Sperimentano.
Harry scopre che una volta che si è scopato con le dita, è difficile non volerlo sempre. Lo adora, ama sentirsi sporco, pieno e aperto, e gli orgasmi lo lasciano sempre tremante. Lo fa fare a Louis ogni volta che fanno cose e non hanno fretta; iniziano con due la prima volta, ci lavorano fino a quando il maggiore non riesce a metterne tre non c'è bruciore, solo un lieve disagio all'inizio. È infinitamente meglio delle sue stesse dita. Non solo perché è Louis (anche se la sensazione di oh, Dio, Louis è dentro di me non sia ancora andata via), ma anche perché può arrivare più in profondità e trovare un'angolazione migliore. E una volta che Louis impara a trovare quel punto, gli orgasmi diventano assolutamente strabilianti.
È divertente, è bollente ed è eccitante, e anche se Harry è nel bel mezzo della stagione degli esami tutto ciò gli sta facendo dimenticare completamente la scuola. È di nuovo come l'estate. Louis è ovunque e Harry lo vuole sempre intorno e non riescono a tenere le mani lontane l'uno dall'altro. Gli strani momenti in cui il riccio sentiva Louis lontano non stanno più accadendo, e Harry non vuole chiedere nulla perché potrebbe rovinare tutto, ma spera che questo significhi che se ne sono andati per sempre.
Fissano una specie di appuntamento. La mamma di Harry non è a casa il secondo fine settimana di dicembre; avrà la casa tutta per sé e ha finito con gli esami almeno fino a gennaio. Compra altro lubrificante per ogni evenienza e controlla che i preservativi in fondo al cassetto dei calzini non siano misteriosamente scomparsi. (Non l'hanno fatto.) C'è un ronzio nervoso perpetuo nel suo intestino, nella punta delle dita; l'unica cosa che lo tiene più o meno fermo è la consapevolezza che anche Louis è nervoso. Man mano che l'appuntamento si avvicina, diventa più difficile per il castano stare fermo, e finisce con l'alternare momenti in cui parla a raffica a momenti in cui diventa insopportabilmente e stranamente silenzioso. Harry sa come leggerlo e sa cosa significa. (È anche stranamente affettuoso con lui. Continua a borbottare cose sul non voler fargli male e sul voler farlo sentire bene, continua a toccarlo quando non è strettamente necessario e, solo una volta, preme un minuscolo bacio sulla sua fronte quando pensa che il riccio stia dormendo. Harry si sente come se stesse brillando dall'interno.)
I giorni passano. Harry non riesce a capire se stanno andando troppo veloci o esasperatamente lenti. La settimana è arrivata: finisce con gli esami, sua madre gli dà un bacio e un abbraccio sabato mattina e gli dice di stare attento e di chiamarla se ha bisogno di qualcosa, e poi le ore scivolano via in un attimo ed è pomeriggio e Louis sta entrando dalla sua finestra. Sta succedendo.
Harry aveva pensato che all'inizio sarebbe stato- non imbarazzante, perché lui e Louis non si comportano in modo imbarazzante, ma- un po' strano, forse? Perché non sono fidanzati, non sono niente, ma stanno per fare sesso e Harry non l'ha mai fatto prima ed è così nervoso che si sente come se potesse strisciare fuori dalla sua pelle.
Non è strano. Louis gli si avvicina, lo bacia forte, si ritrae e gli chiede, disinvolto come ogni altra cosa "Allora, cominciamo?". Harry sente un sorriso di sollievo aprirsi sul viso e trascina Louis a letto senza una parola.
Lo fanno funzionare. I nervi non se ne vanno, non proprio, ma sono meno opprimenti; non fanno sentire Harry come se stesse per congelarsi. Louis lo bacia e le sue mani scivolano sotto la sua camicia, calde contro la sua pelle. È una sensazione in cui è facile affondare. Louis è ovunque, il suo respiro caldo sul suo collo, le sue mani che vagano lungo il suo petto, il suo membro premuto contro quello del riccio e già mezzo duro. Harry non riesce a non pensare a cosa faranno mentre afferra la cintura dei pantaloni di Louis e li fa scivolare giù, mente tira la maglietta sopra la testa. Si lascia semplicemente andare al bisogno di avere Louis più vicino e toccarlo ovunque. Questa parte è facile. L'hanno già fatto.
C'è un momento dopo che sono entrambi nudi in cui l'unica cosa che fanno è fermarsi e guardare. (Si sono visti nudi molte volte, ma non per fare questo.) Louis guarda il suo corpo apertamente, gli occhi appena un po' troppo spalancati, e Harry ha la strana voglia di rotolarsi tra le lenzuola e nascondersi. Ma c'è anche stupore quando guarda Louis, perché vedere il castano nudo è qualcosa a cui non è ancora del tutto sicuro di essere abituato. È tutto luminoso, ogni centimetro della sua pelle. L'affetto che prova per questo ragazzo lo colpisce come onde. Harry vuole toccare e segue ciecamente l'impulso; la sua mano si solleva per tracciare la mascella di Louis e quest'ultimo si inclina verso di lui, continuando a guardarlo. Poi Louis si solleva per baciarlo ma finisce per mancare il punto ed i loro denti cozzano e proprio così, la tensione si spezza e la cosa non sembra più così seria. Harry sussulta e si strofina il labbro inferiore e Louis fa una risatina; il riccio lo chiama idiota, e sembra così normale che quando afferra il castano per tirarlo in un bacio lo fa senza pensieri.
Il bacio è affamato, completo, la lingua di Louis scivola nella sua bocca e lo fa inarcare. I loro cazzi sfregano l'uno contro l'altro e ciò gli provoca un calore che sembra lava nello stomaco. Non ci sono più rumori adesso, tranne il suono umido delle loro bocche e il loro respiro affannoso; la mano di Harry si aggroviglia tra i capelli di Louis e l'altra vaga sul suo petto per pizzicare un capezzolo. Louis si ritrae e la bocca di Harry insegue la sua, mordicchiandogli il labbro inferiore con i denti. Louis espira in modo udibile.
Harry si sistema sulle lenzuola, tirando Louis in modo che sia proprio sopra di lui, le gambe che si uniscono. Fa allineare i loro membri, i quali scivolano l'uno contro l'altro meravigliosamente. Il riccio geme piano e porta la bocca al collo di Louis, perché il fatto che il maggiore lo fissi lo rende stranamente nervoso. Non c'è molta tecnica, solo baci a bocca aperta e lingue che collidono. Ma a Louis sembra piacere lo stesso, perché prima che Harry se ne accorga, la sua mano sta scivolando verso il basso e lo sta toccando correttamente.
Harry geme contro il collo del castano. Dio, è solo- sono solo seghe, lo fanno sempre, ma la consapevolezza che questa è una sega che porterà a qualcosa di più lo rende stranamente intenso. Avrà Louis dentro di sé. Il pensiero lo fa dimenare. I suoi fianchi fanno piccoli cerchi mentre Louis muove la mano su e giù lungo la sua erezione. Succhia più forte il collo di Louis, trovando il punto tra il suo collo e la clavicola e succhiando la pelle finché non sa di aver lasciato un livido. Il castano espira tremante e la sua mano accelera. Ma improvvisamente non è quasi sufficiente, e Harry stacca le labbra dal collo del giovane e sbotta senza fiato, "Possiamo usare le dita adesso?"
Louis sbatte le palpebre. La sua bocca si spalanca un po', e il riccio si alza per baciarlo velocemente. Questo sembra far reagire Louis, e lui risponde in fretta, inciampando nelle parole mentre le tira fuori. "Sì, sì, certo che- dov'è il lubrificante, aspetta-" Harry raggiunge ciecamente il comodino accanto al letto, trova la bottiglia e la porge a Louis. Sente il battito del suo cuore nelle orecchie mentre guarda il castano stappare la bottiglia e spremere il lubrificante sulle sue dita. Harry pensa, vagamente, che le sue mani potrebbero tremare. (Ogni promemoria che Louis è nervoso è rassicurante.)
Harry allunga la mano; le sue dita trovano il polso di Louis e lui gli dà una piccola stretta. Louis lo guarda come se fosse sorpreso e Harry gli sorride, desiderando che il giovane capisca tutto ciò che non sa come esprimere a parole. Siamo in questo insieme. Voglio questo. Voglio te. Non è sicuro che il messaggio arrivi, ma sembra funzionare lo stesso, perché Louis gli sorride e le sue mani sembrano più ferme mentre si spande il lubrificante sulle dita. Harry le guarda e sente la sua pelle formicolare.
"Andiamo," borbotta. Louis si ritrae un po', il suo sguardo si sposta sul corpo del riccio. Harry lascia che le sue gambe si aprano anche se sente il suo viso riscaldarsi. Guarda il petto di Louis alzarsi e abbassarsi. Poi, il giovane si muove verso il basso e si sistema tra le sue gambe e c'è un tocco scivoloso sulla sua apertura e oh.
Il dito di Louis è gentile, esercita solo la minima pressione sulla sua entrata, senza nemmeno cercare di spingerlo dentro. Lo fa impazzire. La sua mano vola al suo membro, cercando di ottenere una sorta di sollievo. La pressione del dito di Louis sulla sua apertura aumenta, ma solo di poco. Harry combatte l'impulso di contorcersi. Invece, solleva i fianchi, cercando di ottenere di più; Louis sembra averlo capito e finalmente, finalmente, la punta delle dita inizia a spingere oltre il bordo di muscoli.
Un piagnucolio sfugge dalle sue labbra a questo. C'è un lieve disagio, ma niente che non possa sopportare, e la sensazione di essere riempito è così bella che ad Harry non importa. Il dito di Louis scivola dentro di lui lentamente, e una volta che lo inserisce dentro fino in fondo, inizia a muoversi, senza nemmeno spingere, solo piccoli cerchi esasperanti. Gli occhi di Harry si spostano sul viso di Louis. C'è un piccolo sorriso che risuona ai bordi delle sue labbra, e - oh mio Dio. Lo sta facendo apposta.
"Ti odio," dice il riccio, con la massima veemenza che riesce a gestire visto il dito di Louis che si attorciglia dentro di lui. "Voglio di più."
"Chiedilo gentilmente," gli dice Louis con un sorriso scherzoso. Harry apre la bocca per dirgli di andare a farsi fottere, ma poi, oh, Louis sta tirando fuori il suo dito quasi completamente e lo spinge di nuovo dentro, e mentre sfiora il punto del riccio le parole svaniscono completamente dalla sua mente. Un respiro affannoso gli esce invece dalla bocca. Louis inizia a pompare correttamente il suo dito ora, dentro fuori dentro fuori, e ben presto incalza un ritmo che lo fa gemere. Harry geme e allarga ulteriormente le gambe. Il castano sta sfiorando quel dolce punto dentro di lui ad ogni spinta, ed è così meraviglioso e allo stesso tempo così incredibilmente non abbastanza. Non è abbastanza. "Un altro," dice a Louis senza fiato. Il giovane non esita nemmeno questa volta, e non appena lo chiede sente un altro dito scivoloso che spinge nella sua entrata, premendo delicatamente oltre l'anello di muscoli.
Harry strattona lentamente il suo membro mentre il maggiore si spinge dentro di lui. Due dita all'inizio sono un po' scomode, ma l'hanno già fatto prima, e il riccio sa che quella sensazione non dura a lungo. La mano libera di Louis è distesa all'interno della sua coscia, e Harry si concentra su di essa, sul modo in cui fa sentire la sua pelle calda. Le dita del castano toccano il fondo e rimangono lì per un momento, lasciando che si adegui. Harry agita i fianchi, cercando di farle entrare più in profondità. Poi, Louis inizia a muoverle. All'inizio sono solo piccole spinte avanti e indietro, ma il movimento fa espirare tremante il riccio e muovere la mano sul suo cazzo più velocemente. Lentamente, dandogli il tempo di abituarsi, le dita di Louis iniziano a spingere dentro correttamente, facendo uscire piccoli gemiti dalle sue labbra. Harry potrebbe venire così e lo sa. Ma ha bisogno di trattenersi perché oh Dio, Louis sarà dentro di lui tra poco; la sua mano si ferma sul suo stesso membro e si concentra sulla sensazione delle dita di Louis, sentendosi come se ci fosse qualcosa che ronza sotto la sua pelle. Hanno colpito il suo punto quasi completamente ormai, entrambi contemporaneamente. Harry sussulta tremante.
Louis se ne accorge, perché le prossime spinte provengono dalla stessa angolazione, colpendo il suo punto una dopo l'altra. Harry piagnucola e allarga le gambe. Il disagio ormai è sparito; tutto ciò a cui riesce a pensare è inseguire il sentimento. Non vuole mai che finisca. Ma le spinte di Louis sono ancora gentili, anche se ormai hanno un ritmo sciatto, ed è assolutamente esasperante. Sente minuscoli gemiti riempire l'aria senza registrare realmente che provengono dalla sua bocca e, mentre afferra involontariamente una manciata di lenzuola, si rende conto di come deve apparire in questo momento: disteso sul letto, ansimante, disperato, la fronte tutta sudata e le gambe spalancate. Louis, nota Harry con un lampo di calore, ha gli occhi incollati proprio nel punto in cui le sue dita stanno pompando dentro di lui. Dio, il maggiore lo vede così - Louis lo vede così e questo lo eccita, se il modo in cui il suo cazzo è arrossato e duro è qualcosa su cui basarsi. Harry vuole le sue mani su di esso, la sua bocca su di esso, lo vuole dentro di sé così disperatamente che per un momento sconvolge anche sé stesso.
"Lou," si sente dire. La testa di Louis si alza di scatto. "Posso prenderne un altro."
"Si?" Chiede Louis. Harry può vedere le sue pupille nere e dilatate nell'azzurro dei suoi occhi. Hanno già provato con tre dita, ma il riccio suppone che sia diverso ora che è la preparazione effettiva e non solo per il gusto di farlo. Louis non sembra più nervoso, ma il bagliore che proviene da lui è leggermente pallido. Harry sa cosa significa. Quindi annuisce a scatti e solleva il sedere, respirando affannosamente, volendo mostrare a Louis quanto lo vuole senza dover trovare le parole.
Un attimo dopo, c'è il tocco di un terzo dito contro il suo orifizio. "Sì," borbotta Harry, desideroso di sentirli muoversi di nuovo dentro di lui. Gli occhi del maggiore scattano verso i suoi e poi di nuovo verso il basso dove sono le sue dita, e poi il dito di Louis sta affondando, spingendo delicatamente oltre il bordo. Harry piagnucola. L'angolo è scomodo, ma il riccio è così perso che lo registra a malapena. C'è solo la meravigliosa sensazione di essere pieno e disteso, disperato, senza fiato, con i capelli che gli si attaccano alla fronte per il sudore. Le dita di Louis iniziano a muoversi di nuovo. Harry deve combattere l'impulso di contorcersi sul letto.
Quando le dita di Louis, tutte e tre, colpiscono il suo punto, la schiena di Harry si inarca dal letto e si sente come se potesse venire subito e lì. Non lo fa, perché si tocca appena il membro e non c'è niente a cui aggrapparsi. Ma le successive spinte migliorano sempre di più finché non si dimena, gemendo a ogni spinta delle dita del castano dentro di lui, alla disperata ricerca di qualcosa che lo spinga oltre il limite ma sapendo che non può ancora venire. Perché tra poco avrà Louis dentro di sé. Questo gli fa torcere lo stomaco con nervi improvvisi, ma ora è pronto. Harry lo sa. Le dita di Louis scivolano dentro e fuori da lui e non c'è più niente, nessun disagio, nessuna resistenza.
Quindi Harry si allunga e afferra il polso di Louis alla cieca. La mano del maggiore si ferma. Guarda Harry, e lui lo guarda, e c'è un momento in cui il riccio è sicuro che non sarà in grado di dirlo. Ma sente la mano di Louis che gli accarezza delicatamente la coscia, sente il calore che si irradia da essa, e il momento è svanito.
Questo è Louis. Non c'è niente di cui aver paura.
"Penso di essere pronto adesso," sbotta Harry. Il suo petto si solleva e la sua voce suona senza fiato. "Lou, penso di essere pronto, possiamo farlo ora?" È acutamente consapevole delle dita di Louis ancora dentro di lui, che non si muovono, ma lo aprono lo stesso.
Louis tace per il più piccolo dei momenti. "Vuoi dire-" Harry annuisce a scatti. "Sì, va bene, certo. Io- se sei sicuro, Harry-"
"-certo che ne sono sicuro, Dio, Lou-"
"Okay," dice Louis a bassa voce. "Va bene, allora." Si guardano l'un l'altro. Harry sente il battito del suo cuore nelle orecchie. "Adesso le tolgo, okay?"
Harry deglutisce. "Sì," sussurra. "Sì, ok."
Il maggiore tira fuori le dita, escono delicatamente dalla sua entrata e lasciano una strana sensazione di vuoto dentro di lui. Si stringe contro di esse inconsciamente. Louis fissa per un momento tra le sue gambe, gli occhi spalancati, e poi sembra tornare in sé e si arrampica per afferrare i preservativi, il suo bagliore tremola leggermente.
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Nocturne in silver and blue (Italian Translation)
FanfictionDalla storia: "C'è un ragazzo seduto sul ramo. Harry è sicuro che sia un ragazzo vero, vivo, non finto. Solo che- non assomiglia a nessun ragazzo che abbia mai visto prima. Perché brilla. Sembra che dalla sua pelle esca una luce delicata, e se il ri...