Arcade-La condanna dell'amore.

7-Il primo errore.

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<<Morirò?>> sussurro indossando il casco. Lui stringe le mani al volante.

<<Mettiti la cintura.>> mi dice evitando la risposta.

Okay ragazzi morirò.

Tutti siamo in linea orizzontale e la macchina di fianco a me rossa c'è Kade con Kayla, lui mi fa un sorriso, mentre lei mi alza il dito medio, faccio per ricambiare, ma delle dita fredde toccano la mia spalla, mi poggiano nuovamente al seggiolino.

<<Questo vuole da te, una risposta, un contrattacco, tu devi mostrarti indifferente, è gelosa di te.>> dice continuando a guardare avanti, sta aspettando il segnale della partenza.

<<E tu che ne sai?>> domando ingenuamente. Lui posa i suoi occhi nei miei.

<<Perché anche io se fossi in lei mi sentirei insicura vicino a te.>> non faccio in tempo a ribattere che la ragazza abbassa il reggiseno e le macchine partono.

Tutte anche se sfasciate corrono da morire, noi siamo la quarta macchina non è un bel posto in classifica per il momento.

Il percorso e buio e noi abbiamo solo un faro come le altre macchine, prendiamo un fosso quando accostiamo vicino alla ruota della terza auto lei inizia a sbandare, e a me sale l'ansia, così inconsciamente da appoggiare la mia mano su quella di Aaron che ci si blocca il respiro ad entrambi.

Faccio per levarla ma quando lui mi guarda negli occhi la stringo ancora di più, lui ingoia un groppo in gola, e poggia la mia sotto la sua, muove le marce e supera la terza auto. Gliela stringo e gli dedico un sorriso involontario, lui non fa neanche una smorfia, ma sento una pressione in più nella sua mano. Non vorrei illudermi.

Quando arriviamo alla seconda questa sbanda a destra e a sinistra per non farci passare, mi incomincia a salire l'ansia e il mio affanno aumenta dato che la strada adesso e ancora più malandata, la terza di prima era uscita fuori strada.

Lui vede la mia ansia e mi poggia la sua mano sulla gamba, me l'accarezza, e incomincia a guidare con una sola mano. Si gira un momento a guardarmi.

<<Chiudi gli occhi, se qualcosa ti darà fastidio mi fermerai, ma questo ti aiuterà a rilassarti.>> annuisco e anche un po' dubbiosa lo faccio.

La strada non c'è più, ma adesso su di me sento solo le carezze di Aaron, che scatenano in me milioni di scosse elettriche, la sua mano incomincia ad accarezzarmi l'interno gamba e lo lascio fare.

<<Vieni più in qua.>> mi ordina e io lo faccio.

Due delle sue dita mi accarezzano da di sopra le mutandine, e poi passano sul mio inguine, scosta le mutandine, e per un paio di secondi si ferma, come se aspettasse una mia reazione, ma stupendo anche me stessa, non reagisco, sono troppo eccitata per farlo, le mani di Aaron sono così attraenti, magre e lunghe piene di tatuaggi mi spingo piu verso di lui.

<<Cristo, Arya.>> lo sento sospirare e solo adesso mi rendo conto di quanto sia sexy la sua voce, così roca e bassa, le sue dita nel frattempo incominciano ad accarezzarmi le labbra esposte prima di aprirle, e incominciare a disegnare dei cerchi attorno al mio clitoride, sento che potrei toccare il cielo in questo momento.

I suoi movimenti si fanno sempre più intensi e la mia schiena si incomincia ad inarcare e dalla mia bocca incominciano a provenire dei versi, che prima di quel momento non avevo mai fatto, prova a inserire un dito dentro.

Ho sentito del dolore e penso che se ne sia accorto dato che l'ha tolto, i suoi movimenti diventano ancora più veloci e circolari, sento che potrei scoppiare da un momento all'altro, i miei respiri diventano irregolari, le gambe si divaricano e iniziano a tremare involontariamente, mi sento così bagnata e poi non riesco più a pensare, la mia bocca esplode in quello che credo sia un orgasmo, piano piano le dita di Aaron rallentano e io sono troppo appagata per vederlo in volto o per aprire gli occhi.