E poi c'era quella ragazza,dio quanto era triste.Si chiamava Karoly,aveva 14 anni. Era una di quelle ragazze che se ne stavano sole in un angolo,non parlava con nessuno,fingeva un sorriso e tutti le credevano,anche se qualcuno si avvicinava per chiederle solo "che hai"? Nessuno si accorgeva che mentiva,che trovava sempre scuse. Nessuno si accorgeva di nulla,di quella ragazza triste..Erano tutti impegnati ai cazzi loro,e non ad accorgersi di quella ragazza,che se ne stava sempre in silenzio. Non si accorgevano che lei sta urlando in silenzio e che nessuno la sta salvando,e lei vuole essere salvata. Non si accorgevano dei suoi occhi,aveva gli occhi gonfi,aveva versato troppe lacrime..,quegli occhi spenti.
Non si accorgevano che indossava quelle felpe larghe che per quanto era magra,erano enormi per lei e riusciva a nascondersi bene. E questo quello che voleva nascondersi dal mondo.Non si accorgevano che aveva dei segni su tutto il corpo..Sui polsi,sulle gambe,sulla pancia,sul seno,dappertutto. Forse non le piaceva il suo corpo e voleva cancellarlo con delle linee. Non si accorgevano che era cosi magra e pallida perché non mangiava,per non ingrassare. Forse si sentiva di troppo. Non si piaceva lei e non dava possibilità di farsi piacere dalla gente. La chimavano "malata" perché si tagliava. Dovevano vergognarsi loro perché quella ragazza tanto triste sta soffrendo in silenzio,ma non chiede aiuto a nessuno. Non vuole disturbare nessuno. Non sa nessuno che ha, il suo passato non lo conosce nessuno. La gente parla é basta.
Bisognava aiutare quella ragazza,era sola,aveva bisogno di aiuto. Doveva liberarsi di tutto ciò che aveva dentro,deve parlare con qualcuno. Quella ragazza bisognava aiutarla.
Era triste e non ce l'avrebbe fatta da sola.
Nessuno sapeva niente. Eppure i professori dovrebbero accorgersi,passiamo 5 ore in classe ogni giorno.
Dovrebbero vedere i poemi che facciamo alle persone, e quei 4 si trasformassero in 8. Dovrebbero sapere che ci passa per la testa,e che non stiamo bene per niente. Abbiamo solo bisogno che qualcuno ci salvi.
