*5 anni dopo (presente)
<<è strano parlare con la tomba di quel che era il mio migliore amico>> dissi il pensiero ad alta voce
è davvero molto strano, sono qui da ormai 2 ore, anche se Rintarou è morto, per me è come se fosse ancora qui, credo rimarrò qui ancora per molto
<<Osamu?>> mi chiamò una voce femminile
mi voltai cercando di capire chi fosse, e vidi la signora Suna che stava portando dei fiori a quello che prima era suo figlio
<<allora non ha smesso di venire qui>> mi disse <<è così bello vederti>> aggiunse sorridendo mentre si avvicinava
<<buon pomeriggio anche a lei signora>> la salutai
<<allora, come sono andati questi... 5 anni?>> mi domandò
<<abbastanza bene... anche se sento ancora la sua mancanza, in pratica dopo che è morto ho sentito un vuoto così profondo che mia madre mi ha dovuto portare da una psicologa>> le risposi spiegando anche quello che è successo subito dopo la morte di quello che fu suo figlio
<<... sono stata nella tua stessa situazione, non riesco ad affrontare la cosa, ho perso mio padre e mio figlio per la stessa malattia>> mi disse con tono triste <<v-vorrei che non fosse mai successo nulla>> aggiunse guardando in basso
<<nessuno vorrebbe che fosse successo>> le dissi <<tutti hanno sofferto per la sua morte...c'è chi di più come me, lei e suo marito, e chi di meno come ad esempio quelli della vecchia classe>> continuai con tono triste
<<Osamu, tu sei un tesoro, s-sono c-così felice che m-mio figlio abbia avuto un amico come te>> mi disse mentre aveva gli occhi pieni di lacrime
<<io ho solamente fatto quello che deve fare un vero amico>> ribattei <<credo che me ne andrò, ormai son qui da un paio d'ore, arrivederci signora Suna>> la salutai
<<arrivederci Osamu, ti ringrazio di nuovo per tutto>> mi salutò e mi ringraziò mentre aveva le lacrime che le rigavano le guance
<<non c'è bisogno di ringraziarmi>> le dissi mentre mi avviavo verso l'uscita
sono uscito dal cimitero e mi sono avviato verso casa che si trova a venti minuti da qui, stavo attraversando sulle strisce pedonali, finche non sento qualcuno urlare
<<EHY TU, STAI ATTENTO>> dissero due ragazzi sul bordo della strada
vedo una macchina che mi viene incontro a tutta velocità, poi buio, vedevo tutto nero, non sentivo nulla, l'ultima cosa che ho sentito erano le urla della gente
<<Osamu?>> sentì una voce maschile chiamarmi
apro gli occhi, mi siedo e mi ritrovo in un posto totalmente diverso da dove ero prima, dove sono?, che posto è questo?
<<Osamu?>> mi richiamò quella voce
mi voltai per vedere chi fosse, e non riuscivo a credere ai miei occhi, è lui... ma è impossibile che sia lui
<<Rintarou?>> provai a chiamarlo
<<il solo e unico>> mi disse sorridendo
<<mi sei mancato così tanto>> lo abbracciai in lacrime <<aspetta, ma se tu sei qui, vuol dire che... >>
<<sei morto, prima quando quella macchina ti ha investito>> mi disse
<<non importa, l'importante è che tu sia qui>> gli dissi
<<Osamu... ho sentito tutto quello che hai detto quando sono morto>> mi disse <<e so anche cosa ti hanno detto i miei genitori>> aggiunse
<<quindi tu sai che io...>> venni interrotto
mi ritrovai le sue labbra sulle mie, pensavo che tra morti non ci si potesse toccare ed invece mi sbagliavo, quel bacio... l'ho aspettato per anni e ho anche pensato che non lo avrei mai avuto
<<...benvenuto in paradiso Osamu>> mi disse Rin
<<grazie Rintarou>> lo ringraziai
<<ringraziarmi per cosa?, grazie a te per tutto, mi hai migliorato la vita anche con quella malattia che qua si è annullata>> mi ringraziò dopo aver negato i miei ringraziamenti <<io, non volevo morire, io volevo stare sulla terra con te perchè ti amo, ed invece sei tu che hai raggiunto me>> mi disse sorridendo mentre cercava di non piangere
<<anche io ti amo Rin>> gli dissi <<... c'è una cosa che non ti non ti ho detto>> aggiunsi
<<cosa?>> mi chiese
<<io non ho fatto tutto quel che ho fatto solo perchè sono il tuo migliore amico e perchè volevo vederti star bene>> gli risposi
<<e che altro avresti fatto? >> mi domandò ridendo
<<lo facevo anche per una cosa che durante la malattia facevi spesso per scherzare> gli dissi
<<... il mio sorriso?>> mi domandò sorridendo
<<esatto, quel sorriso che faceva sembrare che stessi bene>> gli risposi
<<davvero? non me lo sarei mai aspettato questo>> disse ridendo
mi sono messo a ridere, ha ragione a non aspettarselo, ma sembrava che stesse bene e che non gliene fregava nulla della malattia, rideva e scherzava allo stesso e tutto grazie...
a quel sorriso𝐹𝑖𝑛𝑒
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𝑞𝑢𝑒𝑙 𝑠𝑜𝑟𝑟𝑖𝑠𝑜 (𝓞𝓼𝓪𝓢𝓾𝓷𝓪 𝓐𝓷𝓰𝓼𝓽)
FanfictionEro lì seduto, in quel guarino davanti a te, sapendo che tu mi stavi guardando, nel giorno in cui tutti i bei ricordi di noi ritornano in un pianto