capitolo 2, st 2. Il ritorno all'Èlite..

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Arrivato nel piazzale del collegio di Hillerska, Wilhelm scese dalla Porsche cabriolet, un tempo appartenuta al fratello maggiore Eric. Tra la folla si mise inconsciamente alla ricerca di Simon, ad un certo punto scorse il suo giubbotto piumato grigio dietro ad una divisa rossa accompagnata da scarpe familiari, Wille ci mise un attimo per collegare: erano le scarpe di August. Senza pensarci un attimo, mollò le sue valigie che caddero nei sassolini bianchi esterni al collegio, e iniziò una camminata veloce e decisa verso le due figure. Non appena fu giunto dietro al pro cugino, si fermò di scatto dietro di lui, leggermente spostato verso la sua sinistra e, senza pensarci un attimo prese la spalla destra del ragazzo e lo girò verso di sé con forza: "August, che cazzo fai?" Urlò Wilhelm al ragazzo, convinto del fatto che, infame com'era, e non avendo più nulla da perdere dopo aver diffuso quel video, stesse cercando di sabotare maggiormente la situazione già tesa tra lui e il moro.
"Wille! Che piacere rivederti, hai passato delle buone vacanze?" August cercò inutilmente di togliere l'aspro..
"Ti ho fatto una domanda!" Procedette ininterrotto Wilhelm.
Simon lo guardò di sbiego e avanzò di un passo verso il principe: "Lui mi stava.." per un attimo si bloccò, senza riuscire più a dire una parola, balbettava in silenzio fissando a turno, prima le labbra, poi gli occhi del biondo, infine continuò: "Chiedendo scusa per l'accaduto. Wilhelm sta tranquillo, é t- tutto ok.." concluse.

Dopo essersi calorosamente salutati, e aver congedato i loro genitori, gli studenti si disposero ordinatamente. Quindi, a masse, entrarono nuovamente nelle mura del collegio.

Il ritorno a scuola fu quasi invisibile, tutto riprese quel lunedì alla stessa ora, come sempre. Le lezioni scorrevano con calma, tranquillamente, e tutti i ragazzi ricominciarono a condurre le stesse giornate in loop, con le stesse abitudini e gli stessi orari.
Quella sera Wille era nella sua camera, sdraiato a pancia in su guardando in soffitto
*bip* Una notifica.
Il ragazzo sbloccò lo schermo del cellulare e lesse il testo <Cosa credevi di fare oggi?>, Simon.
Il battito cardiaco del biondo cominciò ad accelerare sempre di più man mano che leggeva lettera dopo lettera il messaggio ormai stampato nello schermo del telefono, e il suo cervello cercava di mettere insieme i pezzi..
<Nulla, veramente, é solo che ho pensato ti stesse importunando, tutto qui..>
Inviato.
Un minuto, nulla..
Due minuti, nulla..
Al terzo istante passato a fissare il vuoto dello schermo sperando che si riaccendesse all'arrivo di una nuova notifica, Wilhelm decise che era il momento di agire materialmente e il prima possibile!
Si alzò dal letto, si infiló maglietta, pantaloni, scarpe e giacca, afferrò il cellulare dal letto e se lo infilò in tasca, poi uscì dalla finestra e si incamminò verso la strada dove c'era la fermata del bus.

<Esci, sono qui>
Inviato.
Un minuto dopo, dietro di lui sentì una porta aprirsi e subito dopo richiudersi, "Wille, sei tu?" La voce di Simon. Il biondo si girò di scatto e, non appena il suo sguardo si incrociò con quello del moro, il tempo si fermò ed entrambi dentro di loro si sentirono finalmente riconnessi, a casa, al sicuro!
"Non posso farlo da solo.." Disse Wille, spezzando quel piacevole silenzio e senza nemmeno salutare. Da quelle parole ne uscì un discorso molto lungo e sincero.
I due conversarono per ore camminando e ripercorrendo sempre il solito tragitto, prima molto distaccati, poi a braccetto, lasciando che le loro mani si incrociassero fino a diventare un tutt'uno..
"Penso si sia fatto tardi per te Wille.."
"Sì, hai ragione, devo tornare"
silenzio
"Ti andrebbe di venire nel dormitorio da me stasera?" buttò lì il principe, sperando in un -sì-
"C- certo!"
Quindi i due tornarono nella camera del biondo..

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