capitolo 5, st 2. Tutto sistemato.

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Simon andò da August dopo gli allenamenti di canottaggio "Ei, grazie.. per la camera e il resto.. ma ti avviso, non avrai lo speciale su.. bah hai capito.." buttò lì il -socialista-
"Figurati, te lo devo" rispose August dandogli una pacca sulla spalla, poi si divisero.

La mattina seguente, prima che il coro si esibisse, come voleva la solita routine di venerdí, Wilhelm ricevette una telefonata, sua madre:
"Ciao Wille, ho sentito la novità"
"Se ti riferisci alla stanza.."
"Sì figliuolo, a cosa sennò?"
"I- io.."
"Tranquillo è tutto sistemato, ho gia parlato con August"
"Grazie, veramente mamma, grazie!" era sollevato..
Terminata la chiamata, il principe si diresse verso la chiesa, si accertò di avere un posto davanti, come sempre dopotutto e, non appena vide Simon, decise di fargli cenno di avvicinarsi un attimo.. il moro colse al volo e gli andò vicino, Wille a quel punto iniziò a parlare, quasi sussurrando e stando attento che il soffitto a cupola della chiesa non portasse in giro le sue parole: "Amore, avrai il tuo posto fisso qui da ora in poi.."
"Davvero? ma è fantastico!" e per lui, lo era davvero
"Già, così potremmo.." il resto era sottinteso..
Il moro poi si riunì al coro
<solo un pazzo può restare sano di mente, oh solo un pazzo può restare sano di mente..>
Terminata quella storica canzone che al giovane principe faceva venire le farfalle nello stomaco, i due amanti si riunirono per andare agli allenamenti.
"Ti andrebbe di passare da me? mia madre rincaserà tardi stasera e Sara ha equitazione oggi pomeriggio, ma.. per una doccia ben meritata dopo tutti questi sforzi e una cena ho pensato che potremmo.." propose Simon
"Volentieri sì! Cosi potrai dare a Linda la notizia.."
"Giusto, sì giusto"

Una volta entrati nella casa, naturalmente deserta, i ragazzi si diressero verso il bagno del moro, egli si svestì buttando gli indumenti sporchi nell'apposita cesta, poi entró in doccia e chiuse le porte a vetri, iniziò ad insaponarsi, prima il corpo, poi i capelli e, mente cercava di sciaquarsi pure la faccia, il biondo non ci pensó due volte a spalancare le ante ed entrare. Il moro, non fece nemmeno in tempo a riaprire gli occhi che venne sbattuto con forza verso le piastrelle del muro del bagno. Wille inizió a leccargli il torace, poi gli mise una mano sulla testa che delicatamente si sentì accompagnare giù, sempre più giu fino a che, ad un certo punto, non si bloccó di colpo. Simon prese le redini, prima in mano, poi, pian piano, iniziò a leccarlo, poco dopo si ritrovò a fargli un vero e proprio pompino.

Quando la madre del moro rincasò, trovò cena e tavola giá pronte, così si sedette e iniziarono a mangiare:
"Allora, come procede a scuola?" chiese la signora
"Bene, grazie Linda"
"Sono contenta! a cosa devo questa visita inaspettata principe?"
"In realtà è perchè.. io ho una notizia.." rispose il figlio prima che potesse farlo il biondo
"Sono curiosa, dimmi.." riattaccò contenta la madre..
"S- signora, il fatto è che.." provò a spiegare Wille
"Sì, il fatto è che da ora in poi saró un interno" concluse Simon.
Ecco, era fatta..
"Ah e per questo week-end Wille si fermerà qui da noi a dormire"
No, così era completamente fatta!

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