai passati un po' di giorni, Ace aveva ripreso la scuola interrotta per 3 giorni, 2 di ricerca della casa e 1 per il trasloco vero e proprio, Voltron aveva trovato lavoro in un ristorante vicino, la casa era arredata con le cose indispensabili. Tutto era al suo posto, la routine ormai si era stabilizzata: da lunedì a venerdì le giornate iniziavano alle 6 del mattino, con Voltron che provava di tutto per svegliare Ace, letteralmente di tutto; dopo la colazione Ace andava a prendere il pullman oppure lo accompagnava Voltron che dopo andava a lavoro. Quando Ace usciva da scuola presto andava a fare pranzo al ristorante dove Voltron lavorava e poi tornavano a casa insieme. La sera poi Voltron andava di nuovo a lavorare, a volte lasciando Ace a casa da solo, a volte portandolo con sé. Sembrava che la vita che dovevano vivere era proprio quella, ma in realtà mancava ancora qualcosa, a quella vita mancava ancora un po' di azione per uscire dall'ordinario.
Le giornate passavano felicemente, giorno dopo giorno. Fecero conoscenza della figlia di Ade, una ragazzina molto simpatica, l'orgoglio di suo padre. Sarebbero venuti a conoscenza della loro triste storia più tardi. Voltron tornava alla sua infanzia quando era nei suoi paraggi, tanto che pareva di vedere due pari che giocavano insieme.Tuttavia era uno spettacolo molto carino da vedere.
La primavera si stava avvicinando...
_my space_
hey hey hey !
questo capitolo è molto corto, lo so, ma credo di aver detto tutto ciò che dovevo dire...
però ora volevo parlare a voi, lettori fantasma. Come state? Spero davvero che voi stiate bene...
La storia di Ade e Bea, che prima o poi scoprirete, purtroppo potrebbe rispecchiare la storia di alcuni di voi...
stay safe 🌟