Un salice piangente accudisce una fanciulla

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Corpo astratto disegnato da Van Gogh,
ammirata come una dea scolpita da Giotto,
triste e solitaria come Leopardi,
Ella che vive di poesia come la Morante,
nelle sue vene scorre inchiostro indelebile e
quando impugna quella penna
la poesia scorre come un fiume
le emozioni riaffiorano
e lacrime giacciano su quel foglio
come gocce di pioggia.
Ella bella e complicata come una poesia di Dante,
ella che scrive in fretta e se mette a nudo della propria anima,
dando libertà agli altri di ferirla
ma ella graziosa come Mary Shelley ignora e vive d'amore.
Dannata come un racconto di Bram Stoker ma amata come Beatrice.
Ella sarebbe capace di segnare la storia ma preferisce scrivere sotto un salice piangente ed essere una semplice ragazza di città.

-MR

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