parte 1

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La pioggia cadeva a scrosci ed Ètoile la guardava cadere, le nuvole erano ammassate sopra il campo di battaglia, nonostante la pioggia cadesse ogni giorno in quello spazio non cresceva un filo d'erba. Al di fuori di quel vasto cerchio il prato era verde e fiorito.
La pioggia cadeva e rigava il suo viso, sembravano aghi gelidi che penetravano la pelle.
Ètoile sospirò, si sentiva stanco di quella guerra, il cuore gli faceva male e se avesse potuto si sarebbe inginocchiato e cominciato a gridare il suo immenso dolore, ma non poteva. Non poteva mostrare i suoi reali sentimenti che cominciavano a corroderlo da dentro.
Riusciva a respirare a fatica e il dolore per quanto cercava di mantenere la calma non cessava a diminuire. Fece un profondo respiro che gli causò molto dolore e si decise ad uscire da quel cerchio, era completamente zuppo dalla testa ai piedi.
Aveva bisogno di stare un po' tranquillo e non pensare a nulla, poco distante dall'accampamento vi era un piccolo boschetto con una radura e un bel lago dove vi erano molti pesci, andare a pescare era una soluzione momentanea alle sue sofferenze.

-Vai al lago?- chiese Kaito.

- Sì!- rispose Ètoile.

- Vai a pescare?- chiese Kaito.

- Sì!- rispose Ètoile.

- E i pesci li vuoi pescare o infilzare con la spada?- chiese con un sorriso Kaito.

Che domanda stupida. Era ovvio che volesse pescare... ma Ètoile vide che in mano teneva solo la spada e non una canna da pesca come aveva creduto.

- Tieni!- disse Kaito porgendogli la canna da pesca - Ti senti bene?- chiese preoccupato.

Ètoile rimase un'attimo in silenzio non credendo fosse una buona idea dire che sentiva dolori allucinanti su tutto il suo corpo.

- Ti senti bene?- richiese Kaito preoccupato.

- Sì!- esclamò Ètoile cercando di riprendersi.

Ormai erano vicini al boschetto e prima che Ètoile mettesse piede nella parte esterna del bosco si accasciò a terra abbracciando il suo stomaco, perse il respiro e le gambe non riuscivano a reggere il suo peso.

- Ètoile!- esclamò Kaito vedendo il suo migliore amico in quelle condizioni.

- Non mi toccare!- esclamò dolorosamente Ètoile vedendo Kaito avvicinare la mano per sorregerlo.

《 Irej ti aspetta alla radura.》.

- Padre...- disse Ètoile con non poca sofferenza.

《Non spaventare quella creatura. 》.

Ètoile era sorpreso, a sentire il nome della fanciulla cominciò a sentirsi meglio.

Tutti gli Occhi di drago potevano vedere il Dio Padre, ma solo Ètoile sentiva la sua voce. Kaito rimase in rispettoso silenzio.

《Non lasciarti confondere dal suo aspetto delicato e minuto, è molto forte, il suo cuore ti appartiene, non ti rifiuterà, 》.

A sentire quelle parole il cuore di Ètoile cominciò a battere meno dolorosamente, era completamente esausto ma cercò di dominarsi.

- Come sto?- chiese Ètoile cercando di spolverare i vestiti.

-Una favola se vogliamo scartare il fatto che sei esausto e sudato da fare schifo e brandisci una spada... - disse Kaito cercando di fare del sarcasmo.

-Lei è qui e mi aspetta, non posso farla scappare  per via del mio aspetto.- disse Ètoile con emozione.

Kaito store le labbra. Ètoile era magnifico alto più di un normale drago, muscoli scolpiti da secoli e secondi di allenamento con la spada. Un viso pulito e denti bianchi. Capelli lunghi e setosi di un bel colore nero e gli occhi che tradivano il suo aspetto di dio in terra... i suoi occhi erano bellissimi. Nessuna donna riusciva a non accalorarsi in sua presenza e il suo aspetto fisico era bello e intimidatorio per gli uomini.

- Sono sicuro che lascerai senza parole.- disse Kaito per rincuorarlo.

- Tu mi farai da testimone, vero?- chiese Ètoile.

- Certo!- esclamò Kaito.

Entrarono nel fitto del boschetto senza fare il minimo rumore, gli uccelli cinguettavano e la luce del sole penetrava la radura.

Ètoile e Kaito si nascosero. Era lì seduta vicino alla riva del lago e con lo sguardo perso intrecciava una ghirlanda di fiori.

- Ètoile...- disse piano Kaito- Non ha l'aspetto di una di noi, ne di una Immortale...- ammise le sue preoccupazioni.

Ètoile gli fece segno di stare zitto senza staccare gli occhi dalla persona che Ètoile credeva essere una ragazza.

Kaito guardò Ètoile, ma era completamente stregato dalla giovanissima figura che vedeva.

Ètoile gli andò vicino e Irej si spaventò così tanto da alzarsi in piedi e per poco cadere nell'acqua profonda del lago.
Ètoile afferrò il suo braccio e l'attirò a sé.

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Non ho saputo resistere ecco la prima parte 😄 le ⭐ sono gradite e anche i commenti per poter migliorare.
Nell'attesa di sapere cosa succede dopo vi invito a leggere: Il sapere del sangue. Una storia boylove che non centra nulla con questa.😘

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 25, 2021 ⏰

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