Equilibrio instabile

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A volte mi amo e mio odio.
È struggente quest'equilibrio instabile,
sembra un filo sottilissimo dove rischio di cadere e morire se non sono così abile
a padroneggiare i miei passi.
Cammino ad occhi chiusi su questo filo sapendo che sopra di me c'è un cielo infinito e al di sotto un oblio.
Mi capita di amare queste viste immense,
mi capita di odiare la paura che attanaglia la ragione
mi capita di amare l'incertezza della salvezza,
mi capita di odiare i passi incerti,
mi capita di amare il rischio di poter precipitare.
Mi capita di odiare la ragione e me stessa nel non lasciarmi andare completamente.
A volte piango,
così tanto da stancare gli occhi,
altre volte sorrido,
così tanto da rimanere paralizzata con la bocca,
a volte amo troppo,
a volte non mi riconosco,
a volte sono troppo buona,
altre volte troppo cattiva.
Parlo tanto e dimostro altrettanto,
ma a volte mi capita di non sapere più cosa fare nè quale emozione provare,
a volte sento il peso delle parole e il vuoto che divora l'anima.
Le lacrime sono la mia unica liberazione,
la rabbia,
la felicità,
la tristezza,
il respiro,
il mistero,
l'amor proprio,
l'odio,
scivolano lentamente con le lacrime.
A volte vorrei semplicemente sedermi,
guardarmi allo specchio e abbracciarmi,
azzererà tutto e ricominciare,
respirare e vivere con gli occhi da bambina che molto spesso vengono sostituiti dalla maturità che sto acquisendo,
che  purtroppo non lascia spazio alla bambina che c'è in me.
Amarsi e odiarsi non è semplice,
eppure tutti noi ci amiamo e odiamo inconsciamente.

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