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Attenzione, capitolo contenente scene di sesso.

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Quando mi volta quasi non caddi per terra. Lui era lì, pieno di tubi di varie dimensioni e stava dormendo, evidentemente ancora sotto l’effetto dell’anestesia. Lentamente mi avvicinai a lui, sedendomi poi sulla sedia che si trovava proprio di fianco al letto. Messa lì per i visitatori.

“Niall” dissi poggiando una mia mano sulla sua guancia, fredda. Presi un respiro profondo e continuai a parlare. “Sai, ho sempre saputo che ci saremmo rivisti, che le nostre strade si sarebbero incrociate nuovamente perché dentro al mio cuore so che siamo fatti per stare insieme. Sappi anche che mi sento una cretina a dire una cosa così sdolcinata, non sono il tipo e questo tu lo sai meglio di chiunque altro. Solo non pensavo che ti avrei rivisto in queste circostanze, sdraiato sul letto di un’ospedale. Sono totalmente consapevole anche del fatto che sto parlando da sola perché non puoi sentirmi ma di questo poco mi importa, ho bisogno di stare qui con te. Sento il bisogno di starti accanto perché in questi quattro fottuti mesi mi sei mancato terribilmente tanto. E’ un controsenso, non è così? Prima decido di mettere fine alla nostra relazione e poi eccomi qui, a pentirmi della mia decisione. Probabilmente se tu fossi sveglio, non ti starei dicendo queste cose. Dio, sono una tale codarda.” sbuffai e mi affrettai ad asciugare una lacrima che aveva iniziato a rigarmi il viso. Stavo per riprendere il mio monologo quando sentii qualcuno bussare alla porta e, senza nemmeno aver aspettato una mia risposta, entrare.

“Louis” dissi scattando in piedi.

“Grace, è meglio che tu vada” disse lui con voce triste. Louis sembra essere davvero l’unico che sappia del mio amore ancora vivo nei confronti del suo amico irlandese. Gli altri semplicemente hanno cominciato ad odiarmi, pensando probabilmente che per un intero anno ho solo sfruttato la popolarità e i soldi di Niall.

“Louis” ripetei mettendomi nuovamente a sedere e prendendo una mano di Niall tra le mie, iniziando a piangere ancora una volta. Lui mi si avvicinò e mi poggiò una mano sulla schiena, per confortarmi.

“Mi dispiace così tanto, lo sai. Ma i ragazzi stanno cominciando a dare di matto. Penso che se rimanessi ancora per qualche minuto sarebbero disposti addirittura a chiamare la sicurezza” disse ridacchiando leggermente, cercando di alleggerire la situazione.

Mi lasciai sfuggire una leggera risata, la prima di quel giorno, e mi asciugai nuovamente le lacrime. Ricomponendomi e alzandomi dalla sedia, pronta per fare un’uscita trionfale. Da strafottente. Non gli avrei dato ancora la soddisfazione di vedermi crollare, non più.
Venni accompagnata fuori da Louis che continuava a tenere la sua mano poggiata sulla mia schiena, infondendomi così forza e sicurezza.

Ho sempre ritenuto Louis il mio punto di forza, il mio punto di riferimento. Per me lui era come un fratello maggiore e un migliore amico, tutto in una sola persona. Riusciva a farmi sorridere anche quando non ne avevo per niente voglia, e riusciva sempre a spronarmi e motivarmi. Gli sarei stata grate per sempre di questo. In un’anno e riuscito a cambiarmi, in meglio.

“Ti chiamo quando si sveglia, va bene?” mi chiese Louis mentre apriva le braccia e mi trascinava in un lungo e caloroso abbraccio.

“Si” dissi lasciandogli un piccolo bacio sulla guancia. “Ma non dirgli che sono passata” continuai una volta staccatami dall’abbraccio.

Lui inizialmente mi guardò sconcertato ma poi annuì.

“Non gli avremmo detto niente comunque, stanne certa.” intervenne Zayn da dietro.

“Zayn, per favore-” disse Liam ma senza riuscire a continuare, poiché il ragazzo al suo fianco lo interruppe.

“No, Liam. Deve sparire dalla sua vita, e lo sai.” disse serio e con un tono che non avrebbe ammesso repliche.

Scandal || [n.h.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora