✨"Sei come tutti gli altri."✨

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L'indomani mattina la sveglia suonò puntuale alle otto e mezza, la staccai e sbuffai.
Mi alzai, mi stiracchiai e andai in bagno, sciacquai il viso con l'acqua fredda, e mi guardai allo specchio, i miei capelli avevano un aspetto orribile, ma come sempre ormai, così decisi di attaccarli in una coda morbida e bassa, misi un po' di mascara e il rossetto rosa chiaro.
Andai a vestirmi, e sentii bussare la porta.

Io."Si?"

Entrò mio fratello, già pronto: indossava la maglia della Juve, uguale a quella che ieri aveva dato a me,insieme ai pantaloncini abbinati neri, delle scarpette da calcio nere e bianche.

Matteo."BUONGIORNO SORELLONA!!! SEI PRONTA?!??"

Corse ad abbracciarmi.

Io."...Si aha, finisco di vestirmi e sono pronta."

Sorrise.

Matteo."Ti aspetto giù!!"

Sorrisi, lui uscì e chiuse la porta alle sue spalle.

Indossai un paio di jeans e la maglietta, afferrai la valigia ed uscii dalla camera; scesi in cucina dove trovai tutti lì, che stavano aspettando soltanto me per fare colazione.

Mamma."Buongiorno tesoro!!"

P."Ciao piccola."

Sorrisi e mi sedetti.

Matteo."Sorellona, hai preso i trucchi?"

Sorrisi.

Io."Tranquillo ho tutto..."

Sorrise.
Iniziammo a fare colazione, io mangiai due fette di toast con della marmellata e un bicchiere di succo di arancia.

Mamma."Miraccomando...quando arrivate chiamate..."

P."E sopratutto fate tante, anzi tantissime foto!!"

Risi.

Io."Tranquilli...avviseremo e faremo un sacco di foto e video!!"

Uscimmo di casa, salutammo i nostri genitori e andammo a prendere l'autobus, che era pieno di molti tifosi.
Io e mio fratello ci mettemmo in dei posti al centro, lui rivolto verso il finestrino e io verso il corridoio.

Io e mio fratello ci mettemmo in dei posti al centro, lui rivolto verso il finestrino e io verso il corridoio

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Ci mettemmo le cuffie ognuno per conto suo e ci rilassammo.
Lui era così emozionato e felice, era la prima volta che andava in uno stadio...e poi questa partita era importante, se la Juve  l'avesse vinta, avrebbe guadagnato lo scudetto, io ero felice per lui, sinceramente non sapevo niente del calcio, però non mi dispiaceva guardarlo...

Dopo due ore e mezzo, arrivammo a Palermo, scendemmo e andammo subito in hotel a prendere la camera e a posare le valigie.
La giornata era abbastanza calda, così quando andammo nella nostra stanza, indossai anche io un paio di pantaloncini neri sportivi.
Truccai mio fratello e me, disegnandoci sul viso due strisce bianche e nere, poi uscimmo dell'hotel e andammo a mangiare una piccolezza in una tavola calda.
Erano le due del pomeriggio e l'incontro con i giocatori sarebbe iniziato alle sedici, così ci sedemmo e mangiammo in nostri arancini in tranquillità.

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